SALA STAMPA | Ranieri dopo Cagliari-Atalanta

Ultimissime - 7 Aprile 2024

Claudio Ranieri plaude ai suoi ragazzi e al pubblico rossoblù dopo il 2-1 all’Atalanta che dà al Cagliari una bella spinta nella corsa salvezza. Le sue parole nella pancia dell’Unipol Domus.

LA PARTITA
“Non è esagerato dire che abbiamo fatto la partita perfetta: avevamo iniziato male, l’Atalanta si conosce e sapevamo che avrebbe spinto subito sull’acceleratore. Non abbiamo mollato, ci siamo quadrati e capito come si poteva oscurare i loro costruttori di gioco. Il pubblico ha spinto la squadra, è la vittoria della gente e dei ragazzi, tutti insieme. Andiamo avanti così, non abbiamo fatto nulla, una vittoria che ci dà consapevolezza e fa capire che senza mollare si arriva in fondo, ma c’è ancora tanta strada da fare”.

ATTEGGIAMENTO GIUSTO
“L’Atalanta ti chiede il triplo dello sforzo, abbiamo fatto una grande partita. Avevo chiesto ai ragazzi di mettere dentro intensità e voglia di combattere, solo così potevamo fare partita contro una grande squadra così. Sono soddisfatto, ora cancelliamo la prova di oggi e spingiamo ancora, poi i risultati sono figli di tanti episodi. Emergenza davanti? La salvezza passa per il gruppo, si è cementato nelle difficoltà iniziali dove perdevamo spesso, ha lavorato sodo, mai facce buie quando qualcuno andava in panchina, stiamo raccogliendo il lavoro di tutto l’anno, i dati non mentono, tutti sono importanti dall’inizio o gara in corso, segno di un gruppo sano”.

PICCOLI PASSI
“Ho sempre detto ai ragazzi, da quando siamo usciti dal limbo delle ultime piazze, che il destino è nelle nostre mani. Dopo questo successo non possiamo sentirci sazi. Tutti lottano e dobbiamo avere costanza, la lotta salvezza è bella e intensa ma non è ancora conclusa. Sono tre punti molto importanti, al girone di andata ne avevamo fatti 15 e a sette gare dalla fine abbiamo eguagliato quel bottino. Questa è stata una grande vittoria fatta con un grande spirito da battaglia contro una squadra molto intensa e di qualità. La nave però ancora non è in porto. Ora festeggiamo ma da martedì voglio la testa dei miei già sull’Inter. E a San Siro voglio vedere la stessa lotta. Contro il Verona c’era stato il medesimo spirito ma avevamo sofferto di più. Invece contro l’Atalanta siamo stati abili a dimostrare la nostra voglia”.

SCELTE E SINGOLI
“Ho tante scelte in questo momento, ma ho sempre detto di avere un gruppo di giocatori meraviglioso. Nessuno fa facce storte davanti alle mie scelte. Tutti lottano e tutti si impegnano. Come subentrati siamo la seconda squadra dopo il Milan per gol fatti. Non ho dei goleador, visto che tutti si sono fatti male ad un certo punto della stagione, ma ho una squadra che vuole il suo traguardo e lo dimostra anche con queste prove di chi entra dalla panchina”.

LA TATTICA
“Vincere contro Gasperini che è il re dello spirito da battaglia e vincere proprio grazie all’intensità mi inorgoglisce. Non ci siamo fatti sottomettere e abbiamo risposto colpo su colpo, al cospetto di un’Atalanta che è maestra nello spingere con qualità. Sono molto soddisfatto. Perché il cambio modulo? Volevo aggredire subito in mezzo e invece loro sulla sinistra ci mettevano troppo in difficoltà, così ho risistemato le cose”.

LA FORZA DELLA GENTE
È la vittoria dei 16mila della Unipol Domus, l’Atalanta aveva di fronte tutti loro. Il nostro popolo ci spinge e soffia alle spalle in ogni momento, sono strepitosi, in casa e fuori, ma qui nel nostro stadio abbiamo una marcia in più e il nostro cammino lo dimostra.

I SINGOLI
“Shomurodov sta bene, e stava bene anche contro il Verona, ma l’avevo tolto per questioni tattiche. Devo gestire Lapadula che ha qualche acciacco in particolare al tendine rotuleo, aspettiamo anche Pavoletti, Mancosu e Petagna. Shomurodov ha gamba e attacca lo spazio, hanno fatto un gran lavoro sia lui che Gaetano e Oristanio. Augello? All’inizio con la difesa a quattro doveva attaccare e scambiare con Gaetano, poi con la squadra a cinque ha avuto più libertà per attaccare e ha risposto molto bene”.

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