Al termine di Cagliari-Empoli, ha parlato il presidente rossoblù Tommaso Giulini, che ha risposto alle domande dei media nella sala stampa dell’Unipol Domus.
GRANDE DISPIACERE
“Ci dispiace tantissimo, come dispiace a tutti i nostri tifosi. È giusto che questo sentimento lo esprima anche io come massima carica della Società. Dopo gli episodi incommentabili di domenica scorsa, avevamo chiuso perdendo 4-0 sciogliendoci come neve al sole, oggi la reazione non è arrivata. La nostra gente si aspetta qualcosa di molto diverso e quindi ci dispiace moltissimo per questa partenza di campionato. Credevamo di poter iniziare meglio, con 4 gare su 5 tra le mura amiche. Abbiamo raccolto solo due pareggi e quindi questo ci porta a fare delle riflessioni: il gruppo, il mister, il direttore devono parlarsi e calarsi in questo campionato che abbiamo già capito sarà difficilissimo. La Serie A la conosciamo, siamo tra le squadre che devono conquistarsi la salvezza e purtroppo sinora, soprattutto oggi, non abbiamo visto una squadra amalgamata come è necessario per raggiungere l’obiettivo”.
GRUPPO SANO
“È un gruppo che mi sembra sano, con giovani ed esperti, che abbiamo iniziato a creare dopo la retrocessione del 2022 e compattato poi da Ranieri col suo arrivo. In questo momento non vedo mele marce, ma un gruppo coeso; si è vista qualche reazione non bella tra compagni ma penso sia frutto della frustrazione del momento. Bisogna trovare la chiave all’interno e sono convinto che il direttore e il mister insieme alla squadra sapranno trovarla”.
SUBITO IN RITIRO
“Abbiamo convenuto di andare in ritiro, ho parlato col mister chiedendogli se se la sentisse di parlare e insieme al direttore abbiamo deciso di ripartire subito domani compattandoci. Non è una fiducia a tempo, ho vissuto tante di queste situazioni in quasi dieci anni. In altri casi valutavo se ci fosse un problema interno, se ci fosse da mandare via qualcuno, a cominciare da direttore sportivo o allenatore. Non vedo mele marce, sono felice di lavorare con loro, dal primo giorno di calciomercato e non appena arrivato il mister. Stimo tanto Bonato, lui e il mister lavorano molto bene, il direttore ha grande affiatamento con tutti, è un momento difficile e lo dobbiamo affrontare tutti insieme”.
L’ANALISI
“Magari il problema sono io, non loro, mi dovrò interrogare su questo. Non vedo problematiche su aspetti tecnici, dal punto di vista del gruppo e della squadra. Qui c’è una struttura solida, che lavora, da Fedele Usai, Carlo Catte e Stefano Melis a tutti i collaboratori nelle diverse aree. Fiducia a tempo per il mister o altri? Non so e non posso rispondere adesso, altrimenti come ho sempre fatto andrei a individuare il problema e prenderemmo delle decisioni”.
“In dieci stagioni ho dato molto e ricevuto altrettanto dalla gente, con momenti meravigliosi, 9 stagioni di Serie A e le 2 vincenti di Serie B, e tra mille criticità ne siamo sempre venuti fuori. Anche dopo Venezia, forse il punto più brutto e disastroso. Grande merito a mister Claudio Ranieri, ma anche a un Club serio e organizzato. Ci può stare che debba interrogarmi, magari il problema sono io, magari sono io che sto dando meno energia”.
LA SQUADRA
“Certo, se abbiamo solo 2 punti può darsi che l’area tecnica abbia sbagliato qualche valutazione, ma faccio fatica a dare la risposta su questo, su quali siano stati gli errori estivi. Magari ho meno lucidità io rispetto a questi dieci anni, e sto sottovalutando qualcosa. Come sempre farò le riflessioni con i miei collaboratori: Usai, Catte, Melis, Nicola Riva che ci ha dato una mano a prendere Ranieri a suo tempo. Qualcuno sotto tono? Difficile dirlo dopo cinque partite, può darsi che qualcuno ancora non sia al meglio, sia arrivato un po’ indietro di condizione, qualcuno che sinora magari ha avuto meno continuità e fatica ad entrare in ritmo. Abbiamo due titolari per ruolo, non potrei mai dare ora giudizi sui singoli. Magari tra qualche mese potrò farlo, non ora”.
L’UMORE DEL PRESIDENTE
“L’entusiasmo tornerà, in tutti noi e nei tifosi, quando arriveranno prestazioni che metteranno in mostra il nostro amore per questa maglia. A Venezia sapevo come si poteva venire fuori, come in tanti momenti difficili della mia vita. Ora l’unica ricetta è il lavoro di campo, per arrivare all’obiettivo. È importante che la squadra sia di più insieme, che ci si parli e si lavori. Non è mia intenzione delegittimare mister e direttore, saranno loro a fare ciò che ritengono opportuno per uscire dal momento difficile. Mi fido di loro, delle scelte fatte nei vari ruoli, io qui vedo uomini, persone vere, pulite, che hanno voglia di arrivare all’obiettivo. I fatti diranno quanto valiamo, dopo oggi è lecito porre delle domande, ma gli acquisti li ho tutti avvallati, significherebbe che ho e abbiamo sbagliato tutto. Sarà compito del mister e del direttore, insieme al gruppo, trovare la chiave e le soluzioni”.