
Questa l’analisi dopo Cagliari-Genoa del presidente del Cagliari Calcio Tommaso Giulini, che ha spaziato sui temi inerenti la sfida ai liguri, il nuovo stadio e l’ingresso di investitori nel Club.
LA PARTITA
“C’è un po’ di amaro in bocca per come abbiamo preso gol, tutti e tre un po’ ingenuamente. Dispiace ma sapevamo che sarebbe stata una gara tosta contro un Genoa battagliero, noi abbiamo lottato sino alla fine, peccato perché magari l’avremmo anche potuta vincere senza l’infortunio del nostro Sant’Elia (Caprile, ndr), ma andiamo avanti con la fiducia nel nostro lavoro e consci di quanto sia complicata questa Serie A dove non ci sono squadre materasso o che è facile pronosticare per la retrocessione, ogni gara è tiratissima e possono arrivare sorprese in qualsiasi match”.
IL NUOVO STADIO
“Abbiamo in via di definizione il piano economico finanziario che dovremo presentare entro fine anno, a quel punto sarà compito dell’iter del consiglio comunale che sono convinto non avrà intoppi perché ho dei collaboratori bravissimi, così da arrivare in tempi celeri alla gara pubblica e quindi all’avvio dei lavori”.
AMAREZZA IN SPOGLIATOIO
“Non ho parlato con mister e giocatori, sono entrato solo un attimo in spogliatoio, c’era sicuramente grande amarezza ma questo mi fa anche piacere perché c’è grande voglia di conquistare una salvezza in un campionato livellato e difficile come poche volte negli ultimi anni. Continuiamo a lavorare e puntiamo a fare qualche punto anche in campi ostici e magari contro pronostico. È stata un partita rocambolesca, decisa da alcune nostre disattenzioni e alcune palle dove non siamo stati abbastanza cattivi, dispiace ma guardiamo al futuro”.
I NUOVI SOCI
“Con Maurizio Fiori e i gli investitori che rappresenta abbiamo chiacchierato a lungo, sono contento di averlo con noi perché è prima di tutto un tifoso. In questi anni siamo stati approcciati da tanti fondi esclusivamente speculatori, lavoreremo invece con una persona appassionata, sarda, che ha la famiglia qui e che forse aveva il sogno di tornare qui da comproprietario del Cagliari. Ringrazio lui ma tutti quelli che lavorano con me, a cominciare da Antonio Romei che non ha dormito praticamente mai negli ultimi giorni per chiudere i contratti. Quindi andiamo avanti, e mi piace dire: welcome Maurizio!
È stata una trattativa molto lunga, credo che questo sia un segnale di serietà della controparte insieme alla confidenzialità avuta fino al signing di venerdì. Mi ha fatto piacere che sia stata mantenuta la riservatezza, ora inizia una nuova era, non sarò più solo e dividerò la responsabilità dopo undici anni. Questo non mi dispiace in un calcio cambiato molto negli anni, c’è meno passione e più finanza, per questo ho scelto un fondo rappresentato da un tifoso vero, da un sardo appassionato del Cagliari e della sua terra, Maurizio Fiori sognava di tornare qui e di farlo dentro al Cagliari, questo conta più di ogni altra cosa. Lo stadio è certamente uno dei fattori che hanno portato a scegliere Praxis e i vari investitori, parliamo di un’opera da 200 milioni e quindi sono convinto che ci darà una mano a portare avanti anche questo progetto. Sarà poi Maurizio Fiori a parlare a tempo debito dei suoi investitori, come è giusto. Quando siamo andati in America al TST (a giugno 2025, ndr) Maurizio Fiori c’era e con lui alcuni degli investitori, la scelta di questo progetto tecnico e di Pisacane come allenatore viene anche da lì”.
LA CLASSIFICA
“Noi speriamo sempre di fare bene e di fare meglio, penso che siamo in linea con la nostra dimensione perché abbiamo avuto un po’ di intoppi a cominciare dal duro colpo Belotti, poi Mina, Deiola, Gaetano e altri, a singhiozzo. Abbiamo una classifica non allarmante, ma è un campionato dove si deve lottare e dove è complicato per tutti fare punti. È però un Cagliari che lotta e combatte e che propone, che gioca con coraggio, quindi sono fiducioso, anche se tutti sappiamo quanto sarà complicato spuntarla”.
SUPER BORRELLI
“Quando abbiamo conosciuto Angelozzi ci ha prospettato subito l’ipotesi Borrelli e siamo contenti di come Gennaro si sia inserito: un ragazzo giovane, volitivo, con ambizione, che potrà aiutarci anche nel post Pavoletti quando il nostro capitano smetterà di fare il calciatore”.