Mister Nicola prima di Lazio-Cagliari

Ultimissime - 03/11/2024

“Saremo in notturna allo stadio “Olimpico”, la cornice sarà già di per sé molto motivante. Giocheremo contro una squadra che non ha di certo bisogno di presentazioni: la Lazio è un avversario molto forte, vivono un grande momento di forma, ha giocatori di qualità assoluta. Dovremo fare una partita dall’alto tasso tecnico ed emotivo, dovremo essere molto bravi a limitarli, a difenderci con ordine ed efficacia, ma al contempo cercare di essere propositivi. Nel calcio moderno non puoi fare solo una fase: noi vogliamo essere competitivi contro chiunque, poi sarà il campo a dire se ci siamo riusciti”: mister Nicola ha presentato in conferenza stampa la gara di lunedì.

CONTINUARE A MIGLIORARE
“Contro il Bologna abbiamo sofferto, ma allo stesso tempo ci sono stati dei frangenti in cui abbiamo fatto soffrire loro, altrimenti non avremmo creato cinque occasioni. La partita mi è piaciuta, ce la siamo giocata, abbiamo fatto le due fasi con convinzione. Certo, dobbiamo migliorare in alcune cose: per esempio, nella capacità di essere più performanti, in quella di trasformare le occasioni in gol. Altro aspetto: recuperata la palla dobbiamo imparare ad essere meno frenetici nelle uscite, ogni tanto ci capita di metterci in difficoltà da soli. Spesso è nelle transizioni, attive e passive, che si trovano gli episodi determinanti che portano una squadra a subire o a costruire un vantaggio. Ci alleniamo con estrema fiducia, il nostro è un percorso di crescita: cercheremo di dimostrare quanto prima questi miglioramenti”.

MASSIMA FIDUCIA NELLA SQUADRA
“Senza partite ravvicinate puoi lavorare di più in settimana: questo ti permette di curare ulteriormente i dettagli, anche se a me piace giocare ogni tre giorni, sei sempre impegnato nella sfida. I gol? Li trovi solo se crei: più crei, più ci sono i presupposti per fare gol. Il Cagliari è tra le squadre che tira di più, anche se poi le reti fatte sono poche in rapporto alle occasioni. Per me l’importante è che intanto le occasioni ci siano: sta poi a noi trovare le soluzioni per trasformare in reti. C’è tanta fiducia in questa rosa, nel lavoro che sta facendo. Il campionato si è già delineato: ci sono nove squadre che lotteranno per mantenere la categoria e tra queste c’è molto equilibrio. Equilibrio è anche la parola chiave per tutto l’ambiente: sappiamo che dovremo lottare sino alla fine, questa consapevolezza farà la differenza”.

SUI SINGOLI
“Kingstone è in gruppo, il problema alla coscia si è rivelato solo una botta che ha smaltito facilmente; anche Jankto ha ripreso ad allenarsi con la squadra: è rimasto fermo parecchio, ma l’ho visto brillante in quello che ha cercato di fare, ora dovrà completare il recupero. Turn over? Sinora ce n’è stato poco. Makoumbou? Si è allenato regolarmente. Il Cagliari in questo momento, anche a guardare i minutaggi, ha 16 titolari. Abbiamo poi quei calciatori che devono ancora crescere, tra di loro c’è chi purtroppo è rimasto fuori per infortunio, come Pavoletti. Leo è restato fermo un mese e mezzo: ora non può avere i 90’, ma è un giocatore esperto, che sa dosare le energie pur non risparmiandosi mai. Interpreta il suo ruolo con qualità: sa cosa c’è da fare, quando e come farlo. Sia lui che Lapadula in questo momento stanno lavorando in maniera molto convincente. Felici deve essere abile e attento come sta facendo, deve sfruttare ogni chance che gli viene data. Adopo sta giocando con continuità, non è partito dall’inizio nell’ultima gara perché era stanco. Non puoi spremere sempre dieci giocatori, a metà campionato avresti dei problemi, anche per via di quei calciatori sin lì poco impiegati che non troveresti cresciuti, dato lo scarso minutaggio. Ognuno deve avere le sue responsabilità e opportunità. Avremo certamente bisogno di tutti: siamo un gruppo che da qui alla fine utilizzerà il 90% della rosa”.

PERSONALITÀ E AMBIZIONE
“La Lazio ha una rosa qualitativa, abituata a giocare su più fronti. Cercano molto le corsie laterali, è la squadra che in Serie A crossa di più, è in grado di essere efficace sia in ripartenza che nella gestione della palla nella metà campo avversaria. Sa aggredirti, ma allo stesso tempo attendere. Non c’è Nuno Tavares? Al suo posto gioca Luca Pellegrini, cadono in piedi. È una grande squadra. Poi ogni partita è a sé: molto dipenderà anche dalla nostra convinzione, dalla nostra abilità nel dimostrare che siamo in grado di limitarli, senza rinunciare a giocare per metterli in difficoltà. Bisogna avere l’ambizione di misurarsi con loro, questo deve essere motivo di soddisfazione e orgoglio per continuare nel nostro percorso di miglioramento”.

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