Ospite della trasmissione “Il Cagliari in diretta” su Radiolina e Videolina, il Direttore Sportivo rossoblù Nereo Bonato ha analizzato la sessione invernale di calciomercato appena conclusa e fatto il punto generale sul momento della squadra, all’antivigilia di Cagliari-Lazio.
OGNI GARA UNA BATTAGLIA
“La Lazio ha grande qualità e gioca molto bene. Dobbiamo crescere per potercela giocare anche in questi contesti, purtroppo ad un certo punto abbiamo perso un po’ di certezze e occorre ritrovarle: le sfide di Verona e Frosinone erano delle belle occasioni, ma non siamo riusciti a centrarle, è un periodo in cui entriamo tardi nelle partite o ne usciamo troppo presto, questo non va bene. Ogni partita può essere quella della svolta, una vittoria può far scattare determinati meccanismi all’interno del gruppo e nella testa dei calciatori. Ogni gara va affrontata con il coltello tra i denti, dobbiamo dare battaglia, cercando di ottenere il massimo. Abbiamo uno step da fare e, dobbiamo farlo tutto insieme: Deve crescere in noi la mentalità “di squadra che si deve salvare”.
IL MERCATO PER CRESCERE
“Il nostro è stato un mercato equilibrato, doveva tenere conto di parametri economici vincolanti e della necessità comunque di andare a limare un gruppo numeroso. Tutto questo con l’obiettivo di portare i correttivi giusti per migliorare la rosa. Da sottolineare che, a differenza delle sue dirette concorrenti, il Cagliari non ha ceduto nessun prezzo pregiato, nonostante le offerte non siano di certo mancate. È partito chi non trovava spazio e chi, è il caso di Goldaniga, ha ricevuto una proposta molto importante, sicuramente vantaggiosa anche per noi, che ci ha infatti aiutato ad operare in entrata. Ora dovremo essere bravi a trovare nella rosa quei valori che servono per la salvezza”.
I NUOVI ACQUISTI
“Sono arrivati Mina e Gaetano: il primo era un obiettivo già in estate, è arrivato con voglia ed entusiasmo, porta in dote esperienza e carisma, l’ha dimostrato subito. Gaetano ha qualità che può mettere a disposizione in varie zone del campo, sia in mediana che sulla trequarti. Tutto il gruppo vuole fare il bene del Cagliari e raggiungere l’obiettivo, anche chi è qui in prestito e chi è in scadenza. Il nostro è un gruppo coeso che ha ben presente l’importanza di rimanere in Serie A per tutti. Nandez? Ama questa Terra, lo dimostra sempre, per il Cagliari darà sino all’ultima goccia di sudore”.
MAGGIORE DETERMINAZIONE
“Sicuramente non siamo soddisfatti della classifica, tutti: dai calciatori fino alla proprietà passando per i nostri tifosi. Dobbiamo lottare, farci trovare pronti già da sabato contro la Lazio e fino al termine della stagione per raggiungere il traguardo della salvezza. È fondamentale dare ancora di più, dobbiamo mettere più grinta e determinazione per competere anche contro le squadre più blasonate. E dovremo sbloccarci anche fuori casa. L’anno scorso in Serie B il primo successo fuori casa da quando arrivai fu quello di Reggio Calabria, poi però fino al trionfo di Bari fu uno splendido crescendo”.
SINERGIA E UNITÀ DI INTENTI
“Nel Club c’è sempre una grande unità di intenti e sintonia nelle scelte, di mercato e non. Da quando sono arrivato a novembre 2022, poi con l’arrivo di mister Ranieri, operiamo secondo una organizzazione per aree. Andiamo avanti con fiducia. Il Presidente è sempre presente al nostro fianco, condivide con noi ogni mossa che facciamo. La vita sportiva di un Club è fatta di periodi a volte difficili e a volte più esaltanti: si sbaglia e si fa la scelta giusta, l’importante è rimanere sempre sul pezzo, convinti dei propri mezzi e consapevoli di ciò che si può e deve raggiungere”.
L’ESEMPIO DI RIVA
“Cagliari mi sta dando tanto, ho trovato una città accogliente, gente straordinaria appassionata della squadra, una terra che vive per il rossoblù e dove mi sto trovando benissimo, dentro e fuori dal campo. Non mi aspettavo di stare così bene, ho avuto la fortuna di vivere una pagina indimenticabile come il ritorno in Serie A in un modo fantastico, purtroppo anche l’addio a Gigi Riva che ha dimostrato una volta di più l’attaccamento del popolo sardo a colui che è stato un campione meraviglioso e un esempio positivo da trasmettere a tutti, anche ai nostri ragazzi che oggi inseguono la salvezza”.