Il laterale rossoblù Tommaso Augello è intervenuto con i media al termine del pareggio contro il Lecce.
UN PUNTO VERSO L’OBIETTIVO
“Abbiamo giocato un buon primo tempo, determinati, aggressivi: abbiamo vinto tanti duelli e attaccato, abbiamo difeso bene e concesso praticamente nulla al Lecce. Abbiamo segnato una rete, un’altra è stata annullata. Stavamo facendo quello che avevamo preparato, avremmo potuto fare anche il secondo gol. Dall’espulsione la gara è cambiata: ci siamo dovuti abbassare, come era logico che fosse, è un peccato perché il loro gol è venuto solo all’84’, così fa male. Però poi, è anche vero che da quel momento abbiamo rischiato pure di perdere nei minuti finali. Siamo stati fortunati a mantenere il risultato: è arrivato un punto, un altro passo verso il nostro obiettivo”.
AVANTI CON FIDUCIA
“Abbiamo approcciato questa gara con la consapevolezza che si trattava della partita più importante dell’anno, siamo scesi in campo con il giusto atteggiamento. Era un bellissimo Cagliari, peccato per l’episodio, sono convinto che undici contro undici sarebbe stata tutta un’altra gara. D’altronde giocare oltre 50 minuti in inferiorità numerica non è facile. Ci dispiace, c’è tanto rammarico: sarebbe stata una vittoria che avrebbe portato tanto entusiasmo, ma meglio un punto che zero. Quando non si può vincere, come ci ha ricordato anche il Mister, l’importante è non perdere. Era soddisfatto della nostra prestazione, abbiamo dato tutto. Andiamo avanti con fiducia”.
UNA SQUADRA CHE LOTTA
“Sono contento della mia crescita, ma onestamente penso più all’obiettivo di squadra. Sappiamo che ci sarà ancora da soffrire, ma il Cagliari c’è e lotta. Siamo sul pezzo, lo abbiamo dimostrato anche oggi: a parte la gara contro il Genoa – un passo falso ci può sempre stare – da Udine in avanti questa squadra c’è sempre stata e ha fatto qualcosa di importante. Mancano tre partite: da ogni gara dovremo conquistare il massimo. A Milano non sarà facile, ma abbiamo dimostrato di poter far punti anche con le big. Dobbiamo ancora portare la barca in porto, ma ci siamo”.