SALA STAMPA | Pisacane dopo il Parma

Ultimissime - 13/09/2025

Queste le parole di Fabio Pisacane, allenatore del Cagliari, dopo la sfida vinta per 2-0 contro il Parma. Le considerazioni del mister rossoblù con i media.

L’ANALISI DELLA GARA
“La sofferenza nei vari momenti è stata creata dai nostri errori, tre palloni sbagliati e il Parma ci ha impensierito. Vogliamo essere positivi e ottimisti e quindi creare secondo quanto preparato in questi mesi di lavoro, oggi abbiamo magari avuto indietro qualcosa che ci era mancato nelle prime due gare, a detta di tutti. L’ottimismo è dettato anche dal fatto che i problemi ce li siamo un po’ creati noi con delle imperfezioni su cui dobbiamo lavorare. Andiamo avanti così, con fiducia e voglia di migliorare, vincere aiuta ad avere il giusto morale, oggi vale solo tre punti ed è solo una tappa di un percorso duro che vogliamo rafforzare. Lecce? Sono tutte sfide difficili e delicate, il nostro è un mini-campionato dentro il campionato, non possiamo sbagliare gli scontri diretti ma questo vale per tutti, una tappa alla volta poi penseremo anche all’Inter quando torneremo qui a casa nostra”.

LA PRIMA IN SERIE A
“Indubbiamente sono felice, per la prima vittoria in Serie A e perché sono tre punti importanti per il nostro cammino. Dico grazie ai ragazzi perché senza di loro il mio lavoro e il mio merito come dello staff sarebbe nullo. Mi fa piacere anche tenere la porta inviolata, significa che tutti si sono sacrificati, non è solo un discorso di difensori e portiere. Cosa non mi è piaciuto? Ci sono sicuramente delle cose da affinare nella prossima settimana che sarà corta visto che giochiamo già venerdì, oggi ci sono magari state un po’ di tensioni iniziali perché conoscevamo l’importanza della gara davanti al nostro pubblico, poi però ci siamo sciolti e abbiamo fatto bene al netto di qualche disattenzione. Sicuramente anche il nostro grande portiere ha fatto la differenza, e lo ringrazio. Folorunsho? Ha grandi qualità ed è molto motivato, quando l’ho sentito la prima volta quest’estate mi ha parlato di Nazionale e questo ci fa capire quanta voglia abbia, da lui voglio determinati movimenti con e senza palla occupando il mezzo spazio e sta mettendo davvero tanta energia. Felici? Lo conosco sin da quando siamo stati compagni di squadra nel mio ultimo anno da calciatore a Lecce, sa chi sono e sa che deve stare pronto, oggi vedevo nei suoi occhi la rabbia costruttiva, la fame di darci tanto e in questa squadra tutti sono protagonisti, una volta chiuso il mercato nessuno resta fuori. Sapevamo che oggi potevamo davvero avere da Felici, essendo privi di Luvumbo, spunti importanti e così è stato”.

PRESTAZIONE DI LIVELLO
“I numeri della gara sono dalla nostra parte, questo non toglie i meriti al Parma, però io sono soddisfatto dei miei seppur a metà perché c’è ancora tanto da limare. Non voglio dare alibi ai miei ragazzi, ma giocare alle 15, con questo caldo, sicuramente non ci ha agevolato. Pensiamo a Mina, quanto ha sofferto all’inizio, venendo dai viaggi intercontinentali. Anche far circolare la palla in modo veloce è stato molto complicato. Belotti e Gaetano? Mi hanno soddisfatto entrambi, per il caldo non era la giornata ideale per iniziare dal primo minuto ma mi sono preso questa responsabilità per aiutarli nel percorso di crescita. Gianluca quando ha la palla tra i piedi accende la luce e sapevamo che avrebbe sofferto in fase di non possesso, Belotti ha voglia, è un grande ragazzo e sono felicissimo di averlo. Oggi ci è andato vicino e spero prima possibile trovi il gol. Felici è l’unico insieme a Luvumbo che ci dà la garanzia di saltare l’uomo in rapidità e siamo stati bravi a leggere bene il suo inserimento oggi. Il rischio per noi contro il Parma era quello di voler strafare, di avere l’obbligo di vincere e giocare in un certo modo, c’era l’insidia ma l’abbiamo affrontata bene. Come sempre, anche stasera mi metterò in discussione per capire dove possiamo fare meglio, è una mia prerogativa e credo sia la cosa giusta per crescere. L’assenza di Rodriguez e la panchina di Kilicsoy? Juan Martìn è arrivato in Italia e poi si è dovuto assentare per motivi burocratici, ha saltato qualche allenamento e non mi sembrava giusto aggregarlo, Semih è andato in Nazionale e ha bisogno di inserirsi al meglio, ma l’ho portato con noi perché comunque sarebbe potuto risultare utile”.

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