
Continua a Verona il racconto delle meraviglie presenti nel Parco archeologico naturale del Sinis. L’evento realizzato in collaborazione con Cagliari Calcio e F.A.S.I. ha visto andare in scena due conferenze dedicate ai tesori archeologici del Sinis, ospitate dall’Associazione sardi “Sebastiano Satta”, alla vigilia della sfida dei rossoblù in casa dell’Hellas Verona.
Nuova tappa dunque per la Fondazione Mont’e Prama nell’ambito della campagna di comunicazione congiunta con il Cagliari Calcio, e in collaborazione con la F.A.S.I. Nella mattinata di sabato 25 ottobre, l’associazione sardi “Sebastiano Satta” ha ospitato le conferenze della Fondazione, accolte con grande interesse dal pubblico, con l’obiettivo di trasmettere il racconto della storia millenaria di Cabras e dei Giganti di Mont’e Prama.
Al centro dell’incontro, “Giganti prima dei Giganti”, a cura del responsabile dell’area scientifica della Fondazione, Giorgio Murru, accompagnato dalle suggestive immagini di Nicola Castangia. A seguire, l’archeologa Ilaria Orri ha presentato “Il Parco Archeologico Naturale del Sinis”, illustrando quanto il territorio del Sinis rappresenti un crocevia di culture e testimonianze che continuano a raccontare la Sardegna più antica.
“Un’altra occasione speciale per condividere con il pubblico la storia, i valori e le attività della nostra Fondazione – dichiara Anthony Muroni, presidente della Fondazione Mont’e Prama – Consci di quanto queste reti tra associazioni rappresentino il ponte dialogico per eccellenza tra la Sardegna e le sue comunità sparse nel mondo. Il convegno tenutosi oggi a Verona, in occasione della partita del Cagliari Calcio e in collaborazione con la FASI, è stato un ulteriore momento prezioso per far conoscere il patrimonio storico, culturale e archeologico del Sinis non solo alle comunità sarde, ma anche a un pubblico più ampio. Eventi come questo dimostrano quanto lo sport e l’associazionismo siano strumenti fondamentali per rinsaldare legami, costruire nuove relazioni e promuovere il nostro patrimonio identitario oltre i confini dell’isola.”
“Quello di Verona rappresenta una nuova pagina di un viaggio straordinario che ha compiuto tre anni ma è sempre attuale, moderno e con una forza dirompente, caratterizzato da risultati significativi in termini di numeri e appeal. – sostiene Matteo Sechi, responsabile partnership del Cagliari Calcio – Siamo per questo felici e orgogliosi di avere ancora al nostro fianco la Fondazione Mont’e Prama e i Giganti per un connubio che certifica una volta di più quanto il calcio possa essere volano di promozione culturale, e che ci sta portando a lavorare fianco a fianco per sviluppare nuovi progetti anche all’estero. Raccontare le nostre radici significa dare forza e continuità all’eccellenza sarda, perché non sia solo un patrimonio, ma un’eredità che si espande. In questi anni abbiamo collezionato emozioni in ogni tappa italiana. Oggi, dopo l’esordio di Udine, ripartiamo da Verona per segnare una nuova tappa di una collaborazione che in, estate, aveva espresso la magica serata di Tharros ad agosto durante la quale era stata presentata la squadra, mentre soltanto pochi giorni fa proprio a Cabras, ospiti della Fondazione e dell’amministrazione comunale, abbiamo inaugurato la nuova stagione della Cagliari Football Academy, progetto senza eguali nel calcio professionistico e giunto ormai al suo undicesimo anno di vita. Segni tangibili di sviluppo continuo e di fatti concreti, al di là delle parole, comunque importanti. Sardegna, storia, sport, futuro: un unico veicolo di ricchezza culturale che vogliamo far conoscere ovunque, attraverso le trasferte del Cagliari e tante altre iniziative del Club”
“Questo è un progetto che abbiamo costruito assieme, con la Fondazione e il Cagliari Calcio, e che continuiamo ad imbastire anno dopo anno. – sostiene Bastianino Mossa, Presidente della FASI – Ora abbiamo gli strumenti per continuare questo percorso puntando soprattutto sul coinvolgimento dei giovani. Mi rivolgo in particolare alla terza e quarta generazione, perché la ricchezza del nostro patrimonio storico va tramandata e noi riusciamo a farlo perché abbiamo deciso di unire le nostre forze e spingerci oltre i confini della Sardegna.”