SALA STAMPA | Mister Nicola dopo Hellas Verona-Cagliari

Ultimissime - 28/04/2025

Al termine della gara del “Bentegodi” mister Nicola ha incontrato i media per commentare la vittoria per due reti a zero ottenuta contro l’Hellas Verona

GRANDE SPIRITO DI SQUADRA
“Oggi sono estasiato da Leonardo Pavoletti per lo spirito, la qualità, la continuità con cui ha giocato sino a quando ne aveva. Sono contento dei ragazzi, di Leo che ha dimostrato tutto il suo valore, di Deiola che ha avuto modo di dire la sua pur non essendo al meglio. Non è solo esperienza, è anche capacità di trasmettere valori e significato del vestire la maglia del Cagliari. Sono felice perché la squadra ha dimostrato una volta di più quanto lavora ogni giorno”.

ATTENZIONE E CURA AI DETTAGLI
“La squadra ha avuto grandissima attenzione oggi, questo è l’aspetto su cui volevamo migliorare, non abbiamo mai difettato nell’atteggiamento e nel voler fare la prestazione, magari ci mancava un po’ di attenzione e cura del dettaglio. Sapevamo che il Verona è squadra molto fisica e con un gioco diretto, siamo stati bravi ad alzare le linee e abbassarle quando necessario. Abbiamo raggiunto un livello di attenzione importante, non abbiamo rinunciato a giocare pur avendo la giusta cura del dettaglio nelle due fasi”.

PERSONALITÀ E CONSAPEVOLEZZA
“Non vincevamo qui dal ‘72 e questo dice molto di quanto fosse dura a Verona. Sappiamo di avere fatto un bel passo ma ancora non siamo salvi. Oggi il Cagliari ha messo la fame che a volte è mancata e ci ha impedito di prendere qualche punto in più che meritavamo. Questa squadra ha lo spirito che serve per giocare nel Cagliari, oggi si è visto. Oggi è forse una delle gare in cui abbiamo sofferto meno, sapevamo che tipo di gara ci avrebbe proposto l’Hellas. Dovevamo essere bravi a interpretare tre altezze di campo, la squadra ha tirato fuori grande personalità e consapevolezza, anche quando ci mancava qualche elemento, siamo felici ma pensiamo già alla prossima”.

PRONTI PER L’UDINESE
“Il Verona canalizzava il gioco sulle nostre fasce alzando la pressione e non sempre riuscivamo a uscire, la presenza di Zito ci permetteva di rimanere corti, oggi abbiamo scelto Marin in mezzo e abbiamo così potuto avere alta fisicità nella loro mediana. Raramente costruivamo a quattro, non avevamo la punta esterna ma quella posizione doveva prenderla Marin, le percussioni di Adopo quando possibile ci davano opportunità di creare problemi al Verona o conquistando verticalità o palleggiando per poi entrare in zona pericolosa.  Pensiamo a riconfermarci senza rilassarci, solo così si può migliorare e salire di livello. mi piacerebbe vedere in settimana la stessa fame della scorsa per farci trovare pronti contro l’Udinese”.

IL POPOLO ROSSOBLÙ
“Il bimbo che piange dopo il nostro gol? Una immagine meravigliosa, per me che è il primo anno in Sardegna e rappresento questi colori è una emozione continua perché in ogni dove abbiamo la nostra gente a sostenerci. Il sardo, il tifoso del Cagliari è in ogni dove, ovunque andiamo siamo a casa nostra. È il calcio romantico che ogni tanto si vede ancora e che ci emoziona tanto”.

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