Adopo a “Videolina Sport”

Ultimissime - 19/10/2025
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Ospite negli studi di Videolina all’interno della trasmissione “Videolina Sport”, Michael Ndary Adopo ha analizzato la sfida contro il Bologna di poche ore prima e spaziato su alcuni aspetti anche extra campo a livello personale e di squadra.

LA SCONFITTA COL BOLOGNA
“Dispiace per questa sconfitta, sicuramente sono stanco e incazzato nero (scherza, ndr). Come vivo la sconfitta di solito? Come la maggior parte dei calciatori siamo sempre arrabbiati (incazzati), dispiace e c’è voglia di migliorare da subito, di fronte però c’era un Bologna forte, abbiamo fatto tante cose buone ma non è bastato. Andiamo avanti tutti insieme”.

GRUPPO FORTE
“Credo che ci sia un bel gruppo, forte e unito. Abbiamo vinto due scontri diretti importanti e ottenuto altri punti preziosi, non penso che siamo indietro rispetto agli standard o agli obiettivi, è chiara che la strada è giusta ma questo non vuol dire che non si possa ancora crescere tanto. Oggi è un peccato perché nel primo tempo avevamo segnato con Felici, abbiamo creato i presupposti per fare gol, non siamo riusciti e poi nella ripresa ci è mancato qualcosa per riprenderla”.

IL RAPPORTO CON PISACANE
“Il mister mi piace tanto, parla molto con ogni singolo, vediamo molti video e molte situazioni anche a livello individuale, sicuramente più rispetto alla scorsa stagione dove si lavorava più di squadra anche nella video analisi prima e dopo la partita. Non ho mai pensato di lasciare il Cagliari, credo fosse giusto rimanere in Sardegna per continuare a crescere e consolidarmi a certi livelli giocando con continuità”.

LE PROSSIME TAPPE
“Andiamo a Verona per una gara importante, è però vero che il Bologna pur forte potevamo metterlo ancora più in difficoltà facendo qualcosa meglio, non siamo partiti battuti e non partiamo mai rinunciatari di fronte a un rivale di livello più alto rispetto al nostro qual è il Bologna odierno”.

ASPETTANDO SEMIH
“Kilicsoy? Ha un talento enorme, sin dalla prima partitella ci ha colpiti per le qualità, è normale che debba inserirsi e capire meglio il calcio italiano che è molto diverso dal turco”.

MIGLIORAMENTO PERSONALE
“Sicuramente la cosa più visibile su cui devo lavorare è quella offensiva, sin qui ho fatto pochi gol e assist, devo lavorare ma dipende anche dalle richieste dell’allenatore, e quest’anno il mister mi ha chiesto di giocare in posizione più offensiva. Non sempre puoi farlo, c’è anche l’avversario che può costringerti a rimanere un po’ indietro e allora sei lontano per attaccare la porta. Sicuramente è uno step che devo fare, in squadra c’è un giocatore come Folorunsho che ha quelle caratteristiche e allora dobbiamo alternarci”.

LA NAZIONALE
“È vero che posso scegliere tra tre nazionali, chi vorrei? Prima devono chiamarmi loro (ride), devo fare bene col Cagliari per meritarmelo. Penso che siano tre compagini oggi molto forti, Francia, Senegal e Costa d’Avorio. I miei cari dicono che io sia più ivoriano, ma non so… Sicuramente un giocatore che stimo molto come Yaya Toure è un grande riferimento rimanendo al calcio ivoriano”.

SPORT, GRANDE PASSIONE
“Da bambino e ragazzo ho fatto molti sport, dallo judo al basket e l’atletica, poi mi ruppi il crociato e mi dissero che avrei dovuto scegliere. Scelsi il calcio che praticavo allora da cinque anni e non mi sono pentito. Amo guardare lo sport in tv, il basket NBA in primis, ma cerco di vedere tante partite di calcio italiano e non solo. Una squadra che mi colpisce sempre il Napoli, che ha grande qualità e fisicità e difficilmente sbaglia partita, anche quando sembra in difficoltà ha le armi per spuntarla. Un giocatore preferito? Per anni ho guardato a De Bruyne, amavo tanto anche Drogba, oggi in Serie A oltre al belga adoro ovviamente anche Modric per tutto ciò che ha fatto nel calcio. Sottolineo anche Ederson che ho conosciuto da vicino a Bergamo, è uno di quei centrocampisti che sanno fare tutto e che un giorno mi piacerebbe avvicinare come livello, penso anche a Kone o Anguissa”.

MAESTRO GASP
“Gasperini? Non parla tanto coi calciatori ma vai in campo molto preparato, sapendo cosa devi fare alla perfezione, cura tanto la parte atletica, e ti permette di migliorare molto sia se giochi con continuità sia se giochi meno come capitava a me. Come allenatore non ha davvero bisogno di troppe presentazioni o recensioni”.

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