La Primavera batte il Genoa

Ultimissime - 11/05/2024

Vittoria di qualità e spessore della Primavera del Cagliari, che batte 2-1 il Genoa giocando una partita di proposta e concretezza, soffrendo solo nelle fasi finali. Tre punti pesanti che lasciano il Cagliari in corsa per i playoff, aspettando i risultati delle concorrenti per capire se anche l’ultima giornata potrà regalare una coda a questa, comunque ottima, stagione.

LE SCELTE
Pisacane sceglie un 3-4-1-2 con Carboni a suggerire Bolzan e Vinciguerra, in mediana ci sono Marcolini e Balde con Marini a sinistra e Grandu a destra. Difesa a tre con Pintus, Catena e Idrissi, tutti davanti a Auseklis.

LA CRONACA
Primo tempo tutto di marca sarda, anche se la prima vera occasione (a parte un paio di contropiede gestiti non al meglio e un giallo per Pittino già al 3′ su ripartenza di Vinciguerra) arriva al 45′ con il gol di Bolzan: ottima azione di Trepy, Vinciguerra col destro impegna Calvani, sul tap-in l’ex Roma non sbaglia, porta in vantaggio il Cagliari con la terza rete consecutiva. Prima della rete dei padroni di casa c’era stata tanta manovra e iniziative interessanti, mancando sempre l’ultimo guizzo. Al 22′ purtroppo si ferma Balde, problema muscolare, ed entra proprio Trepy, che sarà determinante per dare vigore alla prestazione del Cagliari. La ripresa inizia sulla stessa falsariga: la difesa a tre chiude con attenzione, a destra Grandu tampona e riparte, a sinistra Idrissi dà spinta e carisma, mentre i centrocampisti e le punte creano e concludono. Come al 56′, quando Vinciguerra trova Carboni a corredo di una combinazione corale nello stretto, mancino morbidissimo sul palo lontano per il “10” e 2-0 Cagliari. Il Genoa dà il via ai cambi, la gara si spezzetta e il pepe arriva solo nel finale. All’80’ Pintus salva su Ekhator, il Genoa crossa tanto e crea densità, il Cagliari riparte. Ci provano Venturino e Rossi, poi all’ultimo istante, da corner, Abdellaoui di testa firma il gol della bandiera ligure.

LE PAROLE DI FABIO PISACANE
“Oggi siamo molto contenti”, commenta a caldo il tecnico rossoblù sul prato di Ussana, oggi teatro della sfida. “Era una partita importante per la classifica ma sopratutto per il nostro percorso avviato in estate e che giorno dopo ci sta facendo crescere. Volevamo ottenere una vittoria preziosa, riscattando anche l’andata dove il fattore emotivo per qualcuno aveva contato molto, trovandoci di fronte un allenatore come Alessandro Agostini che per Cagliari e il Cagliari rappresenta tantissimo, oltre ad essere un tecnico molto preparato come si è visto anche oggi e nel corso della stagione”. Sulla partita: “Abbiamo interpretato molto bene la gara sotto ogni aspetto, colpendo al momento giusto, soffrendo come è giusto che sia, sono tre punti che ci ripagano, al di là della classifica. Aspettiamo gli altri risultati, ci giocheremo l’ultima partita come sempre, perché non c’è solo il risultato ma c’è un lavoro di tutto lo staff sui ragazzi e sul collettivo”. Rimpianti per qualche punto perso? “Non amo guardare indietro e ha poco senso, alla fine della stagione la classifica e i risultati sono la cartina di tornasole di ciò che hai fatto, sicuramente in alcune partite potevamo fare meglio, ma oggi sono felice per quanto i ragazzi hanno fatto, non rammaricato per questa o quella partita non vinta. Andiamo avanti con fiducia, l’esempio è la prestazione di un ragazzo come Nicola Grandu: lui è l’emblema di cosa vuol dire sognare e avere ambizione, lavorare sodo con attaccamento alla maglia del Cagliari, e l’emblema del nostro lavoro con i giovani. Scherzosamente l’ho soprannominato “Grandez”, per la tigna e la “garra” mi ha ricordato il nostro Nahitan… Bravi tutti, dal primo all’ultimo, oggi festeggiamo e poi si torna a lavorare per chiudere al meglio un’annata in ogni caso di alto profilo, con la consueta voglia di migliorare”.

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