Il Cagliari Primavera esce sconfitto di misura dal campo del Torino. Al “Valentino Mazzola” di Orbassano, i rossoblù combattono fino all’ultimo ma devono arrendersi al gol siglato al 20′ da Gabellini, che approfitta di un’indecisione difensiva e trafigge Ciocci con un sinistro preciso.
I ragazzi di Pisacane provano a reagire subito: Trepy si rende protagonista con uno slalom di alto livello che costringe Plaia a una parata decisiva, seguito da una punizione velenosa di Sulev che però non porta al pareggio. Il Cagliari spinge soprattutto nella ripresa, cercando con insistenza il pareggio grazie alle accelerazioni dello stesso Trepy e alle incursioni di Vinciguerra e Achour.
Nel finale, i rossoblù aumentano la pressione, specialmente dopo l’espulsione di Raballo (Torino). Il Cagliari non riesce a trovare il guizzo giusto per il pari, con l’ultimo tentativo di Achour che si spegne tra le braccia di Plaia. Una gara combattuta fino all’ultimo ma il risultato non premia il Cagliari nonostante una prova generosa e con tante occasioni.
LE PAROLE DI FABIO PISACANE
“Più che analizzare la sconfitta, farei un bilancio di queste prime cinque partite”, esordisce il mister rossoblù. Ai punti ci manca qualcosa, i ragazzi hanno sempre fatto la prestazione lottando dal primo all’ultimo minuto di ogni singola gara. Stiamo crescendo partita dopo partita. Tra le cinque squadre che abbiamo affrontato, sulla carta tre di queste arriveranno a giocarsi un posto alle fasi finali. La squadra non si è mai scomposta e oggi ha una grandissima autostima che deve mantenere. Bisogna avere rispetto di tutti e paura di nessuno, proprio come stanno facendo i ragazzi”.
“La prestazione non è mai mancata e ripartiamo da questo”, continua Pisacane. “Certo, avremmo potuto raccogliere di più, ma se questo non è accaduto significa che quello che abbiamo fatto nelle due fasi di gioco non basta per portare l’intera posta in palio a casa. In ogni partita si vedono notevoli progressi, indipendentemente da chi scende in campo. Da allenatore sarei più preoccupato se la squadra non facesse quello che le viene chiesto. Abbiamo cambiato sia nel modulo che in alcuni interpreti, è fisiologico doversi adattare, unitamente ai nuovi calciatori arrivati da fuori o saliti nel loro percorso di crescita all’interno del nostro vivaio. Speriamo di recuperare presto alcuni infortunati ed inserire sempre di più dentro al progetto i nuovi arrivati. Il campionato Primavera storicamente è sempre stato molto equilibrato, è fondamentale rimanere lucidi e compatti, sono convinto che quanto oggi stiamo lasciando per strada, non solo per demeriti nostri, lo riavremo indietro”.
Sguardo dunque al futuro. “Dovrò essere bravo nel fare capire ai ragazzi che l’unico tempo in cui abbiamo veramente il potere di incidere è il presente, non possiamo focalizzarci sul futuro ipotetico. Andiamo avanti perché sono straconvinto, ora più che mai, che ci toglieremo grosse soddisfazioni anche quest’anno. Non ci dobbiamo fare contagiare dalla negatività che in questo sport è sempre dietro l’angolo”.