Presentata la “Sardegna Arena”

Archivio News - 03/05/2017

È stato presentato oggi al Sant’Elia il progetto (clicca qui per consultare la cartella stampa) del nuovo stadio del Cagliari. L’impianto si chiamerà Sardegna Arena: il nome è stato svelato nel corso della conferenza dal Presidente rossoblù Tommaso Giulini, dal Presidente della Regione Francesco Pigliaru e dal Sindaco di Cagliari Massimo Zedda. I tifosi, come affermato dal Direttore Commerciale, Marketing e Comunicazione rossoblù Mario Passetti, saranno protagonisti perché avranno la possibilità, attraverso una selezione creativa, di realizzare il logo.

Primo a prendere la parola il Presidente rossoblù Tommaso Giulini: “Ringrazio il presidente della Regione e il sindaco di Cagliari per avere creduto dall’inizio in questo progetto e averci supportato. I miei ringraziamenti vanno inoltre a tutti i dirigenti e funzionari del Comune e della Regione, del CONI, dei Vigili del fuoco, della Questura, della Prefettura e di tutti gli enti presenti nella commissione provinciale vigilanza”.

“Non è semplice districarsi nei meandri della burocrazia, l’armonia tra le varie parti è stato un elemento fondamentale per arrivare a questa tappa. Per noi adesso inizia il lavoro. Il nostro obiettivo era riuscire a stare a Cagliari: ci siamo riusciti, anche se colgo l’occasione per ringraziare tutti i sindaci che hanno cercato di convincerci per edificare lo stadio nei loro Comuni.  Nel cantiere lavoreranno sino a 150 persone, che potranno vantarsi con orgoglio di avere contribuito ad una delle opere più grandi della città. Il nostro senso di responsabilità e quello di Blue Shark, che abbiamo scelto per eseguire i lavori, è altissimo, la palla ce l’abbiamo noi adesso”.

“Per quanto riguarda i costi, considerando quelli di smontaggio della Main Stand del vecchio Is Arenas a Quartu, quelli di costruzione e arredamento dello nuovo stadio e quelli futuri di smontaggio e di ripristino dei parcheggi, si arriva ad un investimento totale da parte del Club di circa 8 milioni di euro”.

“Saranno quattro mesi caldi, si lavorerà 7 giorni su 7, anche di notte, ma credo che chi sarà coinvolto sarà felice di contribuire al raggiungimento dell’obiettivo: l’inaugurazione dello stadio per la prima giornata del prossimo campionato. Sarebbe un miracolo perché non è affatto scontato tirare su uno stadio da Serie A in quattro mesi, ma sarebbe anche una vittoria importantissima per tutta l’Isola. Ecco perché abbiamo scelto, di comune accordo con il Presidente della Regione, di chiamare lo stadio “Sardegna Arena”.

Quindi ha parlato il sindaco di Cagliari Massimo Zedda: “È stato un lavoro di squadra, per la serenità, il coinvolgimento, la condivisione delle scelte, l’approfondimento del progetto. Il Consiglio Comunale ha dato il via libera in tempi rapidissimi per i diversi passaggi dell’iter burocratico, in modo da rispettare, primi in Italia, la tempistica prevista dalla nuova legge sugli stadi.

“In pochi avrebbero scommesso, nel 2011, sulla possibilità di avere non solo la riqualificazione dello stadio ma anche del contesto. Tra i vari progetti di riqualificazione che sono partiti, mancava il più visibile, anche sul piano dell’immagine. Sono felice di essere arrivati ad una soluzione della vicenda stadio. L’impianto dovrà essere il motore pulsante per un’intera Isola, popolato dalle famiglie. Saluto con favore il nome scelto da una condivisione di intenti. Non mi resta che ringraziare il Cagliari Calcio, il Presidente Giulini e i suoi collaboratori che con professionalità e serietà hanno affiancato le istituzioni in un percorso che, speriamo, possa fare da slancio anche alle vicende tecniche della squadra”.

Conclusione affidata al Presidente della Regione Francesco Pigliaru. “Abbiamo creduto molto in questo progetto, è un investimento importante e coraggioso che porta lavoro e ricchezza”, ha detto il presidente Pigliaru. “Ne abbiamo riconosciuto l’utilità pubblica e lo abbiamo accompagnato, passo dopo passo, per superare le difficoltà e gli impedimenti burocratici.  È stato un lavoro di squadra anche tra Assessorati, perché tutti i tasselli andassero al posto giusto in tempi rapidi: dall’avvio dei ragionamenti per lo stadio definitivo, che avremo tra qualche anno, alla possibilità di un credito agevolato della Sfirs, la finanziaria regionale, sino all’approvazione delle varianti urbanistiche necessarie per il Sardegna Arena di oggi. La Sardegna deve presentarsi al mondo come un territorio sempre più riconoscibile, ed eccellenze come questa fanno la differenza”.

Al termine della presentazione, c’è stata la posa della prima pietra nel cantiere dello stadio, con la benedizione di Don Carlo Rotondo.

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