SALA STAMPA | Mister Nicola con i media

Ultimissime - 12/04/2025

Queste le parole di Davide Nicola, allenatore del Cagliari, dopo la sconfitta per 3-1 in casa dell’Inter allo stadio “Giuseppe Meazza” di Milano.

LA PARTITA
“Sotto certi aspetti il primo tempo è andato come programmato, però spesso siamo stati troppo morbidi nella lettura, in particolare sui due gol subiti. Non abbiamo avuto, in quei casi, la determinazione vista nel secondo tempo. Sull’1-0 abbiamo avuto un’occasione per trovare il pareggio, l’azione dopo hanno raddoppiato. Negli spogliatoi ci siamo detti che serviva più coraggio, sebbene la voglia non fosse mai mancata. Dovevamo essere più aggressivi, gestire meglio il pallone nella loro metà campo e questo abbiamo fatto nella ripresa, che mi è piaciuta molto per come l’abbiamo interpretata. Sul 3-1, su calcio d’angolo, facciamo i complimenti a Bisseck e non sempre c’è un errore difensivo, lui ha grande struttura fisica e ci ha messo in difficoltà. Poi siamo andati vicini al 3-2 e sarebbe stato curioso vedere come ci saremmo giocati la partita se l’avessimo riaperta”.

NOTE POSITIVE
“Non siamo stati particolarmente soddisfatti dai primi 20-25′ in cui scivolavamo in ritardo e non rompevamo la linea con i tempi giusti, accontentandoci solamente di fare densità. Poi abbiamo messo in campo più coraggio, accettando la loro qualità e paradossalmente abbiamo concesso meno. Questo vuol dire che la squadra ha i mezzi per fare questo gioco. Siamo contenti della prestazione perché siamo venuti a San Siro con la voglia di provare a fare risultato. E per riuscirci serve accettare alcuni compromessi senza rinunciare a giocare. Serve essere più tempisti nella lettura di determinate situazioni, magari con alcune squadre questo non lo paghi, però quando affronti l’Inter succede. Mi è piaciuto lo spirito, la determinazione, stiamo lavorando per mettere in forma determinati giocatori, con l’obiettivo di avere il meglio da tutti in queste ultime partite del campionato”.

PICCOLI IN GOL
“Nel processo di crescita di un atleta e più in generale di un uomo ci sono diversi fattori come le persone disposte a darti fiducia e l’ambiente in cui cresci. Roberto sa benissimo che questo è un ambiente che gli vuole bene e gli consente di esprimersi, anche sbagliando. Il resto ce lo sta mettendo lui, con impegno e determinazione. Ora, però, non deve accontentarsi perché noi dobbiamo raggiungere un obiettivo e lui deve arrivare in doppia cifra”.

L’ANALISI DELLA GARA
“Nel primo tempo non abbiamo fatto male, ma non abbiamo avuto lo stesso baricentro. Nei primi 20 minuti abbiamo sbagliato i tempi di aggressività, come se non accettassimo il fatto di prenderci più coraggio nell’aggredire le linee. È chiaro che c’è differenza tra noi e loro, ma noi siamo venuti qui sapendo che non potevamo venire a vivacchiare. Se avessimo segnato sull’1-0 avremmo potuto vedere un’altra partita: nel secondo tempo ho visto una squadra che se l’è giocata a viso aperto, cercando di fare male all’Inter con le nostre qualità. Se fossimo riusciti a segnare il 3-2 forse ce la saremmo giocata in maniera diversa, ma ho visto una squadra cresciuta rispetto all’andata”.

CORSA SALVEZZA
“Quanti punti per raggiungere la salvezza? Non faccio tabelle, so che dobbiamo ancora fare punti: molto dipenderà da chi c’è dietro, ognuno fa la sua corsa. Siamo convinti di giocare fino alla fine, se giochiamo come oggi ci potremmo divertire, noi e chi ci guarda. Oggi negli spogliatoi ci siamo detti che va migliorato qualcosa nella sicurezza nella gestione di alcune situazioni, è chiaro che contro squadre come l’Inter se non concedi pochissimo poi subisci anche troppo”.

LE SCELTE
“Luperto è rimasto fuori per il discorso delle diffide, ci sono giocatori da recuperare a livello di condizione come Coman e Zappa. È chiaro che nelle ultime partite abbiamo trovato in Mina, Luperto e Palomino giocatori in grado di fare un certo tipo di gioco. Non possiamo restare senza giocatori nei ruoli determinanti, perché ci sono ancora tante partite. Ogni partita voglio interpretarla come qualcosa che ci possa avvicinare al nostro obiettivo: oggi per 65’ minuti ci è piaciuto giocare in un certo modo, sapendo di poter fare male a una grande squadra come l’Inter. Giocare così a Empoli? È chiaro che se giochi contro l’Inter sai che è una squadra che accelera e rallenta, ti lascia l’iniziativa e poi però riaccelera al momento opportuno. Questo non capita quando si incontrano avversari che lottano per lo stesso obiettivo, perché si sente la responsabilità di un eventuale errore: contro l’Inter giochi più leggero, con più capacità di transizione”.

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