Le parole di Davide Nicola dopo la sconfitta rossoblù contro il Bologna all’Unipol Domus. L’analisi del mister sul momento del Cagliari.
LA PARTITA
“Credo che stasera abbiamo, a parte due gol presi in modo un po’ particolare e strano, giocato come avevo chiesto, in modo sfacciato. Il Bologna aveva giocato dieci giorni fa l’ultima volta e non si è vista la differenza, oggi abbiamo fatto quello che volevamo ma non abbiamo segnato, cosa che era successa con Parma e Torino, dispiace non avere concretizzato quando potevamo”.
SPIRITO GIUSTO
“I protagonisti della passata stagione non sono cambiati molto, il nucleo è quello e la mentalità è la più giusta, non posso dire nulla ai ragazzi per come lavorano. Noi ci dobbiamo salvare, incontriamo avversari molto forti, bisogna concretizzare quanto facciamo e abbiamo dimostrato di poterlo fare. Non dobbiamo dimenticare la forza dell’avversario: oggi il Bologna, squadra di Champions, che non ha giocato la settimana scorsa. I nostri numeri sono comunque buoni nella partita di oggi, la classifica rispetto all’anno scorso è in linea con 9 punti rispetto ai 6, quindi sappiamo qual è il nostro campionato e dobbiamo andare avanti lavorando, migliorando, capitalizzando quello che sappiamo fare”.
EQUILIBRIO E LAVORO
“I numeri dobbiamo anche crearceli, non abbiamo calciatori che fanno 15-20 gol a stagione da anni, ma sono giovani che vanno tutelati e aspettati. Pensiamo a Felici che è entrato oggi e sta imparando una nuova categoria. Dobbiamo mantenere un certo livello con la consapevolezza dei nostri obiettivi, dei nostri valori, della forza dell’avversario. Anche oggi abbiamo fatto il nostro, senza aspettare e limitarsi, creando. Non è bastato anche perche l’avversario era di quelli più competitivi”.
DOVE MIGLIORARE
“Questione di tecnica e attenzione ma anche di bravura degli avversari nel pressarti, se parliamo dei gol subiti di recente. È vero che sbagliamo ma lo facciamo nel tentativo di fare e creare, e se fai e crei vuol dire che stai lavorando per crescere. Non direi che stiamo sperimentando, semplicemente in tre partite ravvicinate, a Udine anche giocando in dieci a lungo, devi alternare le risorse e gestire. Oggi dovevamo fare riposare qualcuno che aveva speso e costruire la partita che volevamo, bisogna analizzare una gara dove abbiamo creato il giusto e potevamo ottenere di più. Sono 9 punti in 10 gare, significa che i valori ci sono, poi bisogna progredire e lo sappiamo bene, tutti”.
LE SCELTE
“Dovevamo valutare la condizione di tutti e abbiamo optato per una squadra che potesse creare il più possibile. Adopo aveva mezz’ora nelle gambe dopo le fatiche di Udine, Gaetano aveva giocato poco venerdì e oggi ha dimostrato che può giocare anche in una posizione diversa. La formazione era improntata ad affrontare con qualità una squadra forte e più fresca come il Bologna, e anche per non finire subito la benzina. Il Cagliari sta dimostrando di sapere giocare contro avversari molto forti, oggi come a Udine, talvolta pur sbagliando e imprecisa, oggi per esempio la percentuale di passaggi sbagliati è stata alta come mai in stagione. È mancato il gol nelle opportunità create, quelli subiti arrivano spesso per gli errori dell’avversario, oggi sul secondo ci sono tante imperfezioni dall’inizio sino alla fine dell’azione, ma dobbiamo lavorare e credere in quello che facciamo”.
I SINGOLI
“Chi conosce Gaetano sa che può fare anche quel ruolo, penso a Reggio Emilia l’anno scorso e non solo, con Luvumbo affaticato dopo questo inizio di stagione e con la voglia di dare minutaggio a Felici, oltre all’assenza di Viola a Udine, abbiamo scelto così per avere più qualità possibile. Marin e Prati potevano dare qualità contro la pressione, non ricordo tantissime occasioni del Bologna, noi le abbiamo avute ma non le abbiamo sfruttate. Tempo fa mi chiedevate cosa fosse cambiato da Parma in avanti e io risposi: i gol. Ecco oggi non abbiamo segnato quando potevamo e dovevamo”.
“Prati viene da lunga inattività, a parte la partita con la Nazionale. Noi non possiamo fare giocare sempre gli stessi e quando inserisci risorse nuove devi avere anche pazienza, Prati oggi avrebbe dovuto fare una parte della gara o di più in base alla benzina, mi è piaciuto e non sono pentito di averlo scelto, deve ritrovare freschezza e condizione. Gli attaccanti? Non è che Luvumbo e Lapadula arrivino da una stagione piena di gol, sono in linea con quanto fatto di recente. Luvumbo è un’ala che può fare diversi ruoli là davanti ma gli va dato tempo, sapendo quella che è la sua storia nel calcio e i gol che ha fatto sinora”.