SALA STAMPA | Pisacane presenta Lazio-Cagliari

Ultimissime - 02/11/2025
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Appuntamento con i media al Crai Sport Center per mister Fabio Pisacane: l’allenatore rossoblù ha presentato la sfida di lunedì alle 20.45 all’Olimpico di Roma contro la Lazio.

IL MOMENTO DELLA SQUADRA
“Il primo responsabile sono io e, prima di ogni discorso su questo o quell’aspetto, l’analisi deve sempre partire da me che ho la responsabilità della guida tecnica. Dobbiamo essere lucidi e razionali nell’analizzare la nostra situazione, consci anche del fatto che oggi il Cagliari ha 9 punti dopo 9 partite, in linea con quello che deve essere il proprio campionato. Poi sappiamo che c’è ancora molto da fare e migliorare”.

TORNA MINA, OUT CIOCCI
“Recuperiamo a tutti gli effetti Mina, dopo tre giorni di lavoro con la squadra, se non ci saranno intoppi domattina giocherà contro la Lazio; non partirà Ciocci a causa di una distorsione alla caviglia rimediata stamani, si va aggiungere agli assenti Deiola, Pintus, Rog e Liteta (elongazione coscia sinistra). La squadra nel complesso sta bene, sappiamo tutti di non avere giocato col Sassuolo una partita in linea con le nostre reali potenzialità e con le aspettative della nostra gente. Volevamo regalarci una classifica più serena facendo punti e magari vincendo, non ci siamo riusciti e quindi da domani si riparte con la voglia di invertire la tendenza e di fare meglio, tutti a cominciare da me. Le scelte? Siamo ancora a inizio stagione, pensare che qualcuno abbia già bisogno di tirare il fiato potrebbe anche essere controproducente, perché magari c’è bisogno di dare continuità di impiego e rendimento per fare entrare i ragazzi nella migliore condizione”.

LAZIO AVVERSARIO DI ALTO LIVELLO
“La Lazio è una squadra forte, con giocatori di qualità ed esperienza, noi andiamo in campo con la voglia di mettere dentro tutto ciò che abbiamo e che abbiamo preparato in questi giorni, poi come sempre parlerà il campo e vedremo cosa ci dirà. Loro in emergenza? Quando hai assenze è normale andare incontro a delle difficoltà, in una Serie A che è molto probante come mai negli ultimi dieci anni, numeri alla mano. Per tutti, e quindi anche per il Cagliari, avere fuori una manciata di elementi incide senza dubbio. Anche la Lazio sta pagando qualcosa, vorranno comunque ottenere la vittoria davanti al proprio pubblico. Noi non andiamo lì per fare le vittime sacrificali, bensì con umiltà ma anche con coraggio come abbiamo fatto nelle prime gare stagionali in cui abbiamo dimostrato solidità”.

LUPERTO PRONTO AL RIENTRO
“Mi dispiace che su Luperto sia nato un tormentone. Sebastiano è un calciatore importante, lo riconosciamo tutti, a partire da me e arrivando ai compagni, l’anno scorso ha contribuito in modo decisivo alla salvezza del Cagliari. A mio avviso e secondo lo staff tecnico ci sono state delle partite che poteva interpretare meglio, alla fine lui è stato fuori quattro giorni tra Verona e Sassuolo, senza la gara ravvicinata magari avremmo avuto una settimana completa di lavoro e la riflessione sarebbe stata differente. Senza Luperto e Mina il Cagliari è un’altra cosa, diventa più complicato giocare con una linea a quattro dietro, per questo sono state prese altre decisioni tattiche. Luperto è sereno, lo aspettiamo, sarà utile, potrebbe anche giocare dal 1′ e non è mai stato un caso in questo Cagliari”.

L’IMPIEGO DI FELICI
“Giovedì sera ho detto che ritengo Felici uno spacca-partite perché in questo momento ci siamo resi conto che entrando in corso d’opera incide di più, poi dipende chiaramente dalle strategie e dai piani partita, può giocare anche dal 1′ e non ci sono preclusioni per questo o quel calciatore, prova ne sia che contro il Bologna Mattia partì dall’inizio”.

SISTEMI DI GIOCO
“Quando dico che il concetto di modulo è superato mi riferisco alla fase di possesso palla. Io ho sempre difeso a quattro nella mia breve esperienza di allenatore, tranne nella scorsa stagione con l’Under 20 quando perdemmo per infortunio Soldati. In fase di costruzione mi piace costruire a tre, alzando alcuni elementi. Credo che questa squadra sia nata per giocare a quattro, ci auguriamo che questo ci porti a ottenere risultati oltre che a stare bene. È chiaro che senza Mina o anche Luperto bisogna trovare delle contromisure, perché poi bisogna prendersi delle responsabilità in fase di scelta, ma se in campo ci sono Mina e Luperto questa squadra giocherà con la difesa a quattro”.

IL RUOLO DI FOLORUNSHO
“Ci può stare che sia un po’ in calo, resta da capire quali siano le analisi da fare per trovare delle soluzioni adatte. Può darsi anche che sia stato io a non farlo rendere al meglio dopo le ultime partite in cui è mancato Deiola e abbiamo cercato alcune vie alternative che lo hanno coinvolto. Non è sempre colpa dei ragazzi, è giusto che io mi assuma delle responsabilità e che lavoriamo tutti insieme per migliorare, magari Michael ha bisogno di giocare con continuità dopo una stagione in cui ha avuto un minutaggio non elevatissimo. Tutti dobbiamo essere dediti alla causa e vogliosi di fare uno step in più trovando le soluzioni corrette”.

ADOPO, CENTROCAMPISTA CHIAVE
“Ndary dopo una grandissima annata ha alzato l’asticella e vuole crescere ancora. Ogni calciatore merita un’analisi a sé, c’è uno stato emotivo – che riguarda il modo di reagire alle situazioni che si verificano – e uno stato cognitivo che dipende anche da me, cioè il calciatore in alcuni momenti ha bisogno di pensare meno ed essere più spensierato. Noi abbiamo una rosa fatta di ragazzi che ci convincono e tutti siamo sicuri che rappresentino le risorse giuste per inseguire l’obiettivo del gruppo e della Società”.

SOLIDITÀ DIFENSIVA DA RITROVARE
“Sicuramente alcuni degli ultimi gol subiti sono un campanello d’allarme, bisogna lavorare senza darsi alibi. A Verona abbiamo preso il primo gol su un calcio piazzato battuto da metà campo, col Sassuolo una punizione diretta e il secondo evidenziando poca malizia nel leggere la situazione partite dal nostro uomo a terrà in zona offensiva. Io da allenatore cerco di capire qual è la caratteristica da limare per evitare i gol evitabili, consci che il Cagliari qualche gol di troppo lo può prendere per quelle che sono le sue caratteristiche e il campionato che deve fare in lotta per la salvezza. Col Sassuolo – al di là dei gol – ci siamo spaccati ad un certo punto, abbiamo perso misure e distanze, facendo ripartire una squadra che quando riparte ti fa male. Spero, col lavoro quotidiano di tutti e anche recuperando gli effettivi che oggi mancano, di ritrovare la solidità di inizio stagione”.





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