Grinta, intensità e un pizzico di sfortuna. Il Cagliari di Davide Nicola sfodera una prestazione di alto profilo all’Unipol Domus contro la capolista Atalanta, ma non basta per evitare la sconfitta. La decide Nicolò Zaniolo al 64′, in una gara equilibrata in cui i rossoblù mostrano spirito e coraggio, sfiorando più volte il gol.
Nei primi minuti è Piccoli a scaldare i motori con un tiro dai venti metri, ma è l’Atalanta a costruire la prima vera occasione: al 20’ Pasalic pesca l’inserimento di Brescianini, che calcia di poco a lato. Il Cagliari non si fa intimidire, affidandosi a Luvumbo e Piccoli per pungere in ripartenza, ma crea pericoli nitidi scaldando i guanti di Carnesecchi con Zortea e Piccoli nel primo tempo, alla fine del quale saranno 5 i tiri in porta contro i 2 bergamaschi. Al 42’ Mina serve Piccoli, che colpisce a botta sicura trovando però i riflessi miracolosi di Carnesecchi. Si va al riposo sullo 0-0, ma con la sensazione che il match possa sbloccarsi da un momento all’altro.
L’Atalanta parte forte e sfiora il vantaggio nella ripresa con Pasalic e Lookman, mentre il Cagliari risponde con una serie di affondi che non trovano la rete. La svolta arriva al 64’: Zaniolo sul secondo palo di piatto firma il vantaggio nerazzurro. Esultanza polemica sotto i Distinti e cartellino giallo per l’ex Roma. I rossoblù non mollano. Nicola cambia assetto inserendo Pavoletti e Marin per dare nuova linfa all’assalto finale. Al 84’, Mina va vicinissimo al pari con un colpo di testa potente su cross di Zappa, ma Carnesecchi è insuperabile. Nel recupero, l’estremo difensore nerazzurro salva ancora su un tocco ravvicinato, sigillando la vittoria per gli ospiti.
Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca ma anche segnali incoraggianti. Il Cagliari dimostra di potersela giocare contro chiunque. Con un pizzico di cinismo in più, il risultato poteva essere diverso. La strada è quella giusta.