Sconfitta rossoblù al “Diego Armando Maradona” di Napoli, dove gli Azzurri ottengono i tre punti e si laureano campioni d’Italia per la quarta volta nella loro storia.
RESISTENZA ROSSOBLÙ, NAPOLI-GOL
Il Cagliari – che si schiera con Sherri (Caprile out per infortunio come Gaetano), Zappa, Luperto, Mina, Zortea, Adopo, Makoumbou, Deiola, Augello, Viola, Piccoli – resiste agli assalti del Napoli nel primo tempo. Difficile ripartire e rispondere al ritmo pressante dei partenopei. Raspadori fuori di un niente col sinistro in diagonale al 3′, Sherri decisivo al 9′ su Spinazzola, poi si ripete al 14′ su Rrahmani. Al 24′ è Mina a murare in tackle su Lukaku. Alla mezzora apprensione per un contatto a metà campo tra Makoumbou e Raspadori: La Penna ammonisce entrambi per scaramucce, un check prolungato per problemi tecnici al VAR non cambia la decisione. Ancora Sherri al 38′ su Spinazzola, ma al 41′ il muro crolla: cross in area e McTominay in mezza rovesciata fredda il Cagliari per l’1-0.
RADDOPPIO LUKAKU
Al 50′ il belga fa 2-0: scappa via a Mina sulla trequarti, entra in area e col sinistro non perdona. Al 55′ triplo cambio Cagliari: dentro Kingstone, Marin e Palomino al posto di Viola, Zortea e Makoumbou. Il Napoli controlla, il Cagliari prova maggiormente a farsi vedere con alcune situazioni potenzialmente utili, ma non arriva mai la conclusione vera e propria. In campo Obert per Augello al 73′, poi all’82’ è il momento di Giuseppe Ciocci: esordio in Serie A per il 2002 cagliaritano, terzo portiere stagionale, per un giorno indimenticabile a vita. Intanto lo stadio canta e balla pronto a festeggiare l’imminente Tricolore, pronto ad arrivare in bacheca. Che arriva alle 22:48, mentre per il Cagliari si chiude un’annata con salvezza anticipata di una giornata e obiettivo centrato a quota 36 punti, proprio come nella stagione precedente. Arrivederci al 2025/2026, il prossimo 6 giugno a Parma sarà già tempo di nuovi calendari del campionato.