
Dopo il pareggio per 2-2 contro il Pisa, parla Semih Kilicsoy nella pancia dell’Unipol Domus. Il turco, primo della sua nazionalità a segnare con la maglia del Cagliari, commenta così la sua giornata comunque speciale con il primo gol in Italia.
GIORNO MAGICO, PERÒ CHE PECCATO
“Sono molto contento, davvero tanto felice. Aspettavo questo momento da molto, dal primo giorno in cui sono arrivato qui, per un attaccante segnare un gol è come respirare, quindi oggi è come se avessi ripreso a respirare. Dispiace non avere vinto, peccato davvero. La dedica? A me stesso perché stavo lavorando tanto, con sacrificio, quindi oggi inizio a raccogliere qualcosa, ma anche ai tifosi che ringrazio davvero tanto per come mi hanno accolto e come mi supportano”.
GRANDE ALCHIMIA
“Siamo una squadra unita, un gruppo forte, una famiglia davvero con molti amici. Anche oggi in campo ho vissuto questo, là standing ovation mi ha davvero emozionato. Grazie a tutti. Il mister lavora tanto con me, sta chiedendoci delle cose specifiche, io lavoro molto con il gruppo e l’obiettivo di tutti è quello di vincere più partite possibile e raggiungere la salvezza Il gol? Un bel gol sicuramente, ho calciato bene. Ma questo deve essere, voglio che sia solo l’inizio. Intanto lavoro, inizio a integrarmi sempre meglio, punto a fare sempre di più per la nostra gente, per il Cagliari. Ringrazio davvero tutti per gli applausi di oggi. Il calcio italiano è sicuramente molto diverso da quello turco, sto lavorando per mettermi al passo, integrarmi e crescere insieme alla squadra. Quando ho saputo di giocare dal 1’ ero sereno, contento, pronto per questa occasione. Non ho avuto sussulti particolari, qua mi sto trovando benissimo, sento tutti davvero vicini, in città e fuori dal campo come nel gruppo. Mi trattano come un fratello minore”.
AMBIENTAMENTO
“Differenze con difensori della Serie A e della liga turca? Il calcio italiano è noto per le difficoltà tattiche e nei ritmi, nel duello. Io trovo meno spazi e devo adattarmi senza dubbio col tempo, ma penso di stare migliorando giorno dopo giorno. La lingua? Sto studiando, non è semplice, ma piano piano qualche parola la sto apprendendo, anche se per lo più al momento comunico in inglese. Un regalo di Natale ai tifosi col gol? Sono felice, peccato per non avere vinto, ma davvero grazie a tutti i tifosi, ai sardi per le belle parole e gli applausi, auguro loro un felicissimo Natale e buone feste.