“Siamo al rush finale, serviranno unità, equilibrio, compattezza, fiducia e l’aiuto del pubblico. I nostri tifosi saranno determinanti per superare gli ultimi ostacoli. Non ci hanno mai abbandonato nei momenti difficili, il Cagliari conta su di loro”: il direttore sportivo rossoblù, Nereo Bonato, ha parlato in esclusiva con Il Corriere dello Sport, in edicola oggi. Questo un estratto delle sue parole:
GIOVANI DI QUALITÀ
“In questa stagione c’è stato un cambio di rotta della strategia societaria, l’obiettivo era la costruzione di un gruppo che potesse durare nel tempo puntando sui giovani, possibilmente italiani, di qualità, che considerassero Cagliari una meta ideale per crescere e affermarsi. Il tutto coniugando i risultati sportivi e la sostenibilità economica. E il bilancio, in generale, a pochi mesi dalla chiusura del campionato, è più che positivo. Ci sono, per esempio, calciatori come Zortea, Adopo e Piccoli che hanno avuto grande spazio, dimostrando le loro qualità. Bravi loro e bravo mister Nicola, che ha saputo valorizzarli senza forzare i tempi”.
COLTIVARE IL TALENTO
“La pazienza non è una delle virtù del calcio italiano? Noi vogliamo andare controcorrente. Vogliamo far crescere i nostri giocatori passo dopo passo, aspettando chi ha bisogno di più tempo. Ragazzi come Luvumbo, Gaetano e Prati: hanno voglia di spaccare il mondo, ma sono stati frenati da qualche contrattempo che gli ha impedito di dare un contributo come nello scorso campionato. Crediamo in loro, li aspetteremo e alla fine avremo ragione. Felici? E’ un ragazzo che alle spalle aveva solo un po’ di Serie C e un anno di B: l’allenatore è stato abile a gettarlo nella mischia nel momento opportuno. Dopo tante partite consecutive, ha accusato un po’ di fatica, ma adesso ha ricaricato le batterie e morde il freno”.
LA LOTTA SALVEZZA
“Dopo una lunga serie di impegni era normale che la squadra potesse risentirne ed essere meno brillante. La sosta è capitata a proposito, ci ha permesso di rigenerarci. Ora ci aspetta il Monza: vorrà giocarsi le ultime possibilità di rientrare in corsa, nessuno si illuda che sia una partita facile. Vincere in serie A è sempre complicato, contro qualsiasi avversario. Fin dall’inizio sapevamo che ci sarebbe stato da lottare sino alla fine”.
PRIMAVERA ROSSOBLÙ
“La nostra Primavera è in finale di Coppa Italia, un traguardo storico. Bravi tutti, giocatori e staff. Adesso, chiediamo a loro l’ultimo sforzo, battere il Milan e regalarci il trofeo. Sarà comunque un grande riconoscimento per un settore che negli ultimi anni ha lavorato bene e ha fornito alla prima squadra profili come Obert, Luvumbo e Kingstone. Questa è la strada”.