In uno dei monumenti più importanti di Piacenza, Palazzo Farnese, culla dei Musei Civici della città, si è aperta sabato mattina la conferenza incentrata sulla divulgazione del Parco Archeologico Naturale del Sinis, a testimonianza della ricchezza del patrimonio archeologico e culturale della Sardegna.
Fondazione Mont’e Prama, FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) e Cagliari Calcio, forti della stretta collaborazione che per il terzo anno si rinnova, tra passione sportiva e archeologia, sono stati i protagonisti del convegno, aperto dai saluti dell’Assessore comunale alla Cultura, Christian Fiazza, e dall’introduzione del Presidente della Fondazione, Anthony Muroni, che ha sottolineato l’importanza del legame tra le parti. Corrado Pusceddu, Responsabile Marketing del Cagliari Calcio, ha illustrato i tratti distintivi di una partnership ormai duratura e ad ampio spettro, ringraziando in modo particolare i circoli che costantemente propongono progetti di rilevanza culturale, oltre a Muroni per l’impegno nel portare avanti un progetto che realmente interessa i tifosi e che evidenzia la forza del gruppo come elemento fondamentale per la scalata verso il successo.
“Una nuova stagione è iniziata e, contemporaneamente, anche un nuovo viaggio accanto a un’eccellenza della Sardegna. Siamo al terzo cammino sportivo della partnership con Fondazione Mont’e Prama. – commenta Tommaso Giulini, presidente del Cagliari Calcio – Questo percorso ha significato emozioni, scoperta, vittorie e riscatto: ne siamo orgogliosi ed è qualcosa che ci stimola a fare sempre di più per la valorizzazione delle eccellenze del territorio sardo. Il Cagliari Calcio lavora assieme a tutti gli stakeholders locali per fare in modo che la storia della nostra isola venga conosciuta e assorbita, appassionandosi ad essa. Poche cose, come lo sport, possono fungere da volano di primo livello per dare ulteriore valore al patrimonio culturale e l’entusiasmo è sempre altissimo quando si tratta di far scoprire qualcosa di unico, non solo ai sardi che seguono il Cagliari durante le partite fuori casa, ma anche a chi sardo non è e viene incuriosito dalla storia millenaria: la nostra.”
“Siamo ai 50 anni dalla scoperta del complesso statuario e monumentale di Mont’e Prama, lo annunciamo con orgoglio in un anno che ha segnato l’importanza di questo nostro inestimabile patrimonio – afferma il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni – Oggi, ancora una volta, si consolida la collaborazione con il Cagliari Calcio e si rinnova l’occasione per la diffusione del patrimonio storico-culturale della nostra isola. Si tratta di un progetto nato tre anni fa, tra mille dubbi, ma con l’intento di mettere assieme tre eccellenze, tre riferimenti per i diversi settori che rappresentano: il calcio, i circoli e la Fondazione. Abbiamo fatto breccia sull’obiettivo che ci eravamo posti e oggi siamo qui per raccontarlo ed esprimerlo con entusiasmo. I Giganti sono ancora protagonisti delle nostre trasferte, le quali si rivelano essere esperienze vincenti per portare attivamente il bagaglio delle conoscenze ad un alto grado di consapevolezza della ricchezza di cui siamo detentori e che abbiamo il dovere, nonché il piacere, di conservare nelle forme più alte e preziose.”
“Questo è il terzo anno di collaborazione con la Fondazione Mont’e Prama. – evidenzia Bastianino Mossa, Presidente FASI – Una lunga cavalcata dei Giganti che assieme al Cagliari, salendo dalla serie B alla serie A, ha permesso ai nostri circoli di poter far conoscere ai propri iscritti e ai territori che li ospitano un’eccellenza dell’archeologia sarda risalente a circa 3.000 anni fa. Se abbiamo avuto l’opportunità di conoscere i Giganti e il Museo Civico Marongiu, lo dobbiamo al Presidente Anthony Muroni che ha trovato, nella FASI, un prezioso alleato nel proporre questo progetto. Entrare, oggi, ai Musei Civici di Palazzo Farnese è un’altra tappa significativa che permetterà alla città di Piacenza di scoprire e ammirare, all’interno di uno scambio culturale, la ricchezza del Parco Archeologico del Sinis”
Tra gli interventi della conferenza, quello di Giorgio Murru, Direttore dell’area scientifica del Museo Civico Marongiu, che ha rimarcato quanto i numeri raggiunti siano la netta dimostrazione del lavoro, della fatica e della passione espressa negli anni dall’impegno della Fondazione tra le tante attività proposte. L’archeologa Ilaria Orri ha presentato la storia del Parco Archeologico Naturale del Sinis, catapultando il pubblico in luoghi remoti come Tharros, ponendo al centro l’onore di quanto la civiltà passata sia stata grande nell’imprimere i dettagli della nostra storia.