C’è rammarico nel leggere le dichiarazioni, riportate oggi su una testata nazionale, del presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, secondo le quali alcune società calcistiche, in modo “inquietante” presentano ricorsi per sostenere le ragioni di ultras facinorosi e violenti. Il Cagliari Calcio è di recente intervenuto con un ricorso al TAR per tutelare le ragioni di oltre un milione e mezzo di cittadini residenti in Sardegna, ingiustamente privati del diritto di seguire la propria squadra del cuore ad Empoli senza motivo: a meno che non si voglia sostenere che tutti i sardi siano facinorosi e violenti.
D’altra parte l’accoglimento in sede giudiziaria del ricorso e la mancanza di qualsiasi turbativa per l’ordine pubblico durante e dopo la gara Empoli-Cagliari dimostrano che le previsioni di disordini erano non fondate.
Il Cagliari Calcio crede nei principi più puri dello sport e condanna ogni genere di violenza, ha sempre sostenuto le ragioni delle Istituzioni e continuerà a farlo, ma è arrivato il momento di ripensare un sistema che a volte, senza una reale necessità, adotta restrizioni generalizzate che penalizzano milioni di cittadini. Sarebbe davvero utile che il Ministero dell’interno decidesse di fare un passo avanti per aggiornarlo.