A due giorni dalla gara dell’Unipol Domus tra Cagliari e Juventus, mister Ranieri ha risposto alle domande dei media nella consueta conferenza stampa pre gara. Di seguito le sue parole:
IL GIUSTO EQUILIBRIO
“Ho detto ai ragazzi che stanno facendo bene, ma davanti a noi abbiamo nuove insidie. La squadra è concentrata, dobbiamo tenere il giusto equilibrio. Dobbiamo continuare a spingere senza paura, la lotta salvezza è moltoserrata. Non esistono risultati scontati, si va in campo e si lotta. Comunque vedevo i ragazzi dare tutto in allenamento anche quando i risultati erano negativi, l’ho sempre detto. Il girone di ritorno è tosto e un gruppo unito nelle ultime giornate può fare la differenza”.
LE SCELTE
“Durante gli allenamenti vedo come si muovono i giocatori, li conosco troppo bene per non sapere cosa possono o non possono darmi. Studiando gli avversari cerco di abbinare il tutto, poi posso sbagliare, ma conta sbagliare il meno possibile. Voglio che i ragazzi mi mettano in difficoltà nelle scelte, loro sanno che devono dare tutto. Contro l’Inter Jankto non è stato sostituito perché stava giocando male, ma solo perché avevo bisogno di una pedina che facesse un lavoro diverso. Gli ho parlato e ha capito benissimo”.
LOTTARE SU OGNI PALLA
“La Juventus è una squadra che sa il fatto suo, come sa il fatto suo l’allenatore. È una squadra che sa come trovare la via della rete, difende come nessuno in Europa: è quella che in area di rigore fa toccare meno palla a tutti gli avversari. Sono particolarmente efficaci in contropiede, la loro forza è proprio nelle ripartenze e nelle palle inattive, dove sono micidiali. Dovremo fare una partita di grande attenzione e concentrazione, con voglia di lottare su ogni pallone”.
SUI SINGOLI
“Mina sta diventando imprescindibile perché dà sicurezza a tutta la squadra: sta bene, ma ci saranno due giorni in meno per farlo recuperare. Dopo l’Inter ho fatto i complimenti a Luvumbo, gli ho fatto vedere cosa ha fatto bene e cosa ha sbagliato, è un ragazzo che crea la superiorità, sta iniziando ad essere temuto. Shomurodov è arrivato un po’ demoralizzato qui a Cagliari, veniva da due stagioni complicate e forse si era lasciato un po’ andare. Poi ha capito che se voleva giocare con me doveva dare il 100%, adesso vediamo il vero Shomurodov”.