“La nostra forza è il fattore campo, diamo il meglio davanti ai nostri tifosi: ma non deve essere un alibi perché dobbiamo fare punti anche fuori casa e, per fortuna, ultimamente ci stiamo riuscendo. Le altre spingono e noi dobbiamo accelerare ancora: abbiamo tantissimo rispetto della Juve e, con umiltà, dato che affrontiamo una squadra straordinaria, venerdì sera all’Unipol Domus dovremo giocare con coraggio per provare a vincere”: il fantasista rossoblù Nicolas Viola ha rilasciato in esclusiva una lunga intervista al quotidiano Tuttosport, in edicola oggi. Di seguito un estratto delle sue parole:
TUTTI SUL PEZZO
“Nel calcio si vive di etichette, ma io piuttosto credo che in campo bisogna entrare per fare bene e ogni minuto è fondamentale. Mi alleno per essere titolare, su questo non c’è dubbio, e rispetto le scelte. Poi, con la regola dei cinque cambi, non esistono più titolari e riserve, ma venticinque giocatori tutti importanti che devono stare tutti sul pezzo. Il Mister ci ripete sempre di guardare tutto da una prospettiva positiva, senza abbassare mai la testa e mettendo in pratica le cose che sappiamo fare. Quello è lo spirito con cui dobbiamo affrontare pure la Juve”.
LA BRAVURA DEL MISTER
“Oggi un allenatore deve essere anche un po’ psicologo per gestire 25-26 teste diverse. Questa squadra ha sempre dimostrato di esserci, facendo anche tanti punti dopo il novantesimo, dimostrando quindi valori importanti. Però ci mancava qualcosa dal punto di vista della convinzione. Il momento della svolta è stato dopo la partita contro la Lazio: il Mister è stato bravissimo a metterci davanti alle nostre responsabilità”.
FORZA MENTALE ED EQUILIBRIO
“La psiche nello sport è fondamentale. Il percorso di crescita nasce dentro di noi, non fuori: se ti concentri su fattori esterni rimani condizionato dall’evento casuale, dalla fortuna, dalla sfortuna, dall’arbitro. La strada giusta è invece concentrarsi su ciò che si può fare. È un processo che richiede fatica perché esistono anche le ingiustizie. Io per primo mi rendo conto che quelli veramente forti riescono ad avere equilibrio anche nella gestione di determinate cose che richiedono pazienza, calma ed equilibrio. Penso, per esempio, che Sinner sia uno di quelli: nutro molta stima nei suoi confronti, è un ragazzo inquadrato, che studia tanto”.
MIGLIORARSI SEMPRE
“Il mio futuro? Mi sento un calciatore che non ha ancora espresso al massimo il suo potenziale. Finché non avrò questo risultato, continuerò a stare in campo. Non ho rimpianti in carriera, tutti gli errori che ho fatto sono stati propulsore per farmi diventare quello che sono in questo momento. Tra le gioie mi tengo stretta la promozione dell’anno scorso e pure la prestazione dell’altra sera con l’Inter. La salvezza? Sarebbe un altro evento da ricordare, per chi arriva dalla B non è mai facile confermarsi: riuscirci sarebbe molto positivo per il futuro di questo Club”.