SALA STAMPA | Mister Pisacane presenta Hellas Verona-Cagliari

Ultimissime - 24/10/2025
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Fabio Pisacane ha presentato la sfida contro l’Hellas Verona, in programma domenica alle ore 15 in terra scaligera. Queste le sue parole dalla sala stampa del Crai Sport Center all’antivigilia del match.

MINA E DEIOLA OUT
“Purtroppo ogni settimana dobbiamo partire dal discorso relativo agli indisponibili, ma fa parte del gioco e lo accettiamo. Radunovic, Pintus e Di Pardo rimangono ai box, con loro Mina e Deiola. Yerry ha avuto un risentimento ai flessori: non vogliamo forzare e rischiare di perderlo in futuro, rimanendo in una situazione ibrida che non aiuta; Alessandro ha avuto un fastidio al quadricipite femorale della coscia sinistra. La settimana scorsa lo abbiamo gestito, ma è meglio fare fermare i ragazzi per averli al 100%, anziché andare avanti giocando non al top. Cosa cambierà in difesa? Noi dal primo giorno lavoriamo per preparare la partita a cominciare da quelle che sono le nostre risorse a disposizione, poi si cambia in base a chi hai davanti, come contro il Bologna quando non volevamo lasciare i nostri giocatori con troppo spazio alle spalle. Le scelte tattiche non dipendono da un solo nostro singolo, ma dagli avversari. Deiola non ha bisogno di ulteriori elogi o presentazioni, sappiamo bene il suo attaccamento alla maglia e alla sua Terra, ha iniziato bene la stagione e ci ha dato tanto. Non voglio, però, mettere l’accento su chi manca ma su chi giocherà, anche perché se sottolineiamo sempre le assenze poi si rischia di dare meno importanza a chi c’è dietro e scalpita per scendere in campo”.

LA SFIDA ALL’HELLAS
“Per me è la terza finale di queste prime otto partite, una gara del nostro mini-campionato dentro il campionato: ci sarà bisogno di furore ed energia, risorse che dobbiamo mettere su ciò che possiamo costruire e non su ciò che dobbiamo temere. Andiamo a Verona consci di affrontare una gara importante, l’andata di una finale, dove bisognerà curare il dettaglio, davanti ad un avversario che oggi è un po’ sotto rendimento ma che avrà grandi stimoli per ottenere la vittoria davanti alla propria gente. Il Verona è una squadra collaudatissima, che ha mantenuto l’allenatore: viene da una salvezza sofferta e combattuta, oggi ha concetti solidi e rinforzati nel tempo, con nuovi innesti che hanno alzato il tasso tecnico della squadra. Al momento hanno l’XG (Expected Goals) più alto del campionato, producono molto e concretizzano poco: il calcio poi non è una scienza esatta e quindi occorre andare al di là dei numeri, guardando a tutti gli aspetti delle partite”.

MIGLIORARE A LIVELLO OFFENSIVO
“Innanzitutto non bisogna condannare i calciatori se sbagliano un tiro, specie negli ultimi venti metri. Altrimenti si aumenta la pressione e si fa sentire ad un ragazzo eccessivo peso: l’importante è creare certe opportunità, il problema lo hai quando non arrivi al tiro. Contro il Bologna nel primo tempo abbiamo creato problemi all’avversario seguendo la strategia che avevamo pianificato, nella ripresa sono aumentati gli attaccanti e abbiamo prodotto meno. Pensiamo a continuare a creare, arriverà il momento in cui la palla ti potrà anche sbattere addosso e farei più gol del dovuto, l’unica strada è il lavoro quotidiano su ogni aspetto”.

LA GARA COL BOLOGNA
“Personalmente gli ultimi venti minuti non mi sono piaciuti e non ci rappresentano, sicuramente non sono in linea con la mia missione che è quella di identificare al meglio ciò che è il Cagliari e ciò che sono i suoi tifosi, prima di tutto. La squadra deve avere dentro una forte identità, io sono il capogruppo e quindi non posso accettare che il Cagliari perda furore e voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Perdere ci sta, e noi sappiamo che il Cagliari può perdere più di qualche partita, ma – come ho detto ai ragazzi – non è ammissibile staccare la spina come è successo nell’ultimo quarto di partita col Bologna”.

CALCI PIAZZATI
“Non credo che oggi si debba parlare di problema sui calci piazzati per il Cagliari, bensì di situazioni in cui abbiamo subito tre gol nelle ultime partite dove la palla è stata rimessa in mezzo. A Udine c’è stato un errore tecnico, col Bologna un triplo errore e abbiamo sbagliato nel duello diretto, perché noi difendiamo a zona ma poi bisogna andare a uomo quando la palla è in determinate zone dell’area. Bisogna sicuramente lavorare”.

IL PERCORSO DI ZÉ PEDRO
“Parlo tanto con Zé Pedro, come con tutti i miei calciatori. Quando giocavo mi piaceva avere un rapporto con l’allenatore e con i compagni, sono convinto che sia importante avere legami, rispettando chiaramente le sfere private. Zé Pedro deve ambientarsi, deve integrarsi in un calcio nuovo, e questo può avvenire solo dandogli fiducia, senza esagerare con le pressioni e aspettative, ancor meno andando a punire di fronte ad un errore. Sono contento di Zé Pedro, sono convinto che presto farà vedere il suo potenziale”.

RODRÍGUEZ CRESCE
“Juan Rodríguez va aspettato, è arrivato all’ultimo giorno del mercato dall’Uruguay, molto giovane e con un grande futuro. Sono convinto che potrà esserci utile e che abbia grandi qualità: ha struttura, sa giocare nello stretto con buoni piedi, può essere il futuro del Cagliari ma occorre tempo per integrarsi al meglio come altri ragazzi della rosa, visto che quest’anno abbiamo senza dubbio abbassato l’età media ulteriormente. Quando sarà pronto andrà in campo, cosa che vale per tutti”.

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