Alessandro Vinciguerra e Andrea Cogoni hanno parlato in sala stampa con i media al termine della finale della Coppa Italia Primavera vinta per 3-0 contro il Milan.
Alessandro Vinciguerra da capitano ha alzato la Coppa al cielo. Sul campo è stato decisivo segnando il primo gol e costruendo l’azione per il raddoppio. “Quando sono rientrato sul destro per tirare, mi è tornato in mente la rete segnata alla Juventus: è andata esattamente così, come quella volta. Per me è una grande soddisfazione, il popolo sardo mi ha adottato da bambino. Non so cosa mi riserverà il futuro, ma devo tanto a questa gente e ho fatto di tutto per portare a casa questo titolo. L’ambiente era fantastico, sembrava di giocare in casa, i tifosi ci hanno seguito dimostrando di volerci bene. Abbiamo preparato bene la partita, dobbiamo sempre lavorare se vogliamo raggiungere i risultati. Non vogliamo fermarci, domenica abbiamo la Juventus. Una dedica particolare a Soldati, ora infortunato, e a tutti i nostri ex compagni: se siamo qui oggi lo dobbiamo anche al loro contributo”. Su Nicolò Barella, presente in tribuna: “Caratterialmente siamo simili, ci vediamo soprattutto in vacanza. Mi trasmette la voglia di vincere, ma non parliamo tanto di calcio”.
Andrea Cogoni, sardo di Selargius, è un pilastro della difesa, la migliore del campionato, che anche oggi si è dimostrata impenetrabile. “I numeri ci danno ragione, lo dobbiamo pure al grande aiuto fornitoci dagli attaccanti, oltre al lavoro dello staff che ci aiuta a migliorare. Il campionato è ancora lungo, vogliamo mantenere questo primato. Questo trofeo è un sogno che si avvera, non ho chiuso occhio stanotte, avevo in testa solo la vittoria, non riuscivo a pensare ad altro. Ancora non ci rendiamo conto di quel che abbiamo fatto, forse inizieremo a realizzarlo domani. Oggi siamo contenti, speriamo che questo sia solo il primo di altri traguardi, innanzitutto i play-off poi l’anno prossimo la Supercoppa. Siamo felici anche per i nostri tifosi, erano in tanti, abbiamo portato Cagliari a Milano”. Anche Andrea rivolge un pensiero al compagno assente: “Soldati per me è un fratello. Abbiamo saputo colmare la sua assenza, lui dà tanto a questa squadra anche quando non può dare il suo contributo sul campo”.