
Al termine del match dell’Unipol Domus, terminato 2-2, l’allenatore rossoblù ha incontrato i media per un’analisi della gara. Queste le sue dichiarazioni.
SULLA GARA
“In casa abbiamo battuto la Roma, sulla carta era quella la gara più proibitiva. Contro il Pisa è arrivato un pari: dispiace perché oggi, così come contro il Genoa, abbiamo buttato via due punti, sempre a pochi minuti dalla fine. Tutti allora dobbiamo capire il nostro ruolo in questo campionato. Una squadra che lotta per il nostro obiettivo non si può permettere di gettare punti al vento, queste sono partite molto importanti. Avevamo la gara sotto controllo, la partita stava finendo, c’è stato qualche tocco in più in mezzo al campo: è il prezzo che paghi quando hai una squadra giovane, a volte commetti delle ingenuità. Dobbiamo diventare più furbi, calcisticamente parlando, perché poi sono questi dettagli a fare la differenza”.
GRANDE RAMMARICO
“Nell’economia della gara direi meglio oggi che con il Genoa: la squadra ha fatto dei passi in avanti per quanto riguarda il gioco, ho visto spirito e reazione quando siamo andati sotto. Primo tempo un po’ sottotono, anche se abbiamo avuto delle occasioni, specie con Kilicsoy. Soffrivamo i loro calci piazzati, un po’ la profondità, il centrocampo faceva poco filtro. Nella ripresa siamo cresciuti e avremmo meritato i tre punti. Però è mancata quella sana furbizia che dobbiamo mettere dentro. La gara era finita, in quei frangenti non c’è bisogno di essere belli. C’è tanto rammarico, mi auguro che quanto accaduto possa essere utile per il futuro, ci deve servire da lezione. Abbiamo attraversato un ciclo di gare di fuoco, dispiace non aver capitalizzato quando c’è stata l’occasione”.
LAVORARE PER CRESCERE
“Abbiamo subito due azioni in transizione, nella prima c’è stato un disimpegno di Adam che ha favorito la loro ripartenza. Abbiamo subito troppo sui calci piazzati. Nella ripresa la gara è cambiata, tranne l’occasione del giallo rimediato da Yerry, le loro occasioni si sono concentrate nell’ultima parte di gara. Eravamo in controllo, siamo stati ingenui. Oggi eravamo partiti con Palestra basso, ma la l’idea era fare una gara all’attacco: in certe situazioni ci siamo riusciti. Il centrocampo, però, non faceva bene filtro, non riuscivamo ad essere corti e compatti. Le sostituzioni? Nella ripresa ho fatto il cambio Idrissi-Obert, volevo più verve. Ho messo dentro Zappa, alzando Palestra. Cavuoti al posto di Gaetano, poi la carta Borrelli per schierare un attaccante di ruolo e provare ancora a far male. Siamo stati ingenui anche in tante ripartenze, trovandoci magari in netta superiorità numerica. Avremmo potuto fare qualche gol in più prendendo decisioni diverse. Questo è il prezzo che si paga quando si ha una squadra giovane. È compito mio, però, correggere certi aspetti: non si vive di gloria personale, ma per mettere il compagno nelle condizioni di far bene”.
BRAVO, SEMIH!
“Kilicsoy oggi ci ha dato tanto, ha fatto una buona prestazione, ha trovato il gol nella ripresa, ma anche nel primo tempo ci è andato vicinissimo. I compagni ripongono fiducia in lui, si è visto anche da come lo hanno cercato durante tutta la partita. Abbiamo messo un altro ragazzo dentro, ci permette di sopperire a delle assenze. Conoscevamo bene le sue qualità, era soltanto una questione di tempo. Lo abbiamo aspettato, oggi si erano create le condizioni per schierarlo dal primo minuto. Si è fatto trovare pronto, deve continuare così. Merita questa gioia, sono contento per lui: ha lavorato in silenzio, non è facile adattarsi al campionato italiano. Il tempo è stato galantuomo”.
SUI SINGOLI
“Rodriguez è un calciatore forte, ha fatto anche oggi una grandissima gara. Mi serviva un calciatore con le sue caratteristiche per affiancare Mina, è stata una scelta tecnica. Sono contento perché di gara in gara cresce sempre di più. Gaetano sta crescendo, ha pagato non aver fatto il ritiro. Può essere l’uomo del girone di ritorno: ha talento, può essere una freccia importane per il nostro arco”.