Il presidente rossoblù, Tommaso Giulini, è intervenuto ai microfoni di Videolina dal ritiro di Ponte di Legno. Queste le sue parole:
SQUADRA GIOVANE, STAFF DI VALORE
“È il Cagliari più giovane dei miei dodici anni di presidenza? Abbiamo in ritiro molti ragazzi della Primavera, alcuni ritorneranno lì, altri resteranno con noi. In effetti oggi la media età è la più bassa. Abbiamo anche un allenatore giovane e in questi giorni ho potuto conoscere lo staff che ha scelto. Mi ha fatto molto piacere. Mister Murelli, mister Gallego, Luca Bucci: credo che Mister Pisacane abbia trovato dei professionisti molto competenti, molto sorridenti, che hanno ben chiaro cosa significhi lavorare per il Cagliari. Già oggi ho potuto notare come il senso di responsabilità di questo staff sia alto, questo è importante per iniziare al meglio la nuova stagione”.
UN GRUPPO IDENTITARIO
“Puntare su un allenatore giovane è una scommessa o un obiettivo? L’obiettivo in questi anni è stato quello di costruire un Cagliari sempre più identitario, lavorare sempre più dalle fondamenta, mettere al centro dei professionisti di questo Club che magari negli anni scorsi – a volte – non hanno avuto un ruolo di primissimo piano. Penso al preparatore atletico capo di questa stagione, Mauro Baldus, e al suo staff; a Davide Marfella, che è da tantissimi anni nel Club e non ha mai avuto un ruolo di prima responsabilità sulla prima squadra nella match analysis; ai nostri fisioterapisti storici, Tore Congiu e Simone Ruggiu, figure che sono essenziali all’interno del Club, che quest’anno sono messe al centro di questo nuovo percorso. È molto bello, c’è una fortissima coesione tra tutte le componenti. Questa si è creata poco a poco dopo la retrocessione, a partire da mister Ranieri che ha ricreato un’unione che si era un po’ persa. Anche con la tifoseria, che ringrazio tantissimo. I nostri tifosi ci fanno capire con questa campagna abbonamenti che va oltre le più rosee aspettative – è la migliore di questi anni – che ci sono vicini in questa idea. Questo è positivo, aiuta tutti gli interpreti: spetterà alla squadra dimostrare in campo di valere quanto noi auspichiamo. Ma partire con l’entusiasmo della tifoseria è fondamentale: ringrazio i nostri tifosi per questo inizio di campagna abbonamenti e per tutti gli incoraggiamenti di questi giorni”.
SUL MERCATO
“Non eravamo mai stati prima nella condizione di poter riscattare dei calciatori, siamo stati bravi lo scorso anno a prenderli con un diritto di opzione e questo ci ha portati a riscattarli ora tutti e tre: tutti hanno fatto una buona stagione dandoci una grossa mano a raggiungere il nostro obiettivo. Speriamo che questo sia l’anno della loro consacrazione in maglia rossoblù. Cosa manca alla squadra? In questo momento è difficile dirlo, meglio aspettare le prime amichevoli. In avanti siamo tanti, abbiamo due esterni giovani e forti come Luvumbo e Felici; due mezz’ali offensive come Gaetano e Cavuoti; davanti Borrelli, soprattutto Pavoletti che alla sua ultima stagione vorrà fare meglio di sempre; Vinciguerra che spinge, non so se resterà con noi, ma sicuramente in questi giorni di ritiro sta facendo vedere tutta la sua voglia di rimanere qui; appositamente per ultimo cito Roberto Piccoli, l’ottavo di tutti quelli nominati, che magari all’ultimo potrebbe avere un’offerta pazzesca e andar via. Noi lo vorremmo tenere, ma davanti dovremmo comunque ulteriormente coprirci nel caso di un addio last minute del nostro bomber. Detto, appunto, che in avanti siamo già in tanti e che vorremmo vedere in questi giorni dove questa rosa può avere delle eventuali lacune. Folorunsho? È una mezz’ala offensiva coast to coast, con quella fisicità che stiamo cercando, è uno dei primi della nostra lista: ha quelle caratteristiche che vogliamo mettere dentro alla squadra. Ad oggi è l’unica priorità di questo mercato, se non altro a luglio. Mi sembra di capire dal direttore Angelozzi che la trattativa sia abbastanza in dirittura d’arrivo. Non so se arriverà qui a Ponte di Legno o ci raggiungerà poi in Sardegna, ma sono ottimista”.