SALA STAMPA | Le parole di Mister Ranieri

Ultimissime - 19/05/2024

Mister Ranieri è intervenuto con i media al termine della gara con il Sassuolo: la vittoria per due a zero contro gli emiliani vale la matematica salvezza del Cagliari, con una giornata di anticipo rispetto alla fine del campionato.

LA DEDICA AI TIFOSI
“Ringrazio i nostri tifosi, sono stati meravigliosi, tra la Sardegna e la squadra c’è un rapporto incredibile: sono davvero felice per loro, so cosa rappresenta la Serie A per il nostro popolo. Oggi erano in 3.500 allo stadio e dietro a soffiarci alle spalle c’era tutta un’Isola. È quello che ho ricordato ai ragazzi oggi, era quello che dissi alla squadra anche poco prima della finale a Bari, ripetendo le parole al telefono del nostro Gigi Riva. Oggi la storia si ripete: esattamente 33 anni fa, il 19 maggio 1991, quando ho allenato per la prima volta il Cagliari, ci salvammo proprio qui in Emilia”.

TUTTI INSIEME
“Dopo quel Cagliari-Lazio c’è stata una reazione molto importante dei ragazzi, è stato il momento decisivo della stagione: serviva un elettroshock, ma in genere quando un allenatore dice che è pronto a fare un passo indietro, una squadra accetta in silenzio: con loro non è stato così, alle mie parole hanno risposto dicendo che avremo lottato tutti insieme per venire fuori da quella situazione e salvarci. Mi hanno sorpreso: a quel punto ai ragazzi ho detto di dimostrarmelo in campo, di giocare in partita come li vedevo allenarsi – alla grande, sempre a 3.000 all’ora – altrimenti non ce l’avremmo fatta, saremo retrocessi. Da lì abbiamo iniziato a giocare come avremmo dovuto fare sempre: questi ragazzi, per come hanno lavorato tutto l’anno, meritavano questa salvezza. Non hanno mai mollato. Un plauso anche a chi ha giocato meno: ha corso e lottato più degli altri”.

LA FORZA DEL LAVORO
“Questa salvezza non è un miracolo, dietro c’è tanto lavoro: colgo l’occasione per ringraziare tutti, dai magazzinieri ai fisioterapisti, dai medici agli chef, dai camerieri agli analisti tattici. Tutte le persone che lavorano al CRAI Sport Center. Tutti con il loro lavoro danno il massimo per mettere l’allenatore e la squadra a proprio agio. Siamo una famiglia, il Cagliari è una grande famiglia: questa è la nostra forza. E con noi ci sono i tifosi, li abbiamo sempre sentiti vicini, ci hanno sostenuto anche nei momenti difficili. In trasferta ci hanno fatto sempre sentire a casa. Loro c’erano ovunque: purtroppo abbiamo vinto solo due gare in trasferta, ci è dispiaciuto non poterli ripagare con qualche vittoria in più. Questa gara, però, era troppo importante e non l’abbiamo sbagliata. Tutte le componenti hanno sempre remato nella stessa direzione”.

IL CAGLIARI PRIMA DI TUTTO
“Cagliari è casa mia. Ho il contratto per un altro anno e ringrazio il Presidente per le sue parole di stima e riconoscenza. Godiamoci questa salvezza, l’ultima impresa è sempre la più bella, ma ho sempre detto che le vittorie con il Cagliari mi hanno segnato profondamente, è in Sardegna che è iniziata la mia carriera. I successi con il Cagliari – tre promozioni e due salvezze – per me sono al di sopra di tutto. Avevo detto che ci saremo salvati all’ultimo secondo dell’ultima partita, abbiamo anticipato di una giornata, ora festeggiamo con i nostri tifosi”.

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