Primavera, il racconto di Cagliari-Inter

Ultimissime - 14/09/2024

Sconfitta per 1-0 al CRAI Sport Center per la Primavera del Cagliari, che cede all’Inter dopo una gara combattuta densa di opportunità per entrambe. Decide il gol nerazzurro di Spinaccè al 42′ del primo tempo.

Pisacane sceglie Ciocci tra i pali con Cogoni, Franke e Pintus in difesa. In mezzo Balde e Marcolini affiancati da Grandu e Marini. Simonetta suggerisce Bolzan e Vinciguerra.

Primo quarto d’ora di studio, col Cagliari coraggioso e qualitativo nella costruzione della manovra, tanto che al 12′ Garonetti è il primo ammonito della serata. Al 17′ è Ciocci a dover volare su Spinaccè. Il Cagliari spinge tanto e si dimostra sempre pericoloso, anche se manca la grande chance al tiro. L’Inter risponde colpo su colpo e al 42′ Spinaccè conclude a rete la transizione nerazzurra sull’indecisione rossoblù (l’unica della prima frazione) in fase di impostazione.

La ripresa vede il Cagliari subito pimpante. Subito ammonito al 47′ Aidoo, quindi Motta al 54′, e al 56′ Pisacane sceglie Sulev e Longoni per Balde e Franke. Al 61′ occasione Inter simile a quella del vantaggio: Spinaccè colpisce il palo. Il Cagliari occupa stabilmente la metà campo interista ma fatica a pungere, fino all’84’ quando Trepy brucia Alexiou sulla destra, cross dentro per Vinciguerra e destro sotto misura che Calligaris mura salvando l’Inter. Succede poco altro nel recupero, finisce così.

LE PAROLE DI FABIO PISACANE
“Dispiace perdere una gara giocata comunque alla pari di una grandissima squadra, tra le più forti del campionato”, commenta a caldo il tecnico rossoblù. “Purtroppo non abbiamo sfruttato le occasioni che siamo stati bravi a creare sfruttando male alcune situazioni, mentre l’Inter lo ha fatto e avrebbe potuto ripetersi in altri frangenti, segno che dobbiamo migliorare nella gestione, nella cattiveria, nella capacità di scelta e di essere decisivi. La differenza la fa il dettaglio, la durezza mentale, ci aspettavamo questa partita contro l’Inter ma abbiamo concesso un po’ troppo, seppur fino al gol l’Inter non si era mai resa pericolosa, ma con queste squadre gli errori li paghi”.

Non mancano le note liete: “La squadra ha reagito, è un momento dove – come a Verona – crei e non concretizzi. Faremo di necessità virtù e lavoreremo, anche nell’inserire i nuovi, che finora abbiamo visto poco o nulla. Stiamo costruendo il nostro percorso, siamo all’inizio, di fatto è una squadra simile a quella dell’anno scorso, un po’ come l’Inter che in campo aveva 7-8 calciatori che hanno disputato l’ultima finale. Andiamo via con rimpianto e l’insegnamento di dover crescere e lavorare duro ogni giorno. Simonetta? Una botta alla coscia, non sembra preoccupare, vedremo nei prossimi giorni”.

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