Così Davide Nicola, allenatore del Cagliari, dopo il 3-1 alla Carrarese nei Trentaduesimi di Coppa Italia Frecciarossa. Ai Sedicesimi sarà Cagliari-Cremonese.
ACCOGLIENZA SUPER
I tifosi hanno regalato a me e ai nuovi soprattutto nuove emozioni, una grande accoglienza. Fa molto piacere, giochiamo per queste emozioni, già dal mio arrivo in aeroporto, così come per i nuovi calciatori, abbiamo assaporato la passione dei tifosi del Cagliari per la loro squadra.
LAVORO LUNGO
“Sono convinto che ci sia ancora moltissimo da fare, sono soddisfatto della prestazione, era giusto oggi dare continuità al lavoro che stiamo facendo da un mese e poco più. Non c’è mai nulla di scontato, abbiamo visto i risultati della Coppa Italia anche sorprendenti, quindi stiamo sempre sul pezzo, andiamo avanti consci che c’è ancora molta strada da fare. Giocheremo un altro turno di Coppa Italia e questo è importante perché potremo dare minutaggio a tutti e continuare a crescere”.
OBIETTIVO CONSOLIDARSI
“Credo che ogni squadra abbia le sue fasi di crescita, noi siamo alla fase di consolidamento e credo che sia importante provare ad avere una stagione senza alti e bassi, senza picchi positivi o negativi in eccesso. Ogni gruppo ha bisogno di tempo, anche le big, noi stiamo cercando di consolidare un gruppo che ha delle certezze e uno zoccolo duro, inserendo giovani e nuovi elementi per continuare quanto fatto nei mesi scorsi da mister Ranieri, ottenendo risultati positivi e gratificando la nostra gente, possibilmente divertendo e divertendoci”.
CAMPIONATO DIFFICILE
“Ci sono tante squadre competitive, con proprietà importanti, ognuno deve trovare al suo interno le risorse per crescere, i valori in seno al gruppo, che non sono solo economici ma anche morali, caratteriali”.
LA PRESTAZIONE E LE STRATEGIE
“Mi è piaciuta la prestazione, come i ragazzi stanno applicandosi per intensità e mentalità. Mi preme far vedere alla nostra gente la nostra voglia di fare gioco e di aggredire. Siamo però ancora lontani da una ottima condizione fisica. Oggi non era scontato vincere e fare una buona prestazione. Credo che ci sia ancora molto da lavorare, nei duelli non siamo ancora solidi e coraggiosi, ma di certo non ho preteso tutto questo oggi. Abbiamo fatto una prima parte di mercato in cui abbiamo rinunciato a Sulemana, che aveva fatto molto bene, ma ma sono arrivati tre giovani importanti come Zortea, Piccoli e Adopo. Luperto è un elemento di esperienza che ha sostituito Dossena, professionista importante di cui mi fido. Abbiamo bisogno di completare la squadra, la Società lo sa. Intanto abbiamo integrato un altro giocatore come Palomino che oggi era allo stadio, segno di voglia di mettersi subito a disposizione del gruppo. Dobbiamo lavorare con lui e Mina sotto l’aspetto atletico, sono contento del lavoro di Pavoletti in particolare perché da molti anni non faceva un precampionato di questo tipo, ma sono felice del lavoro che stanno svolgendo tutti, dai giovani in generale ai nuovi sino ai più esperti come Deiola e Lapadula, tra gli altri”.
IL TRIDENTE
“Lo abbiamo provato durante il ritiro. Era per una questione di logica, in base a chi avevamo di fronte. Gli attaccanti che ho a disposizione hanno svolto un ottimo lavoro e mi dispiaceva lasciarli fuori. Chiaro che ci deve essere una collaborazione maggiore in fase di non possesso. In futuro vedremo, potremo provare anche il 3-4-3 puro. Abbiamo praticamente regalato un gol, dobbiamo leggere meglio l’azione, ma la colpa è mia perché gli ho chiesto di forzare l’azione ed in quel momento non era necessario. Personalmente non mi soffermerò mai sugli errori, perché in ogni gol che si prende ci sono almeno 5 o 6 errori prima, e sarebbe troppo facile guardare all’ultimo frame di un’azione. Lavoreremo, l’errore ci sta, è la base per migliorarsi”.