VIDEO | A tu per tu con Gabriele Zappa

Ultimissime - 20/01/2025

Nel giorno dell’ufficialità del suo rinnovo fino al 2030 con il Cagliari, Gabriele Zappa racconta le sue emozioni ai canali ufficiali del Club. Un percorso fatto di momenti bellissimi e sfide da affrontare, passaggi indimenticabili e criticità, fino all’attualità che lo vede tra i componenti dello zoccolo duro rossoblù.

SENSAZIONI SPECIALI
“Sono emozionato. Dopo cinque anni passati qui nell’Isola, la storia tra me il Cagliari va avanti. La gente mi fermava per strada chiedendomi del rinnovo, non potevo sbilanciarmi troppo, ora posso finalmente godermi questa soddisfazione”.

PERCORSO ROSSOBLÙ
“Quando sono arrivato, nell’estate 2020, non avevo troppe aspettative, volevo solo lavorare quotidianamente per guadagnarmi il posto. Sembrava tutto bellissimo, ho iniziato a giocare titolare, poi il calcio – come dico sempre – è velocissimo: c’è stato il momento in cui ho perso il posto, l’anno dopo siamo retrocessi, ho dovuto reagire insieme ai miei compagni fino all’apoteosi di Bari. Ma ho sempre guardato avanti, questo è il mio principio cardine”.

MOMENTI CHIAVE
“Non dimenticherò mai la salvezza del 2021, la mia prima. La festa in hotel prima di giocare a Milano, uscimmo tutti in corridoio ad abbracciarci, fu un momento molto forte. Un altro momento speciale è il mio primo gol col Cagliari, in Serie B nel 4-1 all’Ascoli, un gol che sapeva di rivincita nella partita della rinascita per tutti noi dopo mesi difficilissimi. E poi l’assist di Bari per il gol di Pavoletti, ancora in tanti mi ringraziano a Cagliari e non solo, fino alla doppietta con il Milan ovviamente. Sono convinto che il futuro mi riserverà ancora qualcos’altro di indimenticabile”.

CULTURA DEL LAVORO
“Mi piace essere descritto come uno che non molla mai, che crede nel lavoro. Mi sento di essere migliorato tanto da quando sono arrivato, ma sento di poterlo fare ancora. Ogni giorno è buono per crescere in qualcosa e c’è sempre da imparare”.

SUPPORTO FONDAMENTALE
“La famiglia, i miei affetti sono la forza vera che mi spinge, soprattutto nei momenti difficili. Quando le cose vanno bene hai tante persone intorno, al contrario quando si fa dura capisci chi ti vuole bene veramente. Sara, la mia compagna, mi stimola tanto e mi motiva ogni giorno, le devo moltissimo e colgo l’occasione per ringraziarla”.

SECONDA CASA
“Non era scontato pensare che sarei rimasto qui a lungo. Il calcio vive di evoluzioni quotidiane, sono molto contento di essermi legato alla Sardegna e a Cagliari, ho stretto rapporti davvero solidi conoscendo persone che reputo importanti per me, ho scoperto una Terra meravigliosa. Mi piace stare con la gente, intrattenermi con i tifosi dopo la partita o durante la settimana, anche dopo la vittoria sul Lecce mi sono fermato con alcuni ragazzi che si erano fatti oltre duecento chilometri per venire a vedere la partita. Così ho guadagnato tanto affetto in questi anni, ogni tanto anche qualche pezzo di formaggio e salsiccia sarda (ride, ndr)”.

TASSELLO PORTANTE
“Mi piace questa responsabilità di essere tra i più esperti del gruppo. Sono una sorta di tramite tra i più esperti e i più giovani, è importante dare un consiglio a chi ha meno esperienza e magari te lo chiede. Vestiamo una maglia che pesa e per la quale trepida un popolo intero in giro per il mondo, quindi ognuno deve fare la sua parte”.

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