SALA STAMPA | Le parole di Deiola

Ultimissime - 18/05/2025

Protagonista di giornata, sua la rete del 3-0, il centrocampista rossoblù Alessandro Deiola ha parlato ai microfoni dei media al termine della gara contro il Venezia all’Unipol Domus.

GOL ED EMOZIONI
“Il mio gol? Ancora non l’ho rivisto, ma già dal campo mi sono accorto che è stata una rete molto bella, anche per come è arrivata: è stata un’azione di squadra, giocata tutta sullo stretto e con passaggi di prima, sembravamo in un videogioco. Ciò che comunque importa di più, è che è stato il gol che ha chiuso la gara. In quel momento non ho pensato a nulla: la palla mi è arrivata e ho calciato senza guardare nemmeno, come se sapessi dove si trovasse la porta. Ho alzato gli occhi e ho visto il pallone che si infila sotto l’incrocio: è stata un’emozione incredibile”.

UNA DEDICA SPECIALE
“Il gol è una rivincita personale, come la chiusura di un cerchio dopo quel Venezia-Cagliari, il destino ha voluto così. Credo sia il gol più importante della mia carriera, ha un valore importantissimo. La dedica? A mia moglie e alle nostre bambine, a tutti i tifosi che anche oggi ci hanno spinto con la loro carica verso l’obiettivo. Lo abbiamo raggiunto tutti insieme. Sapevamo quanto ci tenessero particolarmente, abbiamo regalato a tutti loro una grande gioia. Quando dopo il gol esultavo davanti alla Curva, pensavo proprio alla loro felicità in quel momento. Mi sentivo parte di loro: sapevo bene quanto avessero sofferto, si meritavano proprio una serata come questa. Li ringrazio, sono stati fantastici. È la salvezza di un Popolo”.

MISSIONE COMPIUTA
“In settimana c’era rammarico: eravamo consapevoli delle nostre qualità, le avevamo dimostrate a tratti, in alcune gare non eravamo riusciti ad esprimerci nel migliore dei modi. La preparazione alla gara è stata diversa rispetto alle ultime sfide, posso dire che in qualsiasi momento eravamo sul pezzo. Sapevamo che non sarebbe stata una gara facile e che avremmo dovuta affrontarla nel migliore dei modi. Ci giocavamo la salvezza, non potevamo fallire. Non ho pensato tanto alla partita con il Venezia del 2022, comunque li avevamo affrontati altre volte, anche ai playoff, e li avevamo battuti. Era inutile quindi concentrarsi sul lato negativo, questa era comunque un’altra storia. Mi sono concentrato sul presente, su questa gara, sul raggiungimento della salvezza. A prescindere dall’avversario l’atteggiamento della squadra doveva essere lo stesso. Volevamo raggiungere il nostro obiettivo, lo abbiamo fatto nel migliore dei modi”.

ORGOGLIOSO DELLA SQUADRA
“La squadra è sempre rimasta unita, anche nelle difficoltà, e ha sempre creduto di poter raggiungere l’obiettivo. In alcune gare non siamo riusciti ad esprimerci come volevamo, ma nell’arco di una stagione ci può stare. Ognuno di noi ha sempre lottato per l’altro, ognuno crede ciecamente nel compagno, abbiamo raggiunto questo obiettivo grazie alla forza del gruppo. Sono davvero orgoglioso di questa squadra e faccio i complimenti ai ragazzi”.

UNA STAGIONE IMPORTANTE
“Ho sempre cercato di mettermi a disposizione in qualsiasi situazione, giocando sopra acciacchi e fastidi, perché per me l’importante era cercare di dare sempre il mio contributo in qualsiasi momento. È stata una stagione importante, con un gruppo davvero fantastico che non ha mai mollato e ha sempre combattuto in ogni gara. Magari avremmo potuto raggiungere prima questa salvezza, ma evidentemente il destino ha voluto che andasse così, che arrivassimo a questa partita e raggiungessimo l’obiettivo davanti ai nostri tifosi, tutti insieme. Sono contento per questa stagione, sia a livello personale che di squadra”.

TUTTO PER LA MAGLIA
“Quando andavo via in prestito non ero soddisfatto, una parte di me restava a Cagliari. Appena c’era la possibilità di ritornare non ci pensavo due volte, il legame con questa squadra era troppo forte. Da sardo ho sempre sentito tanto il senso di responsabilità nell’indossare questa maglia, il dover spiegare agli altri compagni che arrivavano cosa rappresentava. Oggi sono il vice capitano e questa responsabilità, che condivido con il nostro capitano Pavoletti, è cresciuta. Ci sono circostanze in cui ci devi mettere la faccia, non ti devi tirare mai indietro. È qualcosa che faccio volentieri perché credo ciecamente in questo gruppo, in questo Club. E per il Cagliari darò sempre tutto me stesso”.

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