SALA STAMPA | Mister Nicola prima del Napoli

Ultimissime - 22/05/2025

Conferenza stampa della vigilia per Davide Nicola. Il Mister rossoblù analizza il momento della squadra e traccia un primo bilancio dell’annata a salvezza acquisita, ma il focus è prima di tutto sulla sfida di venerdì alle 20.45 al “Diego Armando Maradona” di Napoli.

VERSO NAPOLI
“Ognuno deve pensare a sé, il Cagliari farà la sua partita perché vuole chiudere bene la sua stagione e ottenere il massimo possibile, dopo avere chiuso molto bene – spendendo molte energie – con una grande prestazione contro il Venezia, fatta di attenzione, intensità, spinta collettiva di ogni singolo elemento verso il traguardo. La sfida Scudetto è tra Inter e Napoli, mentre Como e Cagliari hanno un percorso diverso e – parlo per il Cagliari – si andrà in campo con la testa giusta, le idee che ci hanno contraddistinto in stagione, con qualche assenza per infortunio ma chi giocherà avrà magari una motivazione ulteriore perché ha avuto meno minuti a disposizione. Mina e Luperto ci saranno, li abbiamo recuperati per il Venezia dopo che avevano dovuto fare i conti con qualche acciacco, Caprile si porta dietro un problema muscolare riacutizzatosi col Venezia e gli accertamenti ne sconsigliano l’impiego. Gaetano si è operato e siamo contenti stia bene ma ovviamente non può esserci, anche Pavoletti e Zortea hanno qualche problemino che valuteremo da qui alla gara”.

IL PROGETTO
“Credo che prima di tutto ci vogliano coerenza e onestà, senza prendere in giro nessuno. Ci sono Società che sono da moltissimi anni in Serie A, con budget differenti, il Cagliari è nella condizione in cui voleva essere a inizio campionato: se si vorrà migliorare, bisognerà fare scelte di un certo tipo e valutazioni ad ampio spettro per capire come e se si possa fare uno step che ti porti più in alto in classifica. Noi non siamo quasi mai stati in reale pericolo, abbiamo pareggiato i punti della scorsa stagione a una giornata dal termine, mostrando un’idea diversa dal passato, facendo molte cose buone e altre dove occorre migliorare. L’ambizione c’è, poi però ci vuole grande razionalità nel fare le valutazioni e capire in che direzione si voglia andare, come è giusto che sia – e come si fa sempre – a fine campionato ci siederemo con la Società e ragioneremo su ogni aspetto”.

SFIDA ALLE BIG
“C’è l’anno in cui riesci a fare qualche colpaccio, però poi magari sistematicamente nelle altre prestazioni non sei competitivo o perdi punti contro le tue dirette concorrenti. Noi siamo stati competitivi sempre anche con le big, con qualche pareggio raccolto anche grazie a qualità e la giusta mentalità, magari scendendo a qualche compromesso a livello fisico come successo per esempio con l’Atalanta. Per vincere più partite contro le cosiddette grandi bisogna magari cambiare obiettivi: c’è sempre una diversità fisica e qualitativa contro certi avversari, perché magari hanno più giocatori già pronti rispetto a noi che li dobbiamo costruire nel tempo. Le grandi squadre li hanno tutti pronti, dal 1′ come in corsa, con motore, gamba e qualità di alto livello. Noi dobbiamo costruircelo un livello eventualmente superiore, nessuno nasce imparato e non è detto che tu riesca a raggiungerlo. Chiudo il discorso con una metafora: se chiamassi oggi Bolt son sicuro che mi batterebbe ancora adesso sui 100 metri: io posso migliorare ancora, ma lui sarà sempre meglio di me, questione di caratteristiche”.

MAKOUMBOU IN CRESCITA
“Credo che Antoine contro il Venezia abbia fatto una delle migliori partite da quando son qui. Deve migliorare ancora in alcuni gesti tecnici, ma sono cose che se il giocatore è ambizioso migliorerà sicuramente: la gestione di determinati momenti, capire quando andare lungo anziché rimanere nel corto, ma è un ragazzo che si allena sempre al massimo, che ha qualità, che in ogni gara ha valori significativi di corsa, letture, dinamismo nelle due fasi. Contro il Venezia ho visto un giocatore che sa giocare la palla come e dove serve. Spetta a lui il passo in avanti a livello di continuità.”

LE POSSIBILI SCELTE
“Ciocci e Jankto senza minuti? Voglio un bene enorme ai miei ragazzi. Quando posso gratificare qualcuno lo faccio, ma la priorità è mettere in campo la migliore formazione possibile in quel momento, è normale che nel corso di una stagione qualcuno venga ritenuto più pronto di altri. Piccoli? L’operazione Sulemana è stata eccezionale per il Cagliari, ha portato tre giovani atleti come Roberto, Zortea e Adopo con il motore giusto. Piccoli ha dimostrato di essere un giocatore potenzialmente importante, grazie a un ambiente che lo ha aspettato dandogli fiducia e minuti anche quando magari la prestazione non era al top. Tutti e tre hanno giocato una stagione di livello, possono essere tasselli su cui il Club può costruire e valorizzare, il miglioramento passa dalla quotidianità, dalla dedizione, poi quando magari non te lo aspetti vedi il segnale che hai fatto un determinato step: è successo con molti nostri ragazzi nel corso dell’anno”.


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