SALA STAMPA 🎙️

Archivio News - 14/07/2021

Il presidente rossoblù Tommaso Giulini ha incontrato i media nella sala stampa del campo comunale di Celledizzo. Alle porte l’ottava stagione alla guida della Società: tanta fiducia e voglia di migliorare la classifica, a partire dallo spirito messo in mostra nella parte finale del campionato scorso. “Non si può non considerarlo, in relazione alla costruzione della nuova squadra. Tanti giocatori hanno dimostrato un grande attaccamento alla maglia, in una stagione che si stava mettendo malissimo: sanno cosa vuol dire giocare nel Cagliari. Vorremmo inserire pochi elementi, penso che la prima parte della stagione passata sia poco rappresentativa dei valori di questa squadra che sono invece alti. È un momento particolare del nostro calcio, ci sono poche risorse: cercheremo di fare di necessita virtù per allestire una rosa che ci permetta di disputare un campionato con meno sofferenze”.

IL LAVORO DI SEMPLICI
“Siamo tutti molto orgogliosi e soddisfatti di averlo con noi. Conosciamo il suo percorso: ha vinto tutti i campionati dall’Eccellenza sino ad arrivare alla Serie A, dove ha ottenuto tre salvezze tanto incredibili quanto meritate, due con la Spal e una con noi l’anno scorso. La sua carriera parla per lui: siamo fiduciosi e ripartiamo da quello spirito che ha saputo inculcare ai giocatori”.

L’OPERAZIONE STROOTMAN
“Kevin è un campione e arriva qui motivatissimo, è stato il primo calciatore a farmi fare una chiamata su Teams: la conversazione è durata un’ora, mi ha chiesto della squadra, della società, dell’allenatore, del centro sportivo, dell’ambiente. Un grande professionista che vorrebbe finire qui alla grande la sua carriera”.

LINEA VERDE IN RITIRO
“Ci sono qui con noi diversi giovani, spero che tutti possano seguire il percorso svolto da Carboni, che si è imposto da titolare nel momento più difficile della stagione. La Primavera ha espresso diversi elementi di valore, per noi è fondamentale ripartire dal nostro vivaio”.

IL NODO GODIN
“Ha un contratto molto importante e in questi dodici mesi è cambiato il mondo. Nessuno si aspettava di arrivare a questa situazione, di non vedere riaprire gli stadi nell’ultimo anno, stiamo scontando gli effetti della pandemia. In questi anni abbiamo sempre voluto dire la verità senza nasconderci: stiamo dialogando con l’entourage di Godin e capisco la sua delusione, lui è un po’ una vittima di questa situazione. Mi spiace perché anche lui nelle ultime partite ha contribuito in maniera determinante alla salvezza e sappiamo dei suoi legami familiari con la Sardegna, ma al momento la situazione non si è ancora risolta e se mi chiedete come finirà faccio fatica a dare una risposta”.

LA RIAPERTURA DEGLI STADI
“Gli stadi riaprono quasi al 100% nei principali campionati europei, tranne che in Italia. Mi pare assurdo che al momento non sappiamo se potremo vendere i biglietti per la prossima stagione. Per me chi è in possesso di un passaporto vaccinale dovrebbe poter entrare allo stadio: lo dico sia per la società che per i tifosi. La vittoria dell’Europeo ha riacceso la passione per il calcio, tanti bambini si avvicineranno a questo sport. Una riapertura al solo 25% della capienza non sarebbe giusta”.

GLI OBIETTIVI
“Il nostro traguardo principale deve essere la salvezza. Dobbiamo andare in continuità con quanto fatto nelle ultime gare dello scorso campionato, consci di quanto sia un patrimonio essere in A. Prima otteniamo la salvezza, poi possiamo pensare eventualmente ad altri obiettivi”.

IL PRESIDENTE E IL FUTURO
“Abbiamo vissuto di tutto in questi anni: dalla retrocessione fino alla vittoria del campionato in B, la salvezza folle dell’anno scorso. Due anni di crisi che hanno segnato pesantemente il mondo: quello appena trascorso è stato un campionato anomalo, abbiamo dovuto gestire un’emergenza che spero possa terminare nel 2022. Ho vissuto emozioni che mai avrei pensato di vivere: sono felice di essere qui, ogni giorno è un’esperienza nuova. Sono fiero di questa Società che è in questi anni è cresciuta in tanti ambiti, sono orgoglioso di essere nelle 16 città italiane di Serie A. Mai accontentarsi comunque: continuare a sognare di fare qualcosina in più è la benzina che porta a voler andare avanti”.

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