Sebastiano Esposito ha parlato con i media in occasione dell’evento “Meet&Greet” organizzato dal Club. Questo pomeriggio i tifosi – arrivati in tanti nel Cagliari 1920 Store di piazza L’Unione Sarda – hanno avuto la possibilità di incontrare il neo acquisto rossoblù e il difensore Gabriele Zappa per una sessione di autografi e selfie. A margine dell’iniziativa Esposito ha rilasciato queste dichiarazioni alla stampa:
SULLA STRADA GIUSTA
“La gara di Napoli? Alzi la mano chi prima della partita avrebbe detto che al 94’ la gara sarebbe stata sullo 0-0. In tanti ci avrebbero messo la firma, noi siamo andati oltre: abbiamo lottato sino alla fine per cercare anche di vincerla. Siamo stati condannati da un piccolo episodio, ma di certo possiamo dire di essere sulla strada giusta. Anzi, la strada è più che giusta. Contro il Parma vogliamo fare punti, come in ogni gara del resto. Giocheremo davanti ai nostri tifosi, si meritano una vittoria”.
FORTEMENTE CAGLIARI
“Quest’estate c’è stata una trattativa con il Parma, avevo parlato al telefono anche con il Mister e il Direttore, due persone splendide, ringrazio il Club gialloblù per l’interessamento. Quella di sabato, però, non la sento come una partita particolare. Peraltro sapevo che su di me c’era anche l’interessamento da parte di alcune squadre estere. La scelta, però, spettava a me. E ho preso la scelta che ho ritenuto più giusta per il mio cammino e la mia personalità: sono arrivato a Cagliari, l’ho voluto fortemente. Il gol? Spero arrivi presto. Sono a disposizione della squadra e del Mister, a seconda delle esigenze. L’importante è giocare. Sono un attaccante duttile, mi piace svariare su tutto il fronte avanzato”.
LA CARRIERA
“Sì, ho già fatto tante esperienze, anche all’estero. Mister Pisacane dice che sono un giovane-vecchio. Ho già tante partite tra i professionisti nelle gambe, mi avvicino alle 200 gare, un traguardo che spero di raggiungere con il Cagliari questa stagione. L’esperienza al Basilea per me è stata bellissima, gli infortuni mi hanno fermato un po’ ma sono stato bene, con i tifosi e con l’ambiente in generale: una piazza molto bella, da Champions League. La consiglierei a tutti i giovani. L’Anderlecht è stata un’esperienza un po’ più corta, la squadra viveva un momento particolare: andavamo bene in Europa, ma ci siamo ritrovati terz’ultimi in campionato. È andata un po’ così, ma mi porto dietro tutte le esperienze internazionali che ho fatto, ho giocato tante gare, imparato delle lingue nuove. Sono state tutte anche esperienze di vita”.
MIGLIORARSI SEMPRE
“Ho finito la stagione il 2 luglio con l’Inter negli Stati Uniti al Mondiale per Club. Ho iniziato la preparazione il 20 luglio, ho fatto la prima settimana proprio con l’Inter, pima in gruppo e poi qualche giorno a parte. Non sono ancora al top della condizione, ma sto lavorando per raggiungere lo stato di forma dei miei compagni. Questa per me può essere la stagione della svolta? Voglio far bene, ogni stagione punto a migliorarmi. Far meglio della scorsa per me significa fare più di 10 reti. Ovviamente l’importante sarà contribuire all’obiettivo della squadra, la salvezza. Sappiamo bene come in Serie A non sia affatto facile, ogni anno ci sono squadre più attrezzate. L’arrivo di Belotti? È stato bello, da piccolo lo osservavo giocare, in carriera ha fatto tante reti e ha vinto un Europeo con l’Italia. È un calciatore importante per noi: ci potrà dare una grossa mano, porta in dote esperienza, gol, speriamo ne faccia tanti”.
CHE ACCOGLIENZA!
“Sono nato a Castellamare, chiaro che poter essere oggi in una città con il sole e il mare, è un plus, è qualcosa che fa la differenza. Cagliari è una città bellissima, anche se per ora non sono riuscito a visitarla tanto. Sono entrato in casa solo pochi giorni fa, iniziato a sistemarmi cercherò di visitarla di più. Anche se ho iniziato a fare già alcune giornate al mare. Con i tifosi l’impatto è stato bellissimo: al mio esordio, nella gara di Coppa Italia, mi hanno riservato un’ovazione che non mi aspettavo. Ma anche l’arrivo in aeroporto è stato speciale, bellissimo: non avevo mai ricevuto un’accoglienza così. Se la gente fa questo per me, vuol dire che da me si aspetta tanto, di conseguenza c’è da lavorare ancora di più. Devo fare per forza bene, non posso deludere i tifosi”.