Fabio Pisacane, allenatore del Cagliari, parla così dopo la sfida contro il Saint-Étienne, quarta amichevole dell’estate e prima uscita all’Unipol Domus.
SUCCESSO IMPORTANTE
“Vincere il Trofeo Gigi Riva è e sarà sempre importante per il Cagliari per ciò che rappresenta. Riva è qualcosa di speciale per Cagliari, la Sardegna e il calcio italiano, volevamo vincere questa prima edizione, non volevamo sbagliare”.
IL PERCORSO
“Stiamo lavorando per migliorare ogni giorno. Il modulo? Penso sia un concetto superato nel calcio di oggi, contano principi e mentalità, sappiamo che è un percorso appena iniziato ma con grande forza di volontà l’auspicio è arrivare a rendere la nostra gente orgogliosa di noi. Ho un gruppo sano che vuole mettere dentro molti concetti, che ha fame, che sa dove vuole arrivare, stiamo crescendo tutti insieme anche con i nuovi arrivati e quelli che verranno nel nostro gruppo”.
EMOZIONE FORTE
“L’emozione di entrare in campo da allenatore del Cagliari è sempre forte, davvero un effetto speciale, quando andai in panchina a dicembre 2022 per una gara col Cosenza in Serie B fu qualcosa di bello ma anche repentino, improvviso, non ebbi il tempo di capire nel profondo ciò che stava accadendo, e per fortuna andò bene. Nel momento in cui inizia la partita si cerca di non pensarci e di guardare solo a ciò che succede in campo dando una mano ai ragazzi. Oggi non era una amichevole, il Trofeo Gigi Riva non è qualcosa di banale, quindi l’abbiamo approcciata al meglio e siamo contenti di avere vinto”.
FILOSOFIA E SINGOLI
“Stiamo lavorando su idee nuove, c’è bisogno di tempo e pazienza, bisogna avere sempre equilibrio quando si vince come quando si perde, non siamo certo al top ma i ragazzi hanno curiosità, volontà e dedizione fuori dal comune. Mina? Ha esperienza, carisma e qualità, la sua presenza si sente, siamo felici che oggi abbia fatto 70’ e che possa continuare ad avvicinarsi alla migliore condizione. Kilicsoy? Può darci energia, ha colpi importanti, due anni fa ha fatto benissimo, poi come capita ai giovani ha avuto un calo, vanno aspettati e lasciati sbagliare, speriamo che qui abbia la giusta spensieratezza per portare il suo contributo. Ci ho parlato, devo ancora vederlo all’opera. Sul mercato siamo in fase di valutazione e di comprensione di ciò che abbiamo in casa e ciò che può aiutarci. Non bisogna farsi prendere dalla frenesia, il mercato è ancora lungo e bisognerà lavorare con attenzione sbagliando come sempre il meno possibile. Luvumbo? Ha qualità di alto livello, deve capire quando può diventare determinante nell’uno contro uno e quando invece liberarsi della palla sfruttando lo spazio. Sta apprendendo diversi aspetti del gioco, siamo soddisfatti. Adopo ha gamba, vogliamo avvicinarlo alla porta perché può fare bene le due fasi e speriamo che questi due gol estivi siano i primi di tanti. Siamo contenti di aver fatto minutaggio a Luperto e Mina, stiamo costruendo la squadra, venivano da tre test senza di loro e dove dovevamo trovare altre soluzioni utili in futuro. Folorunsho e Mazzitelli li abbiamo inseguiti e voluti quindi piano piano stiamo andando a trovare la nostra ossatura. Zappa ritengo sia un terzino da difesa a quattro, poi nel tempo si è adattato bene a fare anche il terzo in una difesa a tre. Obert può fare sia il centrale che il terzino sinistro con determinate caratteristiche più difensive qualora davanti ci siano elementi come Zito, Felici o altri che possono sfruttare molto l’uno contro uno”.
LAVORO QUOTIDIANO
“Abbiamo completato la seconda settimana di lavoro in cui ci siamo potuti focalizzare su alcuni aspetti che riteniamo cruciali. Siamo contenti, andiamo avanti così, oggi sono arrivate risposte senza dubbio incoraggianti.