SALA STAMPA | Mister Nicola con i media

Ultimissime - 30/03/2025

Davide Nicola analizza la vittoria del Cagliari contro il Monza all’Unipol Domus. Nel postpartita ha parlato con le tv e i cronisti presenti nella pancia dello stadio.

GARE INSIDIOSE
“Queste sono partite che nascondono molte insidie, dove l’avversario non ti regala niente e dove tutto può cambiare in un attimo. I ragazzi non hanno mai mollato: nel primo tempo abbiamo fatto bene nella gestione della palla, sbagliando qualcosa di troppo negli ultimi metri al momento di essere pratici, svelti e qualitativi. Non abbiamo ancora fatto nulla, è una vittoria importante ma la testa è già a Empoli. Note liete? Io le voglio vedere sempre e non solo quando si vince o quando tutto o quasi va bene. Credo che ognuno stia facendo un percorso importante, oggi abbiamo ritrovato Luvumbo, Zappa non era al meglio per forza di cose, avremmo anche potuto rischiare Coman nel finale ma è giusto guardare in prospettiva. Oggi c’è stata una spinta enorme da parte della gente: non abbiamo mai mollato perché è un attimo che la gara possa girare. Credo che la prestazione sia stata di livello, poi la perfezione va sempre ricercata ed è difficile da trovare, ma credo che ora sia il caso di rifiatare, recuperare e preparare la sfida di Empoli”.

LA PARTITA
“Oggi siamo soddisfatti per la vittoria, che è importante per la classifica e non era scontata. Il Monza ha le sue qualità, crede in quello che fa, sapevamo di poter soffrire in alcuni momenti, era importante non strafare ed essere lucidi. Nel primo tempo siamo stati bravi ad uscire dalla zona di recupero, meno ad avere qualità per tirare in porta. Sono gare complesse anche emotivamente, basta poco per trasformarle in tutt’altro: bravi noi a pazientare e trovare il gol. Oggi bravi tutti, chi è partito dall’inizio e chi è subentrato, nel calcio di oggi tutti devono essere determinati e determinanti”.

LE SCELTE TATTICHE
“Questo è il nostro modo di giocare, raramente abbiamo giocato con tre centrocampisti. Palomino non è un vero e proprio terzino destro, in certi ruoli abbiamo più risorse e in altri meno. In quella posizione dobbiamo diventare noi bravi nel sfruttare le caratteristiche di José per giocare meglio; Zortea cambia e trasforma il nostro modo di difendere in funzione dell’avversario. Ci è successo di incontrare squadre che giocavano a tre e di difenderci in un modo diverso. Per chi non ci vede ogni giorno può essere sorprendente vedere Palomino in quella posizione, noi da 7 mesi lavoriamo con lui e sappiamo di avere davanti un professionista esemplare con grande esperienza; è fondamentale con lui che è mancino avere rapidità nel gestire la circolazione, ma lavorando ogni giorno le cose vanno al loro posto. Pensiamo anche a Prati che abbiamo gestito e aspettato e oggi può avere un ruolo importante, ma questo vale davvero per tutti. La nostra filosofia deve essere quella di operare tutti insieme per incidere in ogni partita, chiunque può essere decisivo anche con un solo minuto in campo. Gaetano? Ha segnato la sua seconda rete, idem Luvumbo, non sono calciatori che hanno segnato caterve di reti in carriera, stanno costruendo il loro cammino nel calcio di alto livello e quindi ci vuole pazienza e fiducia. Luvumbo ci è mancato in queste dieci partite, ora può darci sicuramente una mano al pari degli altri ragazzi. Per come ci stiamo allenando, per come stiamo tra di noi e parliamo, diventa importante lavorare bene e con consapevolezza. Serve capire che una vittoria non vale da sola l’obiettivo, ma ce lo siamo ripetuti spesso. Ora avanti con costanza”.

I MARCATORI
“Viola, Gaertano e Luvumbo sono stati oggi i tre terminali finali di ciò che ha prodotto l’intera squadra. Tempo fa mi si chiedeva come mai Prati e Palomino non giocassero con continuità, ora si è capito come un tecnico non si dimentica di nessuno e sa che tutti possono essere utili. Noi continuiamo a lavorare con questo gruppo, con l’energia vista oggi. Piccoli? Non è stato un cambio punitivo, non è una parola e un atteggiamento che mi piace nei confronti dei miei calciatori, Roberto sarebbe dovuto già uscire prima di quel momento che ha portato all’eccesso di foga e quindi all’ammonizione. Anche in questo dobbiamo essere bravi, non dobbiamo farci trascinare in queste situazioni: in ogni caso Piccoli meritava un po’ di riposo nel finale“.

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