Mister Pisacane ha incontrato i media nella sala stampa dell’Unipol Domus alla vigilia della gara contro il Parma, in programma domani alle ore 15. Queste le sue parole:
I NUOVI ARRIVI
“È stata una settimana in cui abbiamo potuto lavorare su alcuni aspetti, anche alla luce delle ultime gare. È normale che quando vanno via tanti ragazzi con le Nazionali è poi difficile lavorare con il gruppo squadra: ma sia con i calciatori che sono rimasti che con i nuovi innesti si è lavorato tanto, anche dal punto di visto atletico. I neo acquisti? Sono felice: abbiamo portato dentro calciatori con energia, freschezza come Zé Pedro, Rodríguez. Lo stesso abbiamo fatto prendendo Belotti, un calciatore che ci ha scelto fortemente, facendo anche delle rinunce importanti. E questo per noi è motivo di grande orgoglio. Lo avevo affrontato da calciatore, sono felice di ritrovarlo in questa veste. Sono convinto che tutti i nuovi potranno darci il loro contributo”.
I NAZIONALI
“I ragazzi che sono partiti con le Nazionali hanno avuto la possibilità di rappresentare il loro Paese: se quindi da un lato è un peccato non averli avuti a disposizione, dall’altro siamo felici per loro. Mina? Siamo contenti per lui: ha trovato il gol e la qualificazione ai Mondiali con la sua Colombia. I calciatori vogliono tutti giocare, anche dopo aver fatto un lungo viaggio come lui ed essersi allenato di nuovo con noi oggi. A maggior ragione uno come Yerry che è rientrato alla base con tanto entusiasmo: vincere ti fa lavorare meglio, aiuta a sentire meno la fatica. È un calciatore a disposizione per la gara, vedremo domani se dall’inizio o a partita in corso. Idrissi e Palestra? Hanno giocato in U21, il Club crede tanto in loro, li aspettavamo. I ragazzi vanno aiutati nel loro percorso, questo significa anche cercare di capire qual è il momento per buttarli dentro o preservali. Marco a Napoli è stato catapultato subito in campo, ha giocato davanti a 60mila persone, per lui è stato un esame di maturità e sono felicissimo della sua gara, dell’approccio. Domani vedremo se utilizzarlo”.
SUI SINGOLI
“Non avremo Luvumbo, dispiace: era entrato molto bene in queste due gare, mancherà una freccia nel nostro arco. Potremmo comunque disporre di altre soluzioni in avanti, dove numericamente c’è abbondanza. Belotti sta bene fisicamente, l’ho trovato bene: ha una voglia matta di giocare, ha lo spirito di un ragazzino. Ha fatto il Mondiale per Club, non si è fermato tanto quest’estate. Mi ha subito impressionato la sua voglia di rilanciarsi; per lui Cagliari – come è stato per altri calciatori in passato – può essere la piazza giusta. Domani potrebbe anche partire dal primo minuto. Può coesistere con Borrelli? Per me sì, hanno caratteristiche diverse. Possono essere entrambi delle prime punte ma Andrea attacca più la profondità, mentre Gennaro può far valere i suoi centimetri agendo da boa. Hanno caratteristiche che si completano. Zappa? Ha preso una botta alla coscia, abbiamo cercato di gestire il problema, sarà a disposizione per la gara”.
PIÙ SOLUZIONI TATTICHE
“La difesa a 4 può essere una soluzione in questa stagione, dipende dalla strategia di gioco, da come si prepara la gara. Lo stesso vale per i tre attaccanti, che potranno essere schierati dall’inizio o a gara in corso. La coppia Belotti-Esposito provata a Buddusò in amichevole? Sono felice di allenare questi ragazzi, di poterli farli giocare all’occorrenza anche insieme. Come detto già all’inizio di questa stagione, la squadra deve avere una doppia anima: una in fase di non possesso, l’altra quando il pallone lo abbiamo noi. È normale, allora, che gli stessi calciatori debbano essere i primi a sapere che quando non abbiamo la palla bisogna cimentarsi in qualcosa che non è esattamente nelle corde di tutti: ma con entusiasmo, energia, con la voglia di cercare di fare un campionato diverso, diventa poi normale anche mettere dentro questo tipo di caratteristiche”.
CORAGGIO E LUCIDITÀ
“Contro il Parma serviranno oraggio e lucidità. Ci poniamo i tre punti come obiettivo, ma allo stesso tempo dovremo essere bravi a controllare tutte le situazioni che dipendono da noi. Non dobbiamo andare dietro all’evento. Domani troveremo davanti a noi una squadra attrezzata, con un allenatore giovane come me, preparato, che avrà voglia di dimostrare il suo valore: ha un’idea precisa su come debba giocare la sua squadra. Ti pressano alto per rubare palla e ripartire subito forte, la transizione è proprio tra le loro qualità maggiori. Dovremo stare attenti e bravi a non allungarci, soprattutto quando decideremo di giocare nel primo terzo di campo cercando di superare le linee avversarie. La gara, come tutte in Serie A, sarà difficile. Mi aspetto che la mia squadra confermi quanto di buono ha fatto vedere sino ad oggi, con la consapevolezza di aver raccolto meno di quanto meritasse. Stiamo bene, siamo in fiducia, speriamo di farlo vedere domani alla nostra gente”.
LA SFIDA CON CUESTA
“Carlos è un ragazzo che stimo e apprezzo. Sarà un onore affrontarlo. Lui iniziò ad allenare quando io, a 30 anni, da calciatore di Serie A, cominciavo a studiare per diventare un giorno un allenatore. Un ragazzo del ’95, che ha fatto una formazione come la mia, ha un’energia pazzesca. Non ci conosciamo personalmente, ma so tanto di lui. E questo mi porta a mettere in guardia la mia squadra. Anche lui come me ha una responsabilità importante: noi allenatori giovani – cito anche Chivu, lo stesso Fabregas, anche se viene già da una grande stagione – abbiamo una responsabilità grandissima, se sbagliamo chiuderemo la porta agli altri allenatori giovani. Ci portiamo dietro un peso importante. Domani sarà una sfida affascinante”.
IL MASTER DI COVERCIANO
“Il mio esame a Coverciano per la qualifica UEFA Pro? Credo sia andato bene, ma aspettiamo il comunicato (ride). Posso anticipare di aver superato anche quest’ultimo step e di essere diventato un allenatore a tutti gli effetti”.