Davide Nicola ha incontrato i media alla vigilia della gara dell’Unipol Domus contro il Monza: queste le parole del Mister rossoblù rilasciate dalla sala stampa del CRAI Sport Center.
L’IMPORTANZA DELLA SOSTA
“Contro la Roma abbiamo fatto una grande prestazione, senza fare troppi calcoli, anzi: un contropiede dopo un nostro angolo ci è costato il gol. Vero, veniamo da tre mesi intensi, anche se questo comunque vale per noi come per gli altri. La sosta è servita per ricaricare le energie, fisiche e mentali, nel nostro caso anche per recuperare dei calciatori che avevano alcuni acciacchi. Luvumbo, Zappa e Coman si sono allenati con noi, anche se Coman dovrà stringere ancora un po’ i denti. Lo porterò comunque con noi: mancano solo nove partite, più si sta insieme meglio è, e nel corso di una gara c’è chi è importante per novanta minuti e chi può esserlo in venti. L’utilizzo di Zappa e Luvumbo? Se non all’inizio sarà magari in corso d’opera, vedremo. Bisogna anche prevenire nuove potenziali problematiche”.
SULL’AVVERSARIO
“Nesta ha un suo modo specifico di stare in campo, nelle ultime due gare ha apportato anche degli accorgimenti. È stato un calciatore di altissimo livello e conosce bene il calcio, a prescindere dagli obiettivi. Di certo la loro filosofia rispetto a Bocchetti e, quindi alla gara di andata, è cambiata: in quell’occasione il Monza aveva giocato con una difesa a 3, con l’aiuto di due esterni. Grosso modo questo non è cambiato, varia il punto di riferimento: prima era l’uomo, quindi più aggressività, ora vedo che lavorano bene di reparto, restano compatti, cercano di tenere le linee alla giusta altezza di campo, senza concedere spazi. Badano al sodo, è una squadra che non si perde in fraseggi, è concreta. Poi quando ripartono sanno metterti in difficoltà. Sono un mix di calciatori giovani e di livello notevole. Ma se sono lì a lottare per il nostro stesso obiettivo significa che oltre ai pregi hanno inevitabilmente qualche difetto. Abbiamo analizzato la gara per preparare la prestazione, lo spartito, la strategia da intraprendere per amplificare le nostre qualità e sfruttare i loro difetti. Dovremo dare il massimo sino alla fine”.
CARICA, LUCIDITÀ E LA SPINTA DELL’UNIPOL DOMUS
“Domani dovremo essere carichi, dosando la giusta adrenalina e il giusto equilibrio. Senza trasformare tutto questo in frenesia. Allo stesso tempo sarà fondamentale l’aiuto del nostro pubblico, che dovrà dare una mano anche ai più giovani ad essere lucidi. Abbiamo i mezzi per potercela giocare e così vogliamo fare. Davanti abbiamo nove gare importanti, così come lo saranno per le squadre che affronteremo, perché ognuno gioca per il suo obiettivo. Noi abbiamo ben chiaro il nostro, lavoriamo per raggiungerlo il prima possibile. Abbiamo i mezzi per farlo. La partita che viene è sempre quella più importante perché ti permette per prima di avvicinarti al tuo obiettivo. Sarà quindi una gara importante per noi, importantissima per loro. Chiaro che riuscire a fare il massimo dei punti contro squadre che lottano per il tuo stesso obiettivo comporta un vantaggio”.
LA GESTIONE DELLA ROSA
“Una squadra con grande qualità, ma senza spirito di sacrificio, in cui ognuno dei suoi effettivi non partecipa alla fase difensiva, è una squadra che difficilmente otterrà l’obiettivo a cui aspira. Lo ha detto mister Ancellotti. Piccoli per caratteristiche ha un bel motore, a lui piace liberare negli spazi questa sua forza in aiuto alla squadra. È giovane, gli si può chiedere uno sforzo in più. Oltre a Piccoli, mi piace sottolineare la crescita di calciatori come Adopo, che è al suo primo campionato da titolare. Ci sono altri giovani come Prati, Felici, Luvumbo che devono essere messi nelle condizioni di esprimere il proprio potenziale, gli si deve dare fiducia e gestirli nel modo giusto. Poi c’è il momento in cui occorre dosare le energie della rosa: così, per esempio, Prati ha trovato spazio dall’inizio nelle scorse due gare. A nove partite dalla fine abbiamo l’esigenza di gestire le risorse e se siamo arrivati sin qui, giocandocela con tutti, è anche perché abbiamo fatto questo tipo di valutazione, che ha permesso ai nostri calciatori di non avere troppo problematiche a livello fisico, sono stati gestiti bene. Avremo bisogno di tutti. In queste due settimane ho visto Gaetano vispo, motivato, consapevole del lavoro di gestione che stiamo facendo con lui. Bisogna avere un po’ di pazienza: quando occorre gestire qualche acciacco è così, ma lo stiamo facendo molto bene. Gianluca potrà essere determinante all’inizio o a gara in corso. Mina? È a disposizione: ha giocato una parte di gara con la sua Colombia, si è allenato con continuità, ha potuto recuperare. Sta bene, è motivato”.
Mister Nicola ha risposto a margine alle domande dei tifosi che hanno sottoscritto il programma di membership “Islanders” e che hanno così avuto la possibilità di partecipare alla conferenza stampa.
“A quanti punti si raggiunge la salvezza?”, ha chiesto Stefano Usai.“Non è un calcolo che faccio – ha risposto il Mister – Sicuramente è una valutazione che posso fare a due gare dalla fine. Restiamo ancorati al presente per capire cosa possiamo fare adesso. Noi vogliamo fare il massimo possibile di quello che siamo in grado di fare. La curiosità di Christian Mei: “Quanto conta oggi l’uso delle statistiche e dei dati nella preparazione delle gare?”. “Sono utilissime, servono ad oggettivare, ad arricchire il lavoro fisico e tattico”, ha detto Nicola. “Vengono prodotte valanghe di dati: alcuni sono molto utili, altri non servono o devono essere contestualizzati bene a seconda di ciò che sto cercando effettivamente”.