Intervista

Mondo Rossoblù - 20/11/2023

“Sapevamo che sarebbe stato un avvio difficile: la Serie A è un campionato complicato, noi abbiamo pagato dazio anche troppo, sinceramente potevamo avere qualche punto in più. La tenacia ti porta i risultati. Siamo stati bravi a tenere duro quando le cose non giravano per il verso giusto, dovremo essere altrettanti bravi a tenere sempre alta la tensione”: il portiere rossoblù Simone Scuffet ha parlato con La Nuova Sardegna, in edicola oggi.

LA SCELTA DI CAGLIARI
“Non c’era bisogno di convincermi, mi è subito piaciuta l’idea di venire a Cagliari. Ho parlato col direttore Bonato, che avevo già avuto a Udine. Il presidente non parla mai di cose di campo, lui sceglie i collaboratori e rispetta il loro ruolo. Avevo il desiderio di provare nuove sfide. Venire qui è stato per me un passo avanti, un’opportunità da cogliere”.

LA CONCORRENZA, UNO STIMOLO
“Nel calcio moderno titolare o no è relativo. Non c’è più una distinzione così netta tra titolari e riserve. Siamo tutti partecipi e in modo positivo sotto esame, bisogna imparare a conviverci. Giusto che ci sia concorrenza, diventa uno stimolo per dare qualcosa in più e centrare gli obiettivi”.

IL MISTER
“Mister Ranieri ha esperienza, sa come rapportarsi col gruppo. Sa gestire l’umore dello spogliatoio e ci fa lavorare duro. Lui nel mondo del calcio ha vinto tanto, per noi è un valore aggiunto. Con un tecnico così puoi solo migliorarti”.

SACRIFICI E OBIETTIVI
“Senza sacrifici penso sia quasi impossibile realizzarsi. Sino a questo momento il traguardo più bello nella mia carriera è stata la vittoria dei playoff in Serie B con lo Spezia, quello che è successo qui la scorsa stagione. Spero ora di poter costruire altri successi con questa maglia”.

IL RAPPORTO CON LA CITTÀ
“A Cagliari si vive bene e il clima aiuta. Le strutture societarie sono all’avanguardia, c’è tutto per lavorare serenamente. La spiaggia del Poetto è uno spettacolo, ci vado nei giorni liberi. Il centro storico è perfetto per fare passeggiate rilassanti. Se da un lato posso dire che la parte più bella della giornata è il campo, perché abbiamo la fortuna di fare un lavoro che è la nostra passione, dall’altro mi piace godermi la vita privata, le piccole cose in compagnia della mia compagna Martina, della famiglia e gli amici”.

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