SALA STAMPA | Parla Elia Caprile

Ultimissime - 20/07/2025

Conferenza stampa a Ponte di Legno, nel ritiro rossoblù in alta Val Camonica, per Elia Caprile. Il portiere del Cagliari, confermato e ora di proprietà del Club dopo il riscatto esercitato inseguito al prestito degli scorsi sei mesi, ha analizzato a tutto tondo il momento personale e della squadra.

PRIME SENSAZIONI
“Sono molto contento, innanzitutto ringrazio il Cagliari per lo sforzo fatto per tenermi qua. Non vedevo l’ora di ripartire e di mettermi a disposizione del nuovo mister e dei compagni. Mi mancava rimettere i guanti e andare in campo, sono davvero contento che la Società abbia investito tanto su di me dandomi questa fiducia”.

NUOVA GUIDA TECNICA
“Ci stiamo conoscendo, lo staff è cambiato. Ne approfitto per ringraziare Lorenzo Squizzi con cui ho lavorato nella scorsa stagione, non vedo l’ora di migliorarmi con un nuovo tecnico qual è Luca Bucci. Io so che da portiere devo dare una mano alla squadra, facendo da punto di riferimento in campo nelle due fasi di gioco”.

GRUPPO CONSOLIDATO
“Ripartire dallo stesso gruppo può essere senza dubbio un plus per noi, perché ci conosciamo bene e sempre meglio. La Serie A è un campionato agguerrito, non ti regala niente nessuno e il minimo errore lo paghi, vogliamo raggiungere la salvezza quanto prima per poi vedere cosa si potrà fare in più”.

IL LAVORO CON PISACANE
“È un allenatore giovane e bravo, capace di lavorare con i giovani ma non solo, e di toccare le corde giuste di un gruppo con l’età media più bassa rispetto all’anno scorso. Lo stiamo seguendo tanto con convinzione sin dal primo momento. Vuole che si partecipi tutti a livello offensivo e con la costruzione dal basso, mi chiede di parlare e dare una mano alla squadra, è sicuramente stimolante anche a livello personale”.

LA NAZIONALE
“L’esperienza all’estero – in Inghilterra al Leeds – mi ha cambiato come portiere, mi ha aiutato a essere un portiere moderno. Ora il calcio è cambiato e c’è bisogno che gli estremi difensori partecipino alla costruzione e al gioco della squadra su ogni fronte, anche se prima di tutto bisogna parare (ride, ndr). Sogno la Nazionale? Solo facendo bene con il Cagliari posso sperare di vestire l’azzurro, non è un obiettivo ma un sogno. A oggi tutti gli altri portieri nel giro azzurro sono più forti di me, giocano in Champions League e in grandi squadre, io devo lavorare tanto per arrivare al loro livello, come sempre un’eventuale maglia azzurra passa dal rendimento che hai nel tuo Club, quindi prima di tutto bisogna fare bene con il Cagliari e per il Cagliari”.

APPREZZAMENTI
“Sicuramente avere la stima di molte squadre significa che ho fatto bene con il Cagliari e anche in precedenza, sono concentrato sul rossoblù e su nient’altro, non ascolto ciò che si dice in giro. Napoli? Ho sempre detto che è stata una parentesi bella e felice, anche se solo per sei mesi. Ho avuto la fortuna di indossare quella maglia, di Napoli posso solo parlare bene. Ho scelto io di andare via, grazie al Cagliari che mi ha accolto e mi permette di continuare a giocare ad alti livelli. Voglio solo lavorare e ripagare chi ha creduto in me”.

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