SALA STAMPA | Luperto con i media
“Abbiamo approcciato la gara molto bene, abbiamo trovato subito il gol, sfiorato il raddoppio con il palo di Zortea. Non siamo riusciti, però, a tenere lo stesso ritmo avuto nei primi trenta minuti e così è venuta fuori la qualità della Fiorentina, che ci ha messo in difficoltà. Mancano cinque gare, da domani ricominceremo subito a lavorare per raggiungere il nostro obiettivo”: il difensore rossoblù Sebastiano Luperto ha parlato con i media al termine della gara dell’Unipol Domus contro la Fiorentina.
TANTO RAMMARICO
“C’è rammarico, ci tenevamo a vincere davanti al nostro pubblico. Ma la Fiorentina è una grande squadra, ha calciatori molto tecnici, imbucano palla tra le linee, si muovono in continuazione e non danno punti di riferimento. Sono stati bravi a cambiare i loro schemi, dato che nella prima mezz’ora la gara era indirizzata dalla nostra. Il cambio di Mina ha influito? Ci dispiace per Yerry, speriamo non sia nulla di grave, ma è entrato Palomino, è un grande calciatore e ci siamo adattati subito. Difesa a tre o a quattro non cambia: ci conosciamo da tempo, ci si adatta facilmente passando da un modulo di gioco ad un altro”.
MAGGIORE ATTENZIONE E LUCIDITÀ
“Non è la prima volta che subiamo gol all’inizio del secondo tempo, questo è un aspetto su cui dovremo lavorare con il Mister. Dovremmo sempre essere lucidi, avere l’attenzione e l’energia giusta da subito. Dobbiamo avere la capacità di approcciare la gara come abbiamo fatto oggi per mantenere poi questo atteggiamento nell’arco dei novanta minuti. Lo so che non è facile, ma con il lavoro ci si può arrivare. Sono sicuro che con questo gruppo riusciremo a conquistare la salvezza”.
FIDUCIA NELLA SQUADRA
“Da domani inizieremo a lavorare subito per la gara di Verona, è uno scontro salvezza e abbiamo l’occasione di rifarci immediatamente. Analizzeremo con il Mister quello che non è andato in questa gara e ci faremo trovare pronti. Ho molta fiducia nei miei compagni, credo in loro e sicuramente raggiungeremo il nostro obiettivo”.
