Il Cagliari conquista la salvezza matematica con tre giornate d’anticipo. I rossoblù hanno battuto 1-0 il Parma con un rigore di Mauricio Pinilla nel primo tempo e arrivano a 11 punti di vantaggio sul terz’ultimo posto: un abisso incolmabile per le altre pericolanti. Una nuova impresa compiuta da questo gruppo che ha tenuto duro nei momenti più difficili e adesso può finalmente festeggiare. Anche l’ultimo ostacolo verso la permanenza in A è stato complicato come si ci si attendeva: un osso durissimo, il Parma, anche dopo essere rimasto in dieci ad inizio ripresa. Il Cagliari, andato in campo con una squadra ridotto all’osso, ha avuto ancora una volta la certezza del valore di chi ha giocato meno: il giovane portiere Marco Silvestri, esordiente in Serie A, ha compiuto almeno tre parate decisive, blindando il risultato. Silvestri è arrivato dove non hanno respinto la linea difensiva, impeccabile dall’inizio alla fine, contro un attacco che contava gente come Cassano, Palladino e Biabiany e che poi ha potuto schierare un giocatore del calibro di Amauri. A voler giusto cercare un neo nella prestazione di nerbo e carattere dei rossoblù, il fatto di non aver sfruttato come avrebbe potuto le ripartenze nella ripresa e non averla chiusa in anticipo. Invece si è dovuti rimanere sulle spine sino all’ultimo: ma forse è stato meglio così, c’è stato ancora più gusto nel celebrare al fischio finale di Gervasoni. Scelte obbligate nella formazione per Ivo Pulga, che conferma l’undici iniziale di Genova con le eccezioni degli squalificati Avramov e Ibarbo, rimpiazzati da Silvestri e Pinilla. Buono l’inizio del Cagliari, che va vicino al gol con un inserimento di Eriksson, servito da Sau: Mirante chiude l’angolo, il pallone sbatte sul palo e termina fuori. Nel Parma è attivissimo Cassano: due volte l’attaccante nativo di Bari va al tiro, sfiorando i legni. Al 34′ il Cagliari rompe l’equilibrio: Dessena all’ingresso dell’area di rigore viene a contatto con Lucarelli che lo colpisce con una manata. Gervasoni è lì, fischia il rigore. Pinilla dal dischetto spiazza Mirante. Parma arrembante a inizio ripresa: dagli esterni Cassani e Cassano mettono dentro una serie di cross sui quali i difensori rossoblù fanno buona guardia. Al 47′ un tiro da breve distanza di Gobbi incoccia fortunatamente il corpo di Astori che ne interrompe la corsa verso il gol. Segue una mischia furibonda, interrotta dal dischio arbitrale, che ravvisa un fallo in attacco dell’ex Gobbi. Al 51′ sale in cattedra Silvestri, che vola sulla sua destra a togliere dall’incrocio un colpo di testa di Acquah. Al 53′ l’episodio che cambia completamente la partita: Felipe perde la testa colpendo Rossettini: inevitabile il rosso, Parma in dieci. Donadoni mette dentro Amauri per Palladino. ma in superiorità numerica il compito dei rossoblù è facilitato. Sau in contropiede ha la palla buona, ma la sua bordata è alzata in angolo da Mirante. Poi ancora Sau, servito da uno spettacolare lancio di Conti, controlla bene di petto, cerca Ibraimi, sbagliando l’appoggio. Al 74′ alza bandiera bianca Pisano, azzoppato dai crampi: subentra Perico. Donadoni le prova tutte dalla panchina: Molinaro e Schelotto per Gobbi e Gargano. A due minuti dalla fine, nuova prodezza di Silvestri, che para su un colpo di testa imperioso di Amauri. Il portiere si ripete su un tiro dalla lunga distanza di Acquah. Pulga manda dentro Cossu per Sau, poi nel finale l’esordiente Loi, stellina della Primavera, al posto di Pinilla, stremato. Il fortino del Cagliari resiste: finisce 1-0, 39 punti, salvezza in tasca. E nelle ultime tre giornate ci si può divertire con la testa libera.