Simone Scuffet a DAZN Talks

Ultimissime - 31/01/2024

Simone Scuffet è intervenuto all’interno del programma DAZN Talks: dall’emozione dell’ultimo saluto a Gigi Riva al momento della squadra. Qui un estratto delle sue parole.

PER SEMPRE GIGI
“Quella appena trascorsa è stata una settimana molto particolare. Purtroppo non ho avuto la possibilità di conoscere di persona Gigi Riva, ma tutti noi sapevamo chi fosse, le sue gesta sportive: quello che è successo nei giorni scorsi ha reso però ancora più chiaro a tutti ciò che ha rappresentato per questa Isola. Parliamo di una leggenda che ha fatto la storia del Cagliari e in generale del calcio italiano. Verrà ricordato per sempre non solo per il calciatore, ma anche per le sue grandissime qualità umane”. 

L’IMPORTANZA DEL GRUPPO
“Dal mio arrivo a Cagliari la cosa che più mi ha colpito di questa squadra è l’unità e la compattezza del gruppo: chi va in campo lo fa anche per quelli che in quel momento sono stati tenuti fuori dalle scelte iniziali. E chi non parte dall’inizio sa che dovrà farsi trovare prono, perché il suo apporto potrà essere fondamentale. Tutti si sentono coinvolti”.  

ESPERIENZE ALL’ESTERO
“Le mie esperienze fuori dall’Italia sono state molto utili: hanno rappresentato tutte delle opportunità di crescita e conoscenza di altri campionati e culture. Ogni campionato e ogni società ha delle peculiarità, soprattutto nel modo di vivere la settimana e il calcio in generale. Non c’è una cosa giusta o sbagliata, sta poi a noi mettere insieme i tutti i lati positivi, arricchendoci sia come persone che come sportivi”.

MISTER RANIERI
“Mister Ranieri è una persona con un’esperienza infinita, prepara le gare in maniera meticolosa, sa leggere le partite: all’occorrenza riesce sempre a cambiare in corsa e a darci in tempo reale delle soluzioni che risultano poi vincenti. Questa è una qualità molto importante perché spesso noi calciatori dal campo non ci rendiamo conto di alcune situazioni di gioco che possono essere migliorate in partita”.

IL VALORE DELLA FAMIGLIA
“Gestire il peso dei riflettori, soprattutto quando si è molto giovani, può essere difficile. Con la maturità e le varie esperienze che si fanno poi ci si abitua. La mia famiglia fortunatamente mi è stata sempre vicina, in ogni momento della mia vita. Avere vicino qualcuno che tiene a te è fondamentale per darti il giusto equilibrio”. 

LA PARATA PIÙ BELLA
“Quella contro il Sassuolo, sul colpo di testa di Mateus Henrique, è stata una delle parate più belle di quest’anno. Ero a tu per tu con l’avversario, dovevo chiudere lo specchio della porta. Fortunatamente è andata bene sia per la parata ma soprattutto per il fatto che siamo riusciti a rimontare la partita e a vincerla. Le parate alla fine sono importanti solamente se riescono a portare dei punti alla squadra. La parata più bella sarà quella che farà rimanere il Cagliari in Serie A”.

LOTTA SALVEZZA
“Ci sono tante squadre coinvolte nella lotta salvezza, ogni settimana si può fare un salto in avanti e quella dopo tre passi indietro. Dobbiamo mantenere il focus sull’obiettivo finale e pensare partita dopo partita. Sicuramente dobbiamo migliorare: ricordo però che a inizio anno ci davano tutti per spacciati, ora abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. Occorre consapevolezza, determinazione e umiltà”.

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