Mister Claudio Ranieri ha presentato la sfida dello stadio “Giuseppe Meazza” contro l’Inter dalla sala stampa del CRAI Sport Center.
IL RICORDO DELLO SCUDETTO
“Vorrei riallacciarmi a quel discorso magnifico di 54 anni fa, quando il Cagliari vinse lo Scudetto. È stata una cosa meravigliosa, per l’Isola, per tutti. Tutti si sono sentiti coinvolti, partecipi, fu una festa meravigliosa. Grazie ancora a tutti quei Campioni, hanno portato tanta fratellanza ed entusiasmo in Sardegna. Non c’è più Riva, è il primo anniversario dello Scudetto senza di lui: per onorare al meglio la sua memoria dovremo ottenere la salvezza”.
CONTRO LA CAPOLISTA
“La vittoria contro l’Atalanta, a cui faccio i complimenti per l’impresa di “Anfield” contro il Liverpool, è già archiviata: abbiamo vissuto questa settimana con il giusto equilibrio e mi auguro che ora i miei giocatori lo portino in campo. Andiamo ad affrontare i probabili nuovi campioni d’Italia: l’Inter non ha debolezze, è una macchina perfetta che è uscita dalla Champions League solo per degli episodi sfortunati. Noi andremo a fare la nostra partita senza paura, con personalità e voglia di fare bene di fronte ad uno stadio pieno e carico. Dobbiamo fare una partita perfetta, al di là del sistema di gioco e dei giocatori che scenderanno in campo: dobbiamo superarci e aiutarci uno con l’altro”.
SULLA GARA DELL’ANDATA
“All’andata è stata una partita difficilissima, loro hanno vinto meritatamente. Noi avevamo fatto tutto il possibile, con qualche elemento che ancora doveva inserirsi, ma loro, nonostante fosse la seconda di campionato, hanno dimostrato le stesse capacità tecniche e tattiche che l’hanno portata ad essere poi la capolista”.
GIUSTO SPIRITO
“Dobbiamo continuare con questa mentalità. Lotteremo perché è quello che chiedo sempre alla squadra. Così facendo manteniamo sempre alta la concentrazione e questo sarà fondamentale nel rush finale per poter centrare la salvezza. Manca ancora tanto alla fine del campionato, non abbiamo fatto ancora nulla e ci sarà da soffrire e lottare”.
IL GRUPPO
“Mi ritengo molto fortunato perché ho un gruppo che si allena sempre al massimo durante la settimana, ho una rosa completa che mi permette di cambiare durante la partita: con i 5 cambi questo diventa sempre più importante. Sui singoli? Petagna lavora in personalizzato, così come Pavoletti. Lapadula, gioca, si allena e continua le cure per quel piccolo problema al tendine rotuleo”.