SALA STAMPA | Nicola dopo Juventus-Cagliari

Ultimissime - 06/10/2024

Così Davide Nicola dopo Juventus-Cagliari terminata 1-1.

PROVA D’INSIEME
“Tutti hanno fatto molto bene, da chi ha iniziato la gara a chi è subentrato. Sanno cosa penso dei miei ragazzi e questo conta, sono contento perché la squadra migliora, vuole crescere ed esprimere concetti e situazioni sulle quali lavoriamo ogni giorno. È un punto importante per la classifica, è un’altra prova in cui abbiamo messo qualcosa in più per il nostro percorso, aumentiamo la fiducia ma sappiamo che bisogna valutare questa partita come un micro-episodio utile per andare avanti con entusiasmo in vista dell’obiettivo finale. Volevamo rimanere in partita fino alla fine, farlo vuol dire tante cose, e tra queste chiudere con Luvumbo, King, Piccoli e Gaetano significa avere molteplici soluzioni dall’inizio e in corsa. Da questo punto di vista i cambi aiutano, siamo in un periodo dove in alcuni ruoli siamo un po’ corti, come nel caso dell’esterno destro difensivo dove Zortea e Azzi hanno ancora bisogno di tempo per acquisire certe dinamiche difensive. La differenza nel calcio la si fa anche in certi momenti della gara dove puoi inserire risorse fresche con l’intensità che si abbassa un po’, e oggi è successo anche questo”.

LA PARTITA
“Abbiamo incontrato un avversario di alto livello, che ha un vestito e principi diversi rispetto alle precedenti stagioni. Quando si viene a giocare in casa della Juventus si paga un po’ lo scotto iniziale dettato dal blasone della rivale e dal clamore della sfida. Siamo stati bravi a capire che la strategia scelta aveva un senso e poteva portarci a chiudere l’azione, aggiustando alcune cose in corsa siamo andati sempre meglio. Dispiace per avere colpito il nono palo di inizio stagione, speriamo che al decimo ci diano qualcosa… (sorride, ndr). Vincere sarebbe stato tantissimo, però sicuramente avrebbe rappresentato qualcosa di enorme, andiamo avanti così. È normale trovare sempre qualcosa da migliorare e che poteva essere fatto meglio, ma fa parte del gioco, oggi alcune situazioni non siamo riusciti a sfruttarle al meglio ma è vero che venire a Torino e raccogliere determinate statistiche che certificano la nostra prestazione è qualcosa di molto importante. Non è che un punto pesi più di altri, ma sicuramente il contesto in cui lo raccogli ti dà ulteriori conferme e consapevolezza che è quello che cerchiamo ogni giorno”.

PUNTO PREZIOSO
“Sono felice perché è la terza volta consecutiva in cui io e il mio staff otteniamo punti contro la Juventus e fa piacere, sappiamo come questa squadra quest’anno verticalizzi diversamente dalle altre circostanze, e faccia molto possesso a palla prima di cercare la profondità. Volevamo giocare in un certo modo col nostro possesso palla, con le catene, per poi trovare gli spazi, nel primo tempo non siamo riusciti a fare al meglio certe cose, come seguire Cambiaso in una determinata uscita in scalata. Nella ripresa abbiamo modificato alcune cose e si è visto, peccato perché alla fine potevamo anche vincerla e sarebbe stato qualcosa di eccezionale, resta una ottima prestazione come ne avevamo fatte altre senza però raccogliere quanto meritato”.

EPISODIO ARBITRALE
“Il rigore per la Juventus? Chi mi conosce sa che non giudico mai l’operato arbitrale, non mi convince la decisione di dare un rigore di quel tipo perché è contro le dinamiche di biomeccanica, è ovvio usare le braccia e le mani per darsi lo slancio nel duello aereo, ma se mi si spinge e mi si fa cadere all’indietro è normale che l’aumento del volume del corpo del difensore non è volontario. Si accetta sempre la decisione dell’arbitro ma è giusto discuterne come fatto anche nell’incontro tra noi allenatori e la classe arbitrale. In quella situazione odierna non c’è fallo né di Gatti né di Luperto”.

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