Pomeriggi da ricordare, doppiette che rimangono nella storia e ancora si raccontano, imprese rare che devono essere ispirazione. Inter-Cagliari della stagione 2016-2017, quella del pronto ritorno in Serie A dopo avere vinto per la prima volta il torneo cadetto, è il “Melchiorri-day”. Partita fatta di sofferenza e coraggio, colpi di scena, baratro e poderosa rimonta nella tana nerazzurra.
La storia del Cagliari ha tante gemme a San Siro sponda interista: tra le altre, quelle degli anni Ottanta (pareggio per 3-3 nel 1980 andando in vantaggio per 2-0 dopo 5′ contro i futuri campioni d’Italia; vittoria per 3-1 nel 1982), e ancora a metà anni Novanta sotto la guida di Tabarez, quindi pareggi pesanti timbrati Acquafresca e Nainggolan.
Poi nel 2016 l’ultima volta, a oggi. Joao Mario sblocca dopo che Icardi fallisce un rigore, la trincea rossoblù regge e poi vacilla, ma Pisacane, Sau, Di Gennaro spingono e insidiano Handanovic, che nulla potrà contro la danza e le stoccate di “Chicco” Melchiorri, bomber gentiluomo, tanto abile quanto sfortunato nella sua avventura isolana, sicuramente sempre (e per sempre) apprezzato dai tifosi del Cagliari.
Quel 2-1 del Cagliari fece esplodere una terra intera e la gente che assiepava San Siro, insieme idealmente a tutti coloro che palpitavano in giro per il mondo. Una perla, quella vittoria, nella stagione chiusa all’undicesimo posto, densa di risultati da circoletto rosso. Un ricordo dolce e prestigioso, ideale per avvicinarsi alla nuova sfida, quella di stasera alla Scala del Calcio.