SALA STAMPA | Pisacane dopo Lecce-Cagliari

Ultimissime - 19/09/2025

Queste le parole di Fabio Pisacane, allenatore del Cagliari, dopo la vittoria rossoblù per 2-1 in casa del Lecce.

GRANDE SODDISFAZIONE
“Chiedo scusa per la voce che se n’è andata”, esordisce il mister afono dopo la bella vittoria. “Siamo molto contenti di aver vinto una gara così difficile, era una tappa durissima di un percorso lungo, del nostro mini-campionato all’interno di questa Serie A, abbiamo visto una squadra che ha valori, che lavora, che ha lottato. Bene così, andiamo avanti a testa bassa, pensiamo subito alla Coppa Italia. Mancano ancora 34 partite, è prematuro fare qualsiasi considerazione di più ampio respiro, per noi oggi era una gara di andata di una delle tante finali del nostro torneo che deve portarci all’obiettivo: vincere poi dà entusiasmo, non volevo caricare troppo questa partita ma è chiaro che vincere uno scontro diretto ti garantisce una serenità importante per i prossimi giorni. Di certo non ci salviamo oggi, ma lavoriamo col sorriso ed è molto utile, chiaramente”.

L’IDEA TATTICA
“Potevamo andare in vantaggio già nel primo tempo, poi nella ripresa, con due ammonizioni a carico, abbiamo cambiato qualcosa anche in reazione ai cambiamenti operati dal Lecce, che ha alzato il baricentro: per questo ho tolto Prati ed Esposito. Nel primo tempo avevamo speso tantissimo, spingendo forte, il cambio è dettato solo dai cartellini: poi Felici e Semih ci potevano dare strappo e rapidità come si è visto. Faccio i complimenti a tutti, a chi ha iniziato la partita e a chi è subentrato, si è visto senza dubbio un gran bel primo tempo del Cagliari e siamo felici, ma rimaniamo coi piedi per terra e lavoriamo sodo. Oggi si sono viste tante cose buone, altre meno, occorrerà correggere ciò che abbiamo fatto non al meglio, perché solo così si può progredire”.

BELOTTI DECISIVO
“Andrea è un giocatore che ho voluto, la Società mi ha accontentato e la ringrazio. Mi ha colpito subito per entusiasmo ed energia, per la voglia di rilanciarsi dopo una stagione poco felice. Non solo: mi ha colpito poi il lato umano prima di tutto, siamo molto contenti perché in poco tempo è diventato un punto di riferimento per lo spogliatoio, ci auguriamo che sia solo l’inizio, oggi ha fatto ciò che da sempre gli riesce meglio: fare gol. Il gesto di Mina sul rigore? Yerry si è fiondato sul dischetto per la volontà di fare gol, poi ha avuto la lucidità di lasciare la palla a Belotti che si era guadagnato il rigore, sono gesti importanti che fanno capire lo spirito del gruppo e si vince anche grazie a questi comportamenti”.

ASPETTATIVE E PRESTAZIONI
“Penso che i sogni vadano coltivati, quando sono stato chiamato ad allenare il Cagliari ho pensato di avere una grande occasione, un’enorme emozione, ma soprattutto un forte senso di responsabilità. Dal primo giorno lavoriamo con voglia di lasciare un segno, oggi abbiamo vinto e siamo felici, ma se pensassimo che siamo già diventati bravissimi il risveglio rischierebbe di essere molto doloroso, quindi calma, fiducia, sorriso e lavoro duro ogni giorno”.

I SINGOLI
“Adopo? Ha sbagliato i primi due passaggi e ha perso un po’ di fiducia, deve lavorare sull’autostima, ha però fatto tante cose molto bene e ci è stato molto utile a livello tattico, è un giocatore con qualità e potenziale di crescita, deve lavorare come tutti e non va certo giudicato per un paio di gare non al top o con qualche difficoltà. Palestra? Il Lecce ci prendeva forte, dal 15′ abbiamo aperto Adopo e allungato Palestra e da lì sono arrivati molti vantaggi, nel calcio ci sta di doversi adeguare alle difficoltà, sicuramente se l’avessimo fatto dall’inizio avremo visto prima alcune cose che poi si sono notate per tutto il primo tempo e parte del secondo”.

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