VIDEO | Il presidente Giulini in conferenza stampa

Ultimissime - 26/06/2025

Conferenza stampa all’hotel “Palazzo Tirso” per il presidente rossoblù Tommaso Giulini, che ha incontrato i media per un punto generale sulla stagione appena conclusa e il futuro del Club a livello gestionale e tecnico sotto vari punti di vista: scelte, dinamiche economiche, visione, tanti i temi affrontati dal numero uno della Società.

In platea, anche il neo direttore sportivo Guido Angelozzi, accanto al direttore generale Stefano Melis e all’amministratore delegato corporate Carlo Catte. Con loro anche il consigliere di amministrazione Nicola Riva.

SGUARDO AL PASSATO
“Devo ringraziare i protagonisti dell’ultima stagione. Con mister Nicola abbiamo trovato l’obiettivo abbastanza rapidamente, vincendo nel ritorno tutti gli scontri diretti, anche se poi ci siamo trascinati la matematica fino al penultimo turno. Gli aspetti positivi sono più degli aspetti negativi. Abbiamo valorizzato diversi ragazzi e tre li abbiamo riscattati proprio per questo. Ci siamo consolidati nella categoria. Venire a Cagliari dopo un maestro come Ranieri era una sfida complicata che Nicola ha vinto, anche con grande entusiasmo all’inizio. Negli ultimi mesi ho soprannominato Nereo Bonato “re del mercato invernale” e devo ringraziarlo per aver guidato la società verso una nuova era. Ha fatto davvero pochi errori e per una società come il Cagliari è la cosa più importante. Errori ne faremo sempre, ma dobbiamo essere chirurgici nel farne pochi e Bonato ci ha aiutato tanto nelle ultime due salvezze. Ha fatto un grande mercato di gennaio negli anni se pensiamo a Mina, Gaetano, Caprile, Ranieri in B. Purtroppo Coman, che ha grande classe, è arrivato con un brutto infortunio e altrimenti sarebbe stata la quarta perla di Bonato. Non rinnoviamo il contratto a Viola ma è stato uno degli uomini determinanti di questi anni e ci ha fatto la cortesia di fare da capitano in America nel torneo TST guidando un gruppo di nostri giovani. Rimane la grande riconoscenza per la sua classe ma nel calcio vanno prese delle scelte. Questa mattina ho abbracciato e ringraziato Augello, anche lui in scadenza, così come ho ringraziato Palomino e Jankto, che anche se non ha fatto un minuto nell’ultima stagione si è sempre allenato con professionalità. Mi fa molto piacere che i mattoncini della salvezza siano stati messi da Deiola e Pavoletti, due pedine fondamentali per la prossima stagione, così come Mina che ha scelto Cagliari nonostante tante offerte. Mina è un giocatore diverso, va gestito al top. Anche questa sarà una sfida per Pisacane e Angelozzi, visti i tanti infortuni nella sua carriera. Ma sono sicuro che andrà bene, lui ci può far fare un salto di qualità importantissimo. Ringrazio infine i nostri tifosi che sono stati la spinta in più per la salvezza e per raggiungere i traguardi degli ultimi anni, anche con quel filo di contestazione necessaria. La campagna abbonamenti che è già da record ci dice che riconoscono il lavoro fatto in questi anni”.

YERRY MINA LEADER
“Noi abbiamo un giocatore da altri palcoscenici come Mina e dobbiamo gestirlo bene sotto tutti i punti di vista. Questa è la nostra più grande sfida, Mina ci può far fare il salto di qualità, come si è visto nell’anno e mezzo precedente in cui è stato con noi”.

NUOVI INVESTITORI NEL CAGLIARI
“Io credo che, con tutto il rispetto, non siano semplici le successioni nel calcio. Guardate Garrone alla Sampdoria, oppure Marino all’Olbia. Massimo Cellino mi disse che sperava di vendere la società a uno che la curasse con costanza, serietà, passione: io penso di esserci riuscito, con tutti gli errori, imperfezioni e dinamiche che possono susseguirsi in undici anni. Questo è un mondo dove un giorno sì e l’altro pure si presentano i Silvestrone o dei fondi dei quali non conosci le basi e i retroscena. Non c’è stato approccio con nessuno perché nessun vero gruppo forte ci ha avvicinati, negli ultimi anni 27 realtà ci hanno chiamato per discutere di una potenziale acquisizione. Ma poi, studiando la loro forza, abbiamo capito che non ci fossero le giuste componenti perché fosse un investitore utile al futuro del Cagliari Calcio. Questo è il motivo per il quale oggi non c’è un socio nuovo. Non vorrei mai tifosi inferociti sotto Fluorsid a protestare perché è arrivato un soggetto che fa fare la fine di altri Club retrocessi o spariti in pochi anni. Questo, nonostante le critiche più o meno legittime di questi anni, credo mi debba essere riconosciuto. Dopodiché so già che se Pisacane farà male sarà colpa mia, altrimenti sarà stato chiaro a tutti che fosse un predestinato banale da mettere sulla panchina del Cagliari. Io credo, infine, che se la Regione in particolare cambierà passo sul tema stadio questo Club avrà un appeal sempre più forte anche per eventuali nuovi soci o investitori. Non credo sia un appeal inferiore a Udinese o Verona, per dire, anzi penso possa essere superiore. Abbiamo l’ottava tifoseria in Italia, mettiamo insieme due realtà come Genoa e Sampdoria per numero di sostenitori, penso siano dati oggettivi di cui è giusto tenere conto”.

LA GESTIONE DEL CLUB
“Abbiamo recuperato solidità dopo i bilanci post-Covid ed è grazie a questo che abbiamo potuto operare i riscatti di Caprile, Piccoli e Adopo. Saranno coperti anche da garanzie personali, io spero che le deadline sullo stadio siano reali e che entro Natale parta il bando per costruire il nuovo stadio. Quello sarà il momento dove eventualmente accelereremo su qualche chiacchierata con interlocutori dal punto di vista finanziario, visti anche i costi lievitati a dismisura con il passare del tempo”.

LA NUOVA PRIMAVERA
“Abbiamo ringiovanito tutto lo staff tecnico della prima squadra, portando tantissime figure dalla Primavera, più l’arrivo di qualche giovane tecnico da fuori. Ci penserà Angelozzi tra qualche giorno a rispondere sulla Primavera, stiamo lavorando comunque anche su quello una volta chiusi i discorsi principali sulla prima squadra”.

IL CAGLIARI CHE VERRÀ
“Io ho sensazioni positive. All’interno di una Società, se tutti lavorano per il noi non puoi non fare dei salti in avanti. Noi da Ranieri in poi abbiamo eliminato sempre di più persone che pensavano maggiormente a promuovere se stessi che a fare il bene del Club. Non parlo solo dello staff tecnico ma di tutto il capitale umano che ruota intorno a una squadra di calcio. Io chiedo solo di avere fiducia in questa società, in questa squadra, in tutto il mondo Cagliari”.

ECCO ANGELOZZI
“Da un po’ ci pensavamo. Da settimane, direi già dopo Napoli, avevamo capito che Nereo Bonato avrebbe preferito sostituire Nicola con un tecnico esperto. L’idea Angelozzi è nata confrontandomi con l’avvocato Antonio Romei ritornando dalla serata dal San Paolo. Volevamo un profilo che sapesse lavorare con i giovani, che avesse esperienza e che conoscesse bene sia la Serie A che la Serie B. Non abbiamo contattato nessun altro direttore sportivo e questo è importante. Lui ha detto subito sì nonostante avesse ricevuto anche delle offerte più remunerative, dalla Serie A, rispetto alla nostra. Forse lui, da siciliano, ha sposato il fascino dell’altra isola. Non dimentichiamo che ha risolto la sua situazione a Frosinone, dove avevano una grandissima riconoscenza per lui, e devo per questo ringraziare il presidente Stirpe, che stimo”.

IL NUOVO STADIO
“C’è un po’ di frustrazione sui tempi, che diventano sempre più lunghi. Ci sono stati passaggi importanti in avanti fatti nel tempo. Speriamo che entro i primi di luglio arrivino novità per poi andare alla conferenza di servizi. Questo dilatare i tempi mi disturba, e a questo punto non so se sarò io il presidente del Cagliari quando ci sarà finalmente il nuovo stadio. Stiamo sicuramente lavorando per avere dei soci nuovi e l’amarezza di pensare che non sarò io a inaugurare il nuovo stadio c’è. Però voglio essere ottimista”.

IL SOLCO DELLA CONTINUITÀ
“Sarà il direttore Angelozzi con mister Pisacane a rappresentarci. Andiamo avanti per la nostra strada programmando e cercando di avere sempre più giocatori di proprietà, interamente nella rosa o quasi. Siamo riusciti a consolidarci negli anni sbagliando il meno possibile, ora dobbiamo continuare così, puntando però a essere i più bravi, a essere migliori degli altri. Nel frattempo il nostro settore giovanile è migliorato, ha ottenuto risultati storici, io oggi sono qui solo per indicare quella che è stata e sarà la strada del Cagliari”.

LA SCELTA PISACANE
“Abbiamo lavorato per mesi per non dover parlare più di indicatore di liquidità e limiti economici in sede di mercato, sono temi che giorno dopo giorno abbiamo superato grazie a un lavoro enorme. Ci siamo presentati a giugno con la forza per fare tre riscatti di grande valore, e c’è un lavoro enorme alle spalle. Qualche operazione in uscita la faremo, come quella di Hatzidiakos appena annunciata, ma vogliamo anche costruire una squadra di livello per fare una bella stagione. L’obiettivo sarà tenere più giocatori forti possibili e comprando nel miglior modo possibile. Cosa mi aspetto da Pisacane? Che dia spazio alla fame di tanti giovani che vogliono dimostrare, gente come Obert e Luvumbo, così come Prati e Veroli che torna. Tutti elementi che devono dimostrare il proprio valore, penso anche a Felici e Gaetano che nell’ultima stagione hanno avuto un minutaggio ridotto. Liteta, Vinciguerra e qualcun altro reduce dalla Primavera verranno aggregati almeno per il ritiro, Cavuoti verrà testato, su Idrissi il mister vede un potenziale elevato. Sicuramente Pisacane può premiare la nostra programmazione e gli investimenti mirati fatti poco tempo fa, come quello di Prati. Poi è chiaro che dovrà fare esperienza anche lui. Saranno poi il mister e il direttore sportivo a presentarvi le strategie di mercato, a parlare di sistemi di gioco e quant’altro. Era arrivato il momento di Pisacane, ci sono momenti nella vita e questo era il suo. Non potevamo perderlo. Ha tanta fame e tanta conoscenza, era giusto dargli spazio. Crediamo in lui per il nostro percorso di crescita basato anche su tanti giovani. La scelta si basa sul percorso che abbiamo fatto e ora lo riteniamo pronto. Dovrà dimostrare, come devono sempre dimostrare tutti gli allenatori giovani (che sono tanti) in Serie A. Se non premi chi ha fatto bene nel vivaio perdi credibilità anche internamente, volevamo seguire e rafforzare il nostro modello identitario che ricerchiamo da anni costruendolo passo passo. A lui affianchiamo un direttore esperto, sono certo che sarà l’uomo giusto. Bonato? Non ha sposato questa scelta, che a lui sembrava una scommessa e per noi non lo è, quindi era giusto separarci non avendo le stesse idee”.

IL MERCATO
“Io non faccio trading con i giocatori, ho resistito a lungo su Nandez, per dirne uno. Se prendo un giocatore, lo faccio per tenerlo, e lo sanno tutti. Poi è chiaro che se arrivano offerte irrinunciabili e i ragazzi spingono per andarsene devi vendere, ma ad oggi tutti e tre i calciatori appena riscattati credo abbiano bisogno di un altro anno di alto livello con il Cagliari per poter poi andare altrove con sana ambizione. Noi quando siamo retrocessi abbiamo venduto Vicario, che poi è arrivato in Premier League e questa deve essere l’ambizione di un Caprile, che è un ragazzo intelligente e lo sa. Io non sono preoccupato per il futuro di questi ragazzi, poi – ripeto – è normale che se arrivano determinate cifre sul tavolo occorre pensarci”.

IL CALCIO CAMBIA
“Noi abbiamo provato ad alzare l’asticella dopo la cessione di Barella e all’epoca non andò così bene, però è chiaro che i nuovi tre riscatti, visto che ho messo a supporto anche delle garanzie personali, valgono lo stesso in un momento storico differente. Proveremo a fare meglio di allora, sicuramente. I numeri degli ultimi anni restituiscono la dimensione di quello che siamo stati. Io sono orgoglioso di aver fatto dieci anni su dodici in Serie A, sono il presidente con più anni nella massima serie nella storia della Società. Oggi il Barcellona torna a vincere puntando sulla “cantera”, noi vogliamo seguire questo percorso, il calcio è talmente cambiato che il PSG non compra più Mbappe ma lo vende per lavorare su altri profili che lo portano a vincere la Champions League dopo 15 anni di tentativi. Sono esempi grossi che nel tuo piccolo devi seguire. Quest’anno faremo un nuovo rilancio per alzare la nostra dimensione in Serie A, ci proveremo senza dubbio”.

VOGLIA DI SOGNARE, CON REALISMO
“I tifosi hanno sempre il diritto di sognare e hanno sempre ragione quando sono accanto alla squadra. Io sono un sognatore ma non posso illudere nessuno. Continueremo a sognare in grande ma il calcio è totalmente cambiato, il movimento italiano ha meno forza di altri contesti esteri e anche le proprietà sono state rivoluzionate. Il nostro campionato si è totalmente impoverito e tutti i diritti sono su altre competizioni internazionali. Questo drastico cambio impone che alcune piazze con proprietà italiane, legate al territorio, debbano sbagliare il meno possibile e debbano essere più bravi di tutti per emergere. Se ci riusciremo scaleremo qualche posizione in classifica. Chiaro che non dobbiamo mollare il sogno, ma con realismo e pragmatismo, come sempre”.

TROFEO GIGI RIVA
Chiusura con un annuncio di particolare coinvolgimento emozionale e rilevanza nell’estate rossoblù. “Il 2 agosto giocheremo il primo “Trofeo Gigi Riva” contro il Saint Etienne”, spiega Giulini, “che è la prima squadra sfidata dal Cagliari in Coppa dei Campioni (ex Champions League, ndr). Ogni anno ci sarà un avversario diverso ma quest’anno sarà una due giorni di festa e di ricordo per il nostro Mito. Ci saranno tutta una serie di eventi collaterali in città e ci teniamo molto a questa iniziativa. Il trofeo verrà fatto da uno scultore sardo emergente, solo per anticipare quante idee ci siano dietro un progetto così bello e ambizioso che andrà sviluppato”.

Notizie correlate

Categorie